La Nuova Lot

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Data di pubblicazione: 14 Settembre 2011 ©Giardino delle Fate

CAPITOLO I. La Nascita delle Gilde

Lentamente la vita nella Cittadella riprendeva un corso normale e, anche se le forze di Honorius occupavano la vecchia Lot e stringevano la città d’assedio, sia pur con qualche difficoltà, i commerci con le altre città ancora libere ripresero il loro corso, ed anche l’arrivo in città di nuovi cittadini diventò regolare.

Dopo i primi mesi, in cui la priorità fu ricostruire quanto era andato distrutto o abbandonato nelle mani di Honorius, e rinforzare ed innalzare ulteriormente le mura, i cittadini, su indicazione dei Nobili, iniziarono ad organizzarsi.

L’Esercito divenne una struttura più snella rispetto a quando difendeva le mura della vecchia Lot, ed anche il corpo Ufficiali, agli ordini di un Console dell’Esercito, rimase di numero ridotto.

Già prima della caduta della città erano nate alcune Gilde ed una di queste era quella dei Maghi, che diedero un gran contributo per resistere alle forze attaccanti. In seguito, nella Cittadella molte altre Gilde iniziarono a nascere, con l’intento di riunire ed organizzare gruppi di cittadini che volessero mettere le proprie capacità specifiche al servizio della cittadinanza.

Nacquero la Gilda dei Maghi dell’Ordine del Crepuscolo d’Argento, le Streghe di Corte e le Streghe del Cobra Argenteo, che posero la loro magia al servizio di Lot e a protezione dei Nobili; la confraternita dei Druidi che era studiosa di antichi riti, i Cavalieri Neri e l’Ordine del Leone Rampante che, con le loro armi e con la loro disciplina, anche se con orientamenti diversi, si posero a difesa della città; il Consiglio delle Razze aveva il compito di organizzare e dare un punto di riferimento alle molteplici razze popolanti le vie di Lot; poi la Gilda dei Ladri, gli Alchimisti ed i Cerusici che grazie alle loro nozioni, alleviavano le sofferenze dei cittadini e curavano i feriti.

Il numero delle Gilde seguitò a crescere, e fu fondata quella dei Paladini, per collaborare alla difesa di Lot, L’Alleanza delle Ombre, quella dei Mercenari, la quale raccoglieva tutti quegli avventurieri che arrivavano a Lot, per tentare la fortuna e cercare di arricchirsi ponendo le loro armi al soldo della Città; la Gilda delle Fate, quella dei Detentori dell’Arcana Saggezza che s’impegnò a raccogliere la storia di Lot, i Seguaci di Harsgalt ed i Bardi, che allietavano le serate con le loro ballate, le Vestali del Tempio che si dedicarono alla cura del Tempio della Dea Themis, e gli Inquisitori.

La vita della città divenne molto varia e laboriosa, ed i nuovi cittadini che giunsero, dopo i rischi corsi durante l’attraversata delle terre occupate da Honorius, trovavano le più ampie possibilità di mettere al servizio della città le proprie competenze.
CAPITOLO II. I Lavori e le Gilde a Lot

Horren assediava Lot, ma ora era seriamente impegnato dalle forze combattenti della città che, pur non riuscendo a fare cessare l’assedio, riuscivano ad aprire vie di comunicazione abbastanza sicure con l’esterno.

In città rifiorivano i mestieri, i Corpi delle Guardie Ducali e delle Guide svolgevano al meglio il loro compito, e ai loro vertici si alternavano comandanti di grandi capacità come, per citare gli ultimi in ordine di tempo Diamond e MacGyver per le guardie, e Merol per le Guide.

Si riformava il gruppo dei Consiglieri della Corte del Giglio, operavano le tre RosaSpinae. Nasceva la Compagnia dell’Anello del Fato e si riavviavano molti altri lavori come l’Oste, l’Astrologa, le Guardie del Tempio… Sempre più grande era lo sviluppo delle Gilde che, composte inizialmente di pochi cittadini che si riunivano per aiutarsi a vicenda a svolgere una determinata attività, diventavano ogni giorno più numerose ed organizzate. Quattro erano ora le Gilde combattenti ed operando compatte, avrebbero rappresentato una formidabile forza bellica in quanto erano le più numerose di Lot.

Esse però, pur combattendo tutte contro Honorius, si differenziavano nei fini e nei modi: i Cavalieri del Leone Rampante ed i Paladini incarnavano, ognuna a modo suo, l’ideale della cavalleria volta al bene, del Cavaliere che combatte per l’onore e per la Patria; i Mercenari, temibili combattenti, combattevano soprattutto per il denaro, più che per un fine che vada oltre la materialità delle cose, ed infine i Cavalieri Neri, l’alter ego dei Paladini e dei Leoni Rampanti, ma la loro malvagità era pari al loro senso dell’onore.

Da queste differenze sorgevano a volte scontri anche violenti tra le Gilde, ed un’aperta diffidenza divise le loro forze. Uno dei primi scontri si verificò pochi mesi dopo la nascita di queste Gilde, in un pomeriggio di inizio estate: ai Giardini delle Delizie, un diverbio tra il Cavaliere Nero BlackDeath ed il Leone Rampante Odin, faceva accorrere molti componenti delle due Gilde, tra cui Lady Sofronia e il Rettore Althair.

In breve i giardini erano pieni di combattenti e solo l’intervento deciso del Comandante delle Guardie Diamond e dei suoi uomini, riuscì a dividere i contendenti.

Lo sviluppo della Magia a Lot era seguito da tre Gilde: le Streghe di Corte, Le Streghe dell’Ordine del Cobra Argenteo e i Maghi dell’Ordine del Crepuscolo. I maghi derivavano la loro potenza da antiche tradizioni che, anche dopo la distruzione della Torre Nera, erano state portate avanti nella cittadella, e le streghe operavano con grande impegno per proteggere la città ed i Nobili, ma anche tra queste Gilde capitavano a volte degli scontri, ultimo quello tra le Streghe dell’Ordine del Cobra Argenteo, ed i Maghi dell’Ordine del Crepuscolo, scontro che portò alla cattura, per sacrificio, di un membro di ogni Gilda, da parte dell’altra.

Le incessanti battaglie spinsero all’estremo gli studi medici e si formò una Gilda di validi Cerusici, sempre impegnati su vari fronti ad alleviare le sofferenze dei malati e soprattutto a curare i molti feriti negli scontri con le forze di Honorius. Ormai i Cerusici erano elementi essenziali all’interno della Città, in quanto la loro esperienza risolveva spesso situazioni che, senza il loro apporto, potevano essere estremamente dannose.

Un gruppo di cittadini sentì il bisogno di formare L’Alleanza delle Ombre, nata da un sogno di un Elfo Oscuro che voleva trovare la luce senza tradire se stesso e la sua stirpe. Altri fondarono la Gilda dei seguaci di Harsgalt, con l’intento di equilibrare le forze tra il Bene e il Male.

Al servizio del Drago d’Oro Harsgalt infatti, vi erano otto Draghi serventi che racchiudevano tutti gli orientamenti caratteriali principali. I membri della Gilda erano quindi sì cavalcatori di Draghi, ma ognuno di loro aveva uno scopo ben preciso all’interno della stessa.
A causa della continua pressione dell’esercito assediante, molte volte il morale dei cittadini era cupo. Un giorno le Fate decisero di unirsi con lo scopo di portare a Lot gioia e Speranza.

Tra i compiti degli appartenenti all’Ordine spiccavano quelli di consolare gli afflitti, portare la Pace cercando di stemperare i litigi, rallegrare i Lottiani con canti, balli e piccole magie. La carica più alta era occupata dalla Principessa delle Fate, coordinatrice della Gilda.

Il continuo crescere della città, con sempre nuovi stranieri che giungevano e decidevano di porsi al servizio del Nobili e poi entravano a fare parte delle Gilde, lentamente la gestione di tutti gli aspetti della vita cittadina divenne sempre più complessa ed anche con il massimo impegno dei Tre Governatori, divenne evidente che occorreva un organismo di appoggio. Fu fondato il Consiglio dei Decani.

Lo scopo primario del Consiglio era quello di amministrare le Gilde, aveva il compito di valutare le proposte dei cittadini, approvando quelle più interessanti e consone allo spirito lottiano, inoltre essi fungevano da riferimento per le Gilde già attive, che potevano rivolgersi a loro sia per consigli di ordine pratico, che per problemi “logistici” (per esempio un cambio di simbolo), e sia per far ratificare ufficialmente gli eventuali cambi di Master o altre sostanziali modifiche interne alla Gilda stessa.

Ormai Lot era tornata al suo antico splendore e veniva richiesta l’approvazione di sempre nuove Gilde, ma il pericolo era sempre in agguato fuori dalle mura.

Data la lunghezza dell’articolo, il post è stato diviso in più pagine:

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