Avventure Lottiane

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Data di pubblicazione: 20 Settembre 2011 ©Giardino delle Fate

✧ Alla ricerca del Medaglione dei Faxeti ✧

Il giorno XV, del VI mese, del V anno di Lot, un gruppo di coraggiosi Cittadini portò a termine il primo passo per la ricerca della consorella scomparsa. Pochi giorni prima un corriere era stato inviato alla città di Quinalth per prendere un Medaglione, acquistato da Lord Lebow di Cadam appositamente per ritrovare la consorella perduta.

Erano già passati alcuni giorni e del corriere non vi era traccia, fu per questo motivo che la comitiva si radunò in una radura poco distante dalle mura di Lot e, da qui, guidati da Lady Reginella e Sir Ethel, partì per la spedizione verso la città di Quinalth.

Sperando nell’arrivo di Lord Lebow, il gruppo di temerari si preparò con armi e coraggio ad affrontare l’ignoto e, una volta calata la sera, non potendo indugiare oltre, partì senza l’atteso Lord. Poco dopo la partenza, un vento gelido ed improvviso avvolse i presenti, costringendoli a stringersi nei loro mantelli; esso portò con sé la premonizione, oltre che di una nevicata, di un grande pericolo ad attenderli poco distante.

Il gruppo seguì un ripido sentiero tipicamente montano, interrotto qua e là da massi e lastricati di ghiaccio. La neve, in un soffio turbinoso e gelido, offuscò la vista ai presenti, nascondendo così, ai loro occhi, l’imminente slavina che, giungendo di sorpresa, provocò fortunatamente solo tre feriti, tra i quali Lady Reginella.

Dopo i primi essenziali soccorsi, recuperarono il sentiero, in silenzio, e giunsero alla fine del tortuoso sentiero, trovando, davanti ai loro occhi, una buia caverna artificiale, sulla cui entrata si riconoscevano, a chiare lettere, delle incisioni fatte dai Nani. Si addentrarono in gruppo all’interno di essa, impugnando armi e torce improvvisate e scrutando in ogni più piccolo angolo… Solo il respiro affaticato dei presenti sembrava abitare la caverna, quando, all’improvviso, apparì ai loro occhi un enorme Orco che, facendo roteare la clava ed emettendo terrificanti urla, correva addosso ai primi della fila.

Il combattimento fu duro e causò vari feriti, ma la velocità e la destrezza dei confratelli tutti, ebbe la meglio sull’Orco che, non senza difficoltà, venne infine ucciso.

Si avviarono stanchi e circospetti verso quel piccolo spiraglio di luce che, fin dal loro ingresso in quell’antro oscuro, aveva indicato la fine di quella montagna; d’un tratto il terreno iniziò a tremare, costringendoli a correre verso l’esterno della caverna nel timore di un crollo della stessa.

Uno splendido paesaggio li attendeva al di fuori, le alte e possenti mura della città di Quinalth e l’aria fresca che erano tornati a respirare, permise loro di riposare un po’ e di alleggerire i loro animi, già in parte provati.

Ma la tranquillità era ancora lontana… notarono, infatti, delle tracce di un carro e molte impronte di Goblin. Seguendo tali orme, giunsero ad un carro bruciato e a dei corpi mutilati all’interno di un boschetto poco distante dal sentiero.

Esplorarono guardinghi la zona trovando, purtroppo, il corpo del loro corriere, impiccato ad un albero. Uno strano oggetto s’intravedeva nella tasca del povero corriere: era il medaglione…

Dalla forma ovoidale, con una pietra azzurra che brillava nel suo interno e circondata da un materiale ramato, su entrambi i lati potevano scorgersi delle incisioni di rune elfiche rosse. Il medaglione riluceva tra le mani di ser Ethel.

In procinto di seppellire i poveri corpi trovati alla fine del sentiero, il gruppo di coraggiosi confratelli fu attaccato di sorpresa da un numeroso gruppo di Goblin, probabilmente gli stessi che avevano fatto scempio del povero corriere. Il silenzio cadde fitto e pesante sui presenti, un gruppo d’uccelli s’alzò in volo e d’improvviso la terra tremò, calpestata dalla carica del nemico.

Cercarono di mettersi in salvo nella caverna, rischiando anche di rimanere allo scoperto per salvare un gruppetto che si era attardato nella corsa ai ripari ma, infine, riuscirono tutti a trovare riparo all’interno di quell’antro, che poco prima aveva rischiato di intrappolarli.

Corsero con tutta l’energia rimasta verso l’altra uscita, riuscendo anche ad intrappolare i Goblin che li inseguivano furiosi, provocando la caduta della volta dell’ingresso. Poco dopo giunse Lord Lebow, triste per non aver potuto partecipare, ma felice per l’impresa eroica dei presenti.

Ora il medaglione era al sicuro tra le mani del Capocasata dei Faxeti Lord Lebow di Cadam, che lo avrebbe impegnato nel suo scopo, ovvero la ricerca della consorella perduta.Data la lunghezza dell’articolo, il post è stato diviso in più pagine:

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