Diavoli ed Angeli Caduti

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Data di pubblicazione: 2 Ottobre 2011 ©Giardino delle Fate

Quando pensiamo al Diavolo, o ai Diavoli, immaginiamo un’entità spirituale o soprannaturale malvagia, distruttrice, menzognera e contrapposta a Dio, al bene e alla verità. Questa figura, come tale viene descritta in numerose religioni, rappresenta per esse, in sintesi, il Male. Ciò non è del tutto errato, ma neanche completamente veritiero, o comunque i Diavoli, in realtà, non sono effettivamente quelli presenti nell’immaginario collettivo o religioso di tutti i tempi.

Per darne una specifica connotazione, possiamo dire che esistono delle “forze” che non vogliono permettere all’essere umano di risvegliarsi ad una nuova consapevolezza, in quanto preferiscono che egli continui a dormire servendo i loro scopi come un automa. Sono esseri affamati di energia, di brama di potere ed indipendenza.

Scruta dentro il tuo cuore,
l’albero sacro è lì che sta fiorendo; dalla gioia
I rami sacri si partono, e con essi
Tutti i fiori frementi che sostengono.
I colori mutevoli dei frutti hanno adornato
Con una luce gaia le stelle; la presa sicura
Della radice invisibile ha piantato
La quiete nella notte; lo scuotersi
Della sua vetta frondosa ha dato all’onde
La loro melodia,
Sposando le mie labbra con la musica,
Mormorando per te una canzone magica,
Là vanno in cerchio gli Amori, nel cerchio fiammeggiante
Dei nostri giorni, in vortici,
Svolgendosi a spirale qua e là
In quei vasti e innocenti viali di foglie;
Ricordando la chioma fluttuante e come i sandali alati
Dardeggiano, i tuoi occhi
Di tenerezza si colmano:
Scruta dentro il tuo cuore,
Non ti guardare più allo specchio amaro
Che i demoni ci pongono di fronte, passando,
Con la loro sottile scaltrezza, o se vuoi
Guarda solo un istante; perché vi si formi
Una fatale immagine, che la notte
Tempestosa raccoglie,
Radici nascoste a metà nella neve,
Rami spezzati, foglie annerite.
Perché ogni cosa diventa sterile
In quello specchio oscuro che i demoni sostengono,
Specchio della stanchezza esterna,
Creato mentre Dio stava dormendo nelle età che furono.
Fra i rami infranti, là, passano i corvi
Del pensiero irrequieto, trasvolando,
Stridendo in ogni dove, con gli artigli
Crudeli e il becco rapace… quando non restano immobili
Fiutando il vento e scuotono
Le ali sbrindellate;
I tuoi teneri occhi perdono ogni dolcezza:
Non ti guardare più in quello specchio amaro.

William Buttler Yeats da “La Rosa” (1893)✧ Angeli e Diavoli ✧

Un giorno, il Venerabile Reggitore di questo Sistema Solare volle creare uno spazio virtuale a scopo didattico, un vero e proprio pianeta-scuola, all’interno del quale alle anime fosse consentito di evolvere sviluppando più consapevolezza. Un ambiente dove un’anima potesse gradualmente accorgersi di esistere e costruirsi gli strumenti per incrementare la sua conoscenza del mondo.

Allora Egli mise in azione dei Ministri, ovverosia delle forze coscienti che predisponessero questo particolare pianeta. Tali forze costruttive portano in manifestazione la Sua idea, sono i messaggeri della Sua volontà: gli Angeli (dal greco angelos = messaggero).Un “principio” o una “forza” sono manifestazioni viventi, e non qualcosa di inanimato o astratto. Non si deve pensare che, ad esempio, la “forza di gravità” non sia un principio vivente. Se un pianeta gira intorno ad una stella è perché qualche “intelligenza” opera affinché ciò possa accadere. Lo stesso dicasi per ogni altra legge o principio, e in particolare per il “principio della dualità”, il principio che consente la presa di coscienza delle anime e dunque la sua evoluzione. Vi sono quindi Angeli appositamente incaricati di provvedere alla manifestazione del principio della dualità, che si manifesta nelle coppie di opposti (io/gli altri, giusto/sbagliato, bene/male, bello/brutto, caldo/freddo, giorno/notte…).

Il pianeta nel quale le creature sono soggette alla dualità è chiamato Terra, una matrice energetica costituita da tre piani (fisico, emotivo, mentale), dove gli esseri viventi possono cogliere una dualità illusoria e divenire progressivamente più consapevoli di esistere. Se infatti un uomo non si sente separato dal resto del mondo, non può individualizzarsi e prendere coscienza di sé.

La matrice (dal latino matrix = utero) non è altro che il campo energetico di una “realtà virtuale immersiva”, all’interno della quale ogni anima può edificare la propria personale realtà duale, formata dai tre stessi piani della personalità del pianeta (fisico, emotivo, mentale). L’ambiente duale è detto illusorio, in quanto nessuna contrapposizione può mai esistere di per sé; stiamo infatti parlando di coscienze che nascono nell’Uno per volontà dell’Uno (Dio), e non c’è mai stata, né potrebbe esserci, alcuna reale scissione.

Vivere all’interno della matrice formata dai tre piani procura però un’allucinazione consensuale, che fa temporaneamente credere alle anime di essere separate le une dalle altre ed ognuna dall’Universo, ma questo non è realmente possibile, perché l’esistenza è sempre solo Una.

Gli Angeli, relativamente alla nostra manifestazione, svolgono dunque la funzione di Diavoli, creano cioè la falsa divisione (dal greco diabolos = colui che divide, colui che getta differenza). L’Angelo svolge il mestiere di Diavolo (creatore di separatività), ma rimane sempre un Angelo, un messaggero che manifesta delle forze cosmiche, restando costantemente al servizio del Venerabile Superiore. Fino a qui quello del Diavolo è quindi un compito previsto ed indispensabile.Lucifero è, si dice, il migliore fra di essi, il Suo preferito, egli è il lucis -ferum = il portatore di luce, cioè colui che permette la luce della consapevolezza grazie alla dualità; eppure proprio lui guida la ribellione. La ribellione deve accadere in quanto il Venerabile Reggitore, per poter divenire consapevole di Sé, deve fare in modo che una parte di sé, una parte che Gli è massimamente cara – Lucifero, appunto – si illuda di poter separarsi, allo scopo di creare il necessario attrito nella manifestazione.

Il Male non può essere altro che una parte del Bene che si illude di separarsi da esso, di poterlo combattere esprimendo così il suo libero arbitrio e provocando una salutare “frizione”. Dobbiamo rendere omaggio al Male, se oggi possiamo essere consapevoli.

Il termine Diavolo dev’essere una volta per tutte spogliato di ogni fuorviante significato ecclesiastico-morale. La nera figura con la coda e con le corna (simbolo di dualità e quindi falsità) simboleggia unicamente un’entità capace di manifestare la dualità dell’esistenza, un processo scientifico indispensabile al fenomeno della coscienza. Il Diavolo non è “cattivo”, nel senso in cui lo intendiamo noi, è semplicemente duale. Fa il suo dovere.

La Terra è un’anima, un essere consapevole (ad un livello evolutivo superiore a quello umano, e per noi inimmaginabile) che evolve. I frammenti dell’Uno (le anime), precipitando in questo ambiente duale vestono tre gusci (il corpo fisico, il corpo emotivo e il corpo mentale), utilizzando il materiale duale che trovano nei tre piani del pianeta. Tali involucri duali consentono alle anime di cogliere una realtà separata da sé e di divenire così sempre più consapevoli di esistere, e sempre più capaci di conoscere la Bellezza insita nell’Universo. La percezione di un “esterno a sé”, di un “altro da sé”, consente di prendere di riflesso sempre più coscienza di sé. È un conoscersi in negativo.

Il gioco funziona alla perfezione, è “divinamente” geniale, sennonché ad un certo punto i Diavoli, o Angeli, si rendono conto che, essendo stati loro ad edificare la matrice energetica duale (la Terra) che permette tale manifestazione, essi ne hanno anche il completo controllo. Sono i signori incontrastati della dualità, per cui possono manipolare i tre corpi duali (fisico, emotivo, mentale) di un qualunque organismo terrestre. Possono esercitare la loro influenza sui tre piani della Terra e di conseguenza possono farlo sui tre corpi duali dell’uomo.

Accade quindi che alcuni di tali Angeli guidati da Lucifero «cadono»: essi restano abbagliati dal potere che è stato loro concesso, affascinati dalla possibilità di assoggettare totalmente un ambiente e ricavare da questo l’energia necessaria alla sopravvivenza, rendendosi così indipendenti dal loro Creatore. “…perché è stata messa nelle mie mani ed io la do a chi voglio.”

Il Venerabile Altissimo è colui che concede la Vita, ma è anche colui che può toglierla. Tutti gli esseri viventi vanno soggetti a tale legge. Nessun uomo, così come nessun Angelo, può sapere quanta vita gli verrà ancora concessa. Gli esseri viventi non hanno il controllo sulla loro vita, ne possono godere e possono evolvere all’interno di essa, ma solo il Venerabile ne dispone a suo “piacimento”.Gli Angeli «cadono» nel momento in cui intravedono la possibilità di rendersi indipendenti dalla volontà del Creatore, tagliando ogni collegamento con Lui, che è la fonte primordiale di Vita, per iniziare a ricavare l’energia necessaria alla loro sopravvivenza dall’ambiente terrestre. Detto con un’espressione comune: vogliono “mettersi in proprio”. Essi vogliono poter decidere autonomamente quanto e come vivere.

Il loro progetto è molto più ambizioso di quanto non sembri, perché per riuscire nel loro intento devono sovvertire il Piano evolutivo, creando un’interferenza nella corrente della Vita, una regione dell’Universo (la Terra) dove la corrente evolutiva non possa transitare, un luogo di stasi dove le creature non tendono più spontaneamente verso l’Unità, un ambiente vibratoriamente in opposizione alla Sua Volontà nel quale la dualità può regnare sovrana e l’evoluzione collassa. In questo anti-Universo loro possono nutrirsi dell’energia riciclata dagli esseri umani tenuti in uno stato di schiavitù inconsapevole, senza doverla ricevere direttamente dal Venerabile Reggitore. Vivono così nell’illusione di essere divenuti indipendenti da Lui, e capaci di poter decidere autonomamente della propria vita.

L’uomo spesso dimentica che se esiste, è perché serve a qualcuno, esattamente come ogni altro essere nell’Universo. È un anello che occupa una ben precisa posizione all’interno di una catena evolutiva: mangia creature che stanno più in basso ed è mangiato da creature che stanno più in alto. Il fatto che lui creda di essere la creatura posizionata più in alto, e che quindi nessuno possa usarlo come cibo, è una convinzione solo sua, e non, evidentemente, delle creature che stanno più in alto di lui, le quali in realtà lo usano come lui usa i maiali da allevamento.

Il Venerabile Reggitore di questo Sistema Solare ha voluto l’uomo affinché producesse cibo, cioè energia, che è utile per la Sua evoluzione, in pratica per portare a compimento il Suo piano evolutivo. Tale cibo è costituito dalle «emozioni superiori», le quali vengono provate dall’essere umano in base all’apertura del suo Cuore. Ma l’uomo nella sua condizione di addormentamento non produce la qualità di energia utile agli imperscrutabili scopi del Venerabile, ne produce invece una di qualità decisamente più bassa (con una frequenza vibratoria più lenta), che viene utilizzata come cibo dalle entità diaboliche.

L’uomo che vive inconsapevolmente viene usato come un “maiale da allevamento” dalle schiere di Lucifero e, morendo inconsapevolmente, la sua coscienza svanisce per sempre. L’uomo che durante la vita lavora per risvegliarsi, produce invece un’energia che serve scopi più grandi di lui e per lui inconcepibili. Inoltre, e non è di certo cosa da poco, lavorando su di sé ha la possibilità di divenire più consapevole, accedere ad una nuova dimensione di coscienza e creare un corpo per la sua anima, all’interno del quale egli sopravviverà coscientemente alla sua morte fisica. Egli è cibo alla pari di ogni altra creatura, ma è l’unica creatura che può scegliere per CHI essere cibo, e ricavarne enormi vantaggi personali.

Per ottenere indipendenza dal loro Creatore, gli “angeli caduti” hanno sicuramente anche intenzione di sfruttare a loro vantaggio il particolare momento evolutivo che sta interessando il pianeta Terra. La dualità (il diabolos, il cosiddetto Male) accompagna senza sosta la creazione perché ne è una componente fondamentale: attraverso il male si realizza «in negativo» la consapevolezza del bene. Il Male però, desiderando una propria autonomia, uno svincolo dal limitante ruolo di “strumento del bene”, ha deciso di intervenire in modo massiccio sulla Terra (la cui frequenza vibratoria è prossima ad effettuare un balzo quantico), e dunque attraversa una fase di instabilità, allo scopo di frenare la corsa evolutiva di quanti più individui gli è possibile.
Questo tentativo di frenare crea attrito, ma l’attrito a sua volta incrementa la consapevolezza, perché la consapevolezza nasce proprio dalla frizione che si crea nell’ostacolare il flusso, altrimenti inconsapevole, della Vita. Quindi, nel tentativo di frenarci, gli esseri diabolici da una parte raggiungono il loro scopo facendo cadere in una situazione di “ristagno” chi non è ancora pronto per un cambio di coscienza, dall’altro però accelerano il passaggio ad un livello superiore di quelle anime che sono già pronte per compierlo. Più la situazione è difficile, più essa diventa per alcuni un’occasione evolutiva e per altri un’occasione di «perdizione».

Fare in modo che gran parte dell’umanità non passi su un nuovo livello di consapevolezza rappresenta per loro un progetto di importanza vitale, in quanto la loro stessa esistenza dipende dal riuscire a tenere in vita un ambiente dove le creature non cercano più l’Unità, ma rimangono in un sonno ipnotico in cui si sentono soddisfatte della separazione, della dualità, emettendo emozioni basse (rabbia, odio, paura, senso di inadeguatezza, gelosia…), che fungono da cibo energetico per queste entità.A livello assoluto le possibilità di successo di tale piano sono nulle, in quanto il male stesso è sempre solo una componente interna del bene, e ad esso non può opporsi se non in maniera relativa e per un tempo relativo.
Il male può solo illudersi di opporsi per un tempo limitato, ma non ha alcuna speranza di riuscita a livello universale. Relativamente alla nostra coscienza però le conseguenze possono essere gravi, in quanto il desiderio stesso di raggiungere un obiettivo operando in senso inverso alla creazione, comporta di per sé la possibilità di determinare uno stato di notevole disordine.

Dal punto di vista della coscienza cosmica si tratta di un istante di smarrimento, una breve decelerazione nell’infinita corsa del fiume della Vita, un circoscritto tentativo senza alcuna speranza… e il problema in sé non sussiste. Ma dal punto di vista della coscienza umana e della sua sfera temporale, siamo di fronte alla possibilità che miliardi di anime (quelle più giovani e quindi meno pronte al balzo quantico) rimangano intrappolate nell’illusione duale e debbano subire milioni di anni di «perdizione», ossia di ritardo evolutivo.

Quei servi che il padrone al suo ritorno non troverà svegli potrebbero andare incontro a qualche guaio. Vigilate dunque, poiché non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino, affinché non giunga all’improvviso, trovandovi addormentati.

Detto in altre parole, gli uomini che al momento del balzo quantico terrestre non avranno ancora compiuto un ben preciso mutamento nella propria frequenza vibratoria, ovvero se non si saranno sufficientemente risvegliati alla propria anima, non riusciranno a seguire il pianeta quando questo a sua volta assumerà la sua nuova frequenza vibratoria. Essi non saranno in sintonia con lo stato di coscienza della Nuova Terra e rimarranno allora ancorati all’attuale sfera materiale, in balia delle forze della dualità, perché si troveranno in sintonia proprio con queste ultime.

Le frequenze di chi sarà ancora polarizzato nella coscienza della personalità, cioè nel suo ego separativo, non entreranno in simpatia con le frequenze più elevate del pianeta. Avverrà un naturale processo fisico di selezione, e non certo una scelta divina fondata su principi morali di giusto/sbagliato o bene/male.

Milioni di anime abbandoneranno il corpo già nei prossimi anni (per epidemie, omicidi, guerre), in quanto incapaci di reggere una vibrazione sempre più alta, e molte altre lo faranno in prossimità del balzo vero e proprio. Tali anime non potranno più incarnarsi sulla Nuova Terra, perché non sarebbero in grado di costruire corpi adatti a manifestarsi a quel livello vibratorio, dovranno quindi proseguire la loro evoluzione su un altro globo planetario, accolti fra le calde braccia degli esseri duali.

Stiamo parlando di una lunga fase di schiavitù dell’anima a vantaggio di forze involutive per noi inimmaginabili, che mirano allo sfruttamento totale della nostra energia animica per i loro personali scopi di sopravvivenza e ribellione, sono entità che cercano un confronto con Lui, che hanno acceso una battaglia nella quale noi siamo pedine, sistemi energetici da convertire a loro vantaggio.

Vorrebbero fare del nostro pianeta una zona di «ristagno energetico» abitata da zombie, dove la corrente evolutiva non ha più accesso, dove cioè gli individui vengono tenuti ad una frequenza vibratoria minima di sopravvivenza che non consente loro di evolversi, ma solo di produrre energia reagendo meccanicamente a stimoli esterni controllati. Noi non rivestiamo per loro il benché minimo valore in quanto esseri viventi in evoluzione, per loro noi siamo energia da intrappolare ed utilizzare.

Essi non potranno impedire l’inevitabile mutamento di frequenza vibratoria del pianeta dovuto all’entrata nell’Eone di Horus, ma possono operare per “catturare” e tenere assoggettate quante più anime possono, e far sì che quando una parte dell’umanità si sposterà su un’altra frequenza, la maggior parte resti invece sulla frequenza attuale, sotto il loro dominio, magari su altri mondi, ad assicurare loro il nutrimento.

Data la lunghezza dell’articolo, il post è stato diviso in più pagine:

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1 commento

  1. Ciao, è davvero molto interessante questo articolo. Non vedo l’ora di leggerne altri. Kiss

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