Gilde e Mestieri a Lot

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Data di pubblicazione: 20 Ottobre 2011 ©Giardino delle Fate

✧ I Nobili di Lot ✧

I Nobili di LOT sono coloro che hanno strappato queste terre al male pagando col proprio sangue. Nobili dunque a LOT si diventa solo per nomina diretta della Dea Themis o sposando altro nobile.

Alcuni dei nobili lo sono da generazioni, altri sono stati incoronati dopo aver dimostrato di esserne degni sui campi di battaglia al servizio della Dea o del Granduca, pertanto i Nobili sono non solo menti illuminate che hanno deciso di spendere le proprie risorse ed energie per edificare uno spazio di libertà nel cuore dell’impero del maligno, ma spesso sono anche formidabili guerrieri, superiori a chiunque altro nell’arte della guerra.

La Sovranità è per diritto eterno ai Nobili del Granducato di Lot. Essi sono: Gran Ciambellano Azivir, Conte Erik, Conte Petrus, Conte Thorm, Somma Sacerdotessa Urania, Contessa Dora, Infante Conte Uther Pendragon e Baronessa Astarte.

✧ Corte di Giutizia ✧

Nella vecchia Lot esisteva un Giudice Unico (Sir Avilio) e un PM (Sir PMGaius). Con la nascita della nuova Lot è stata fondata anche la Corte di Giustizia, con a capo Sir Avilio come Presidente, e con Lady Seya in qualità di Giudice. Successivamente Sir Avilio ha lasciato la carica di Presidente a Lady Seya, introducendo i due Giudici Sir Eliusa e Sir Leporello, ed infine il Giudice Inquisitore Sir Lebow.

La giustizia del Granducato è amministrata dai Giudici della Corte di Giustizia. Il Giudice, nominato e revocabile dai Nobili, ha giurisdizione in materia penale e civile, egli è, relativamente alle sue attribuzioni, titolare del privilegio di essere sottoposto al solo, insindacabile giudizio dei Nobili.

Chiunque ostacoli l’amministrazione della giustizia ovvero vulneri, in qualsivoglia maniera, il nome e la reputazione del Giudice è punito con l’esilio perpetuo, ed è punito allo stesso modo chiunque muova nei confronti del Giudice denunzie che abbiano a rivelarsi prive di fondamento.

Le sentenze sono pronunziate nel nome dei Nobili, assicurato il contraddittorio, esse sono irrevocabili e la loro esecuzione è assicurata dal Governatore. Il Presidente della Corte di Giustizia è il Capo Clan, colui che presiede la Corte di Giustizia di Lot, che ha il compito di gestire e coordinare l’operato dei Giudici. ✽ Divorzio. Normalmente le cause di divorzio si svolgono presso l’Aula Gialla del Tribunale. Presiedono le udienze Il Presidente Seya, il Giudice Eliusa, il Giudice motivatore o il Giudice Triventus. In aula devono essere presenti entrambi i coniugi, accompagnati dai rispettivi rappresentanti legali. La domanda per ottenere lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio non può essere presentata prima di 30 giorni dalla data delle nozze.

✽ Adozione. Le udienze riguardanti le adozioni si svolgono presso l’Aula Gialla del Tribunale e presiedono il Presidente Seya, il Giudice Eliusa, il Giudice motivatore o il Giudice Triventus. Le parti dovranno preliminarmente contattare un Azzeccagarbugli, il cui compito sarà di raccogliere deleghe e dichiarazioni delle parti e di gestire la discussione in pubblica udienza.

✽ Processo Civile. Le udienze di processi riguardanti reati civili si svolgono presso l’Aula Gialla del Tribunale. L’udienza è presieduta dal Presidente Seya, dal Giudice Eliusa, dal Giudice motivatore o dal Giudice Triventus. Le parti dovranno preliminarmente contattare ciascuna un Azzeccagarbugli, il cui compito sarà di raccogliere prove e testimoniane e di gestire la discussione in pubblica udienza.

✽ Processo Penale. Le udienze di processi riguardanti reati penali si svolgono presso l’Aula Rossa del Tribunale. L’udienza è presieduta dal Presidente Seya, dal Giudice Eliusa, dal Giudice motivatore o dal Giudice Triventus. Le parti dovranno preliminarmente contattare ciascuna un Azzeccagarbugli, il cui compito sarà di raccogliere prove e testimoniane e di gestire la discussione in pubblica udienza.

✧ Corpo delle Guardie Ducali ✧

Il compito principale delle Guardie Ducali è quello di vegliare su tutta Lot, affinché non ci siano soprusi, di modo che nessuno sfrutti trucchi illeciti, e per far rispettare le regole della convivenza comune. A tal fine il Corpo delle Guardie Ducali viene dotato dello strumento dell’esilio da utilizzare come estrema ratio, ma attraverso il quale le Guardie possono mantenere l’ordine e la moralità del Granducato.

La figura della Guardia deve rispettare precisi canoni di comportamento, come vigilare in maniera attiva in qualsiasi luogo di LOT, intervenendo nelle pubbliche conversazioni ed effettuando ronde periodiche, ed essere sempre a disposizione dei cittadini. Esse dispongono dell’accesso presso qualsiasi luogo di LOT, fatta eccezione per gli appartamenti privati dei Nobili.

Il Comandante Supremo ha il compito di coordinare il Corpo e di controllarne l’operato. Egli ha il diritto di veto sulla nomina delle Guardie Ducali, ed ha anche il potere di promuovere o far retrocedere di grado le Guardie. A lui è affidata l’organizzazione e la Gestione dell’intero Corpo di Guardia.

✧ Corpo dei Dragoni ✧

I Dragoni di LOT hanno come unico fine la protezione dei Nobili e dei Governatori, che nei giorni di pericolo si muovono solo in loro compagnia. I Dragoni sono le guardie del corpo dei nobili, nelle loro mani è custodito il destino e l’incolumità dei signori di LOT.

Essi presentano i nobili e vegliano su di loro, onde evitare che nessuno attenti alla loro vita. Su richiesta ed adeguato pagamento forniscono anche una guardia temporanea a persone illustri. Corpo dei Dragoni di LOT, il nome è ispirato alla Cavalleria del Dragone che nell’antico Medioevo erano le truppe scelte create per coprire e salvaguardare l’incolumità dei propri Nobili e Governatori.

Il Corpo dei Dragoni è un Mestiere a carattere combattente di allineamento neutrale, ed è stato creato per far sì che ogni Nobile e Governatore sia scortato, che sia presentato a dovere al suo arrivo e salutato a dovere quando andrà via: il Nobile è il padre e la madre di ogni cittadino del Medioevo e, come tale, merita ogni rispetto ed ogni onore possibile, e questo gruppo farà si che sia rispettato ed onorato come si conviene.

Esso controlla che i Nobili e i Governatori non subiscano alcun attacco dai nemici, parandosi davanti anche col proprio corpo pur di salvare a lui o a lei la vita.

✧ Corpo delle Guide ✧

Le Guide Ducali sono Cittadini che danno il loro contributo all’affermarsi dell’educazione e della sicurezza da mantenere a Lot, sono coloro che aiutano gli altri a scegliere la giusta via da percorrere, ad indicargli il percorso da prendere, insomma, aiutano e chiariscono le idee della gente che non conosce le novità e i percorsi di Extremelot.

Come per ogni Carica Istituzionale, anche per le Guide c’è un Capo: Lord Gilgamesh, a cui ogni Guida deve rivolgersi in caso di necessità e di chiarimento. Questa, con l’ausilio dei suoi fidi Consiglieri, ha l’incarico di aggiornare la Guida (nuova e non) su ogni novità e cambiamento a Lot e all’interno dell’Ordine, ed è inoltre molto importante per una Guida e per tutti gli altri Cittadini e Viandanti, il rispetto da mantenere con tutti i personaggi e soprattutto con i Nobili e i Governatori di Lot, infatti è questo che tiene in piedi una società e Lot non ne fa eccezione.

Il lavoro della Guida non si ferma alla sola informazione, domanda e risposta. Una Guida deve sapere aiutare un viandante ad inserirsi, deve essere capace di intrattenerlo, di fargli apprezzare LOT, poiché gli altri cittadini non sempre sono disponibili a discutere con i nuovi arrivati o, perlomeno, non sempre sono liberi per farlo, calcolando tra l’altro, che non tutti ne hanno voglia, e qui entra in gioco la Guida, insegnante ma amica.

È altresì chiaro che per essere insegnanti, bisogna dare il buon esempio, per tal motivo le guide rispettano sempre lo statuto di LOT ed anche le sue consuetudini, vale a dire quelle “leggi” non scritte ma che, venute rispettate, mantengono vivo l’atmosfera medievale, sfondo su cui LOT si sviluppa (riferimento all’uso del Voi, al rispetto delle cariche sociali più elevate, ai riferimenti al mondo reale).

Una Guida perfetta deve essere anche imparziale. Ci si potrebbe chiedere il perché. Molti viandanti, non essendo esperti, anche se guadagnata la Cittadinanza non conoscono tutti i Clan e magari non sono disposti a visitare i siti delle varie gilde/mestieri. Bene, qui entra in gioco l’onestà di una Guida, che deve essere capace di illustrare in modo più imparziale possibile le caratteristiche di ogni gilda/mestiere senza favorire niente e nessuno.

La Guida deve essere, inoltre, sempre disponibile, mettere il suo lavoro davanti ad ogni situazione privata. Come si dice: “Prima il dovere poi il piacere”, ed è questo uno dei capisaldi del lavoro della Guida.

✧ Accademia delle Razze ✧

Il Granducato di LOT è da sempre rifugio per genti di ogni razza. Così come da principio dei Nobili l’Accademia delle Razze nasce per tutelare e diffondere la tolleranza per ogni diversità, che non è cosa da combattere ma inestimabile patrimonio di ogni Comunità.

L’Accademia delle Razze è istituita dai nobili di LOT con lo scopo di studiare, documentare e regolamentare la diversità razziale nel Granducato. L’Accademia ha quindi il compito di studiare le razze ospitate a LOT, di definirne le caratteristiche fisiche, magiche e comportamentali, di definire regole che consentano alle razze di amalgamarsi e di favorire la diffusione della conoscenza e della tolleranza tra razze diverse. Gli editti dell’Accademia dunque hanno validità di leggi per il Granducato.

L’Accademia delle Razze è un Mestiere. Come tale, sotto il diretto controllo dei Nobili, fornisce un servizio utile a tutta la Cittadinanza Lottiana. Questo rende ovvio il suo allineamento neutrale e in ogni occasione super-partes.

L’Accademia delle Razze consta di elementi validi ed appassionati. In maggioranza si tratta di instancabili studiosi, affascinati dalle diversità razziali e sempre alla ricerca della suprema conoscenza nel campo. Essendo l’Accademia delle Razze divisa in due branche, i compiti svolti sono molteplici. Sostanzialmente legati alle Razze, spaziano dalle caratteristiche fisico-anatomiche, passando da quelle intellettuali (o d’animo), fino a toccare i rapporti inter-razziali.

I Membri quindi gestiscono i contatti con Razze, Sottorazze e Clan. Raccolgono, valutano e pubblicano materiale informativo, regolamenti e Statuti, sia per proprio conto che ricevendoli dai Rappresentanti di Razza. Tutti gli studi e i materiali raccolti vengono pubblicati ufficialmente in più luoghi di Lot ed utilizzati per lezioni e incontri di vario genere a fine divulgativo/didattico.

L’Accademia è l’unica depositaria dei Clan ufficiali, dei loro Statuti e gerarchie. Gli Accademici, Senatori (e quanti altri), in qualità di massimi esperti nelle razze lottiane forniscono anche consulenze, informazioni e qualsiasi tipo di aiuto nel campo di loro competenza, alle principali Istituzioni lottiane (Ordine dell’Unicorno, Anello del Fato, e così via), coordinando in ogni caso con gli stessi il proprio lavoro e i propri Editti.

✧ Compagnia dell’Anello del Fato ✧

Come un filo che incurante delle grida, delle suppliche, delle preghiere continua a tessere inevitabilmente la sua trama, cosi il Destino crea la sua tela intorno ad ogni essere, avvolgendo e penetrando nell’esistenza come se tutto fosse stato stabilito.

Eppure, piccoli e sul momento irrilevanti particolari sembrano mutarlo, alle volte basterebbe scegliere di fermarsi per qualche attimo per non incappare in qualche strano evento. Tutto è stabilito? Tutto è immutabile? Domande a cui nessun essere può dare una risposta univoca.

“Quisque Faber Fortunae Suae” direbbe qualcuno, altri rispondono percorrendo silenziosamente la propria esistenza e abbandonandosi a ciò che il Fato scrive.

I nomi dei tre anelli che determinano il destino della Cittadella sono Lachesi (l’anello della Misura, che governa gli altri due), Atropo (l’anello del Caos), Cloto (l’anello dell’Ordine) affidati a coloro che la Dea, tramite voce nobiliare, ha ritenuto degni e resistenti all’umana corruttibilità che l’anello solletica quotidianamente.

Legati a questi tre, tutti gli altri anelli divisi nel continuo rincorrersi tra il Caos e l’Ordine guardano all’unico anello Lachesi, come alla perfezione, tendendo ad esso. Importante è la figura dell’Oracolo dell’Anello che è la voce di Lachesi, governando anch’essa le Voci dell’anello che provengono da Cloto e Atropo. Reggente di Lachesi. È l’equilibrio del destino: in lui bene e male si congiungono nel volere supremo del Fato. L’anello Lachesi regge nella sua struttura precaria e delicata il riflesso delle trame dell’esistenza. L’influsso sul suo portatore è quello di equilibrare ogni sensazione, moto, desiderio dell’animo poiché la forza che in sé è contenuta è in grado di dominare i minori, ovvero Atropo e Cloto (e ovviamente tutti quelli più bassi in gerarchia). Come nel mito il reggente si premura di misurare gli eventi e ponderarli, è il giudice super partes di qualsiasi avvenimento. Data la natura dell’anello è improbabile che esso possa desiderare di possedere completamente il corpo del portatore, e quindi vive in armonica simbiosi con esso.
La situazione permane tale fino a che chi lo indossa non sente la fisica necessità di dividersi da Lachesi.

Portatore di Atropo. In continuo ascolto della seducente voce del primordiale disordine, è la personificazione del caos e delle tenebre, in lui il male scorre lasciando segni tangibili sia fisicamente che psichicamente. L’anello Atropo regge nella sua struttura oscura il riflesso delle trame negative e nefaste del destino. L’influsso primario sul suo portatore è quello di accentuare ogni emozione ferina (in questo caso è l’anello a parlare con voce differente da quella del portatore), quindi se chi lo indossa cede ad una emozione puramente istintiva, l’anello avrà potere totale sulla sua mente. In fase di quiescenza Atropo può essere letteralmente dominato da Lachesi. Come nel mito, il reggente reca con sé il fardello di morte e di calamità, poiché gli eventi ad esso legati sono di natura puramente negativa e caotica.

Portatore di Cloto. È la personificazione dell’ordine e la luce, in lui l’energia scorre lasciando segni tangibili sia fisicamente che mentalmente. L’anello Cloto regge nella sua struttura diamantina il riflesso delle trame positive del destino. L’influsso primario sul suo portatore è quello di accentuare ogni atto riflessivo, sfiorando pianificazioni macchiavelliche, e in fase di quiescenza può essere letteralmente dominato da Lachesi. Come nel mito, il reggente reca con sé il disegno divino di combattere strenuamente caos, di essere suo completamento o nemesi. Data la natura dell’anello è molto probabile che esso consideri il suo portatore l’unico degno d’indossarlo, l’unione è simbiotica e le due nature divengono una in un’ordinata selezione di visioni e pensieri. Mai capiterà che uno prevarichi l’altro.

Oracolo del Fato. Indossa l’anello che riflette direttamente il potere di Lachesi, percepisce spaccature o disequilibri nel flusso del destino e possiede uno spiccato senso di premonizione; in concerto con le voci forma un triangolo simile a quello maggiore, la cui abilità di preveggenza è altissima (uniti e concordi raggiungono la capacità interpretativa dei “segni” simile a quella del reggente di Lachesi). L’Oracolo è deputato ad essere il tutore dell’Infante riguardo al filo sottile che regola l’equilibrio (in senso lato, filosofico), precettando altresì la popolazione e redarguendo rispetto agli eventi che ancora devono accadere. La figura mistica, a tratti velata dalle nebbie del destino, è tanto enigmatica quanto importante, l’oracolo è l’ago della bilancia che regola le attività dei precettori dell’Infante nella Compagnia dell’anello. La propensione all’utilizzo dei poteri è equilibrata secondo una rigorosa logica e va spesa solo in caso di vera necessità.
L’anello non ha predominio egemonico su chi lo indossa.

Detentore dell’Anello. Questa figura è la più enigmatica, misteriosa ed affascinante che componga la compagnia. La sua esistenza trama o tesse nell’ombra del sussurro del Fato poiché ognuno dei detentori possiede un anello che è diretto riflesso di Cloto o Atropo.
Le schiere dei detentori sono effettivamente due: una dedita al “caos” e l’altra propensa all’ordine rigoroso. La natura insita in ogni creatura viene denudata e liberata dall’anello che il detentore indossa; dissimulare celando la propria schiera è l’istinto primario dettato in pubblico anche se molto spesso questo risulta molto complicato. I detentori sono ombre che vivono al suono delle voci del destino che siano esse di sciagura o di buon auspicio, e con fili setosi tracciano l’ordito di una tela che non ha inizio e mai avrà fine.

Precettore Voce dell’Oracolo del Fato. Indossano degli anelli che riflettono direttamente il potere di Atropo e Cloto, percepiscono spaccature o disequilibri nel flusso del destino ed hanno spiccato in loro il senso di premonizione; in concerto con l’oracolo formano un triangolo simile a quello maggiore, la cui abilità di preveggenza è altissima (uniti e concordi raggiungono la capacità interpretativa dei “segni” simile a quella del reggente di Lachesi). Sono araldi della compagnia, sicuramente i meno schivi e più intraprendenti; molte cose sebbene non tutte, sono rivelate sempre e soltanto da questa parte della compagnia. I Due precettori vivono in simbiosi e contrasto proprio come le forze che interagiscono attraverso gli anelli che portano.

Discepolo dei Detentori degli Anelli. È un membro effettivo del cerchio di potere degli anelli, lo studio e la pratica gli hanno consentito di affinare e percepire in maniera più chiara il flusso del Fato dentro l’oggetto che reca al dito. In questo momento iniziale il discepolo ne sente bisogno, attaccamento, dominio, è in questa fase che l’oggetto percepisce quale sarà la sorte del suo portatore, l’inclinazione interiore che lo renderà servitore del caos o dell’ordine, ed è per questo che molto spesso l’anello porta in tentazione chi lo indossa, sottoponendolo a svariate prove e seducendolo con sussurri suadenti. Egli maturerà interiormente la decisione d’essere parte di una delle due schiere, e dovrà “convincere” l’anello che la strada che vuole intraprendere sia quella consona alla sua vera natura. L’anello diventa come uno specchio, un alter ego cinico, il proprio riflesso reale e non sempre quel che si scorge in esso può piacere.

Servitore degli Anelli. È un nuovo discepolo prescelto dagli anelli per abilità e natura intrinseca dell’animo, a lui viene affidato uno degli anelli che vivono del potere riflesso dei primi tre, e sono concesse visioni blande del futuro che, molto spesso, paiono sogni od incubi ad occhi aperti. Il prescelto deve imparare a controllare queste immagini traendone insegnamenti e presagi. La sua mente, poco abituata all’influsso del Fato, sarà spesso frastornata e il corpo indebolito.

Succube del Fato. L’anello consegnato ai succubi non ha poteri propri ma vive del riflesso di tutta la gerarchia, non ha effetti sulla mente del portatore e la sua forza è talmente debole da non poter neppur essere paragonato a tutti gli altri. Il colore dell’oggetto è simile a quello della luna piena, argento sottile dai riverberi glaciali.Data la lunghezza dell’articolo, il post è stato diviso in più pagine:

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