Gli Strumenti Magici

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Data di pubblicazione: 18 Settembre 2011 ©Giardino delle Fate

☆ LA SCOPA DI SAGGINA ☆

Sì, la scopa c’è davvero. Ma non serve per volare. Tradizionalmente è la classica “granata” con il manico in legno, e la saggina per spazzare. Il suo scopo è quello di “pulire” dalle energie negative, lo spazio sacro dove ci si appresta ad operare.

La scopa spazza via il negativo, è usata SOLO per pulire e purificare la zona usata per il rituale e nelle feste della ruota dell’anno. I materiali di cui è composta devono essere naturali come legno e saggina. Quando non la si usa la si ripone dietro l’uscio di casa per tenere fuori le energie indesiderate. Anche la scopa, come tutti gli oggetti rituali, dev’essere consacrata prima di essere usata.

La scopa è inoltre uno strumento che permette alla Strega di entrare nel Regno dei Sogni. Se lo si desidera si può dare un nome alla scopa, anche se non tutte le Streghe wiccan lo fanno.

I poteri magici legati alla scopa si conoscevano fin dall’antica Roma. A quell’epoca le levatrici utilizzavano una scopa con cui spazzavano l’uscio, per allontanare gli spiriti maligni dalla mamma e dal suo futuro bambino. In Inghilterra le donne, quando uscivano di casa, lasciavano la scopa fuori dall’uscio, e nel Galles e tra gli zingari dopo le nozze, gli sposi entravano in casa a cavallo di una scopa.

Da tempi lontanissimi la scopa viene associata ai poteri femminili e alla Magia, e con il tempo sono diventate l’alternativa femminile alla bacchetta magica. Nel Medioevo si credeva che la scopa fosse il mezzo di trasporto delle Streghe che, attraverso essa, raggiungevano i loro raduni.

È in questo strano intricarsi di elementi che prende corpo l’immagine della scopa stregonesca, attrezzo magico che ricorda fortemente il bastone o la bacchetta magica, simbolo priapico e al tempo stesso legato all’albero. Anche la tradizione della scopa potrebbe derivare dagli antichi culti dionisiaci e in particolare dal Tirso, il mitico bastone avvolto da foglie d’edera e vite, e con in capo una pigna, elemento legato alla fertilità per via dei “frutti” che nasconde nel suo seno.

Il suo simbolismo infatti è anche legato alla fertilità, tant’è che nei matrimoni pagani, gli sposi usano saltare dall’altra parte del manico, per propiziare un’unione feconda: negli antichi rituali pagani per propiziarsi la Dea della Fertilità (Artemide in Grecia era adorata, tra l’altro, come protettrice delle partorienti e della fecondità, così come in Egitto la Dea Gatto Bastet, e tra gli Aztechi la Dea Cihuacoatl “donna serpente”), le sacerdotesse, e quante altre donne, cavalcavano le classiche scope durante determinate festività.

Ma è con le Erinni, le Furie e soprattutto con le Arpie ammaliatrici, mostri con testa di donna e corpo di uccello, come le omeriche Sirene dell’Odissea, che nasce la visione di un essere diabolico, ma non ancora denominato “strega”. Purtroppo per chi non conosceva le finalità di questi riti, il tutto appariva strano, assurdo, e si finiva per travisare il significato della “cavalcatura” con chissà quale opera di stregoneria.

☆ OLI ESSENZIALI ☆

Prima di tutto si deve puntualizzare che non sono affatto “oli” come noi abitualmente pensiamo riferendoci all’olio d’oliva, ma hanno caratteristiche molto più simili all’alcool, infatti sono estremamente volatili.

L’azione degli oli essenziali è quasi proporzionale alla loro volatilità, quelli infatti che hanno la maggiore velocità di evaporazione sono quelli ad azione più veloce, ma hanno una “vita” molto breve. Altri, come la rosa sono, grazie al fatto di essere più viscosi, molto più durevoli.

Quindi le boccette degli oli essenziali vanno sempre richiuse perfettamente, e vanno sempre tenuti al riparo della luce. Per comprendere molto facilmente cosa siano si può fare un esempio molto facile da realizzare praticamente: prendiamo la buccia di un’arancia e strizziamola fra le dita, le goccioline che ne vengono spruzzate fuori sono, appunto, olio essenziale d’arancio.

Molti oli essenziali sono estremamente difficili e scarsi nei fiori, frutti, foglie da cui derivano, questo ne causa i prezzi altissimi. L’olio essenziale di rosa è fra questi, infatti viene sempre trovato diluito, la sua purezza ne alza il prezzo a livelli altissimi proprio per la difficoltà di “estrazione”.

Nella pianta gli oli essenziali si diffondono progressivamente dalle parti interne fino alle inflorescenze, dove vengono utilizzati per il processo di fecondazione, per questo il momento migliore per ottenere il maggior quantitativo di olio essenziale è l’alba.

Prima di accingersi all’uso di tali essenze è però il caso di conoscerle, alcune di esse possono risultare molto pericolose, ad esempio per le donne in gravidanza, gli oli essenziali contengono in misure differenti: alcoli, fenoli, aldeidi, chetoni, ossidi, sesquiterpeni, esteri.

I modi di ottenere gli oli essenziali sono differenti, a seconda della specie dalla quale s’intende ricavare l’essenza, e sono i seguenti:

✫ Distillazione a vapore, normalmente utilizzata per l’estrazione da fiori e foglie
✫ Spremitura, usata in particolare per agrumi
✫ Enfleurage, oggi viene utilizzato un procedimento tramite solventi e le essenze ottenute sono dette “concrete”
✫ Estrazione al biossido di carbonio, che svolge un processo di disintegrazione delle molecole tramite il quale si ricava l’essenza

I primi studi su queste molecole e sul loro potere, prevalentemente battericida, vennero eseguiti da Valnet, Belaiche e Lapraz, che elaborarono il primo “indice Aromatico”. I test eseguiti consistevano nel porre dei dischetti imbevuti di essenza in terreni di cultura di ceppi batterici, e controllarne il potere germicida; il valore massimo dato a quello che viene chiamato Indice Aromatico (o Indice Origano), è quello dell’Origano di Spagna, che ha l’indice più alto in assoluto.

Per creare un olio stregato: nel giorno di Venerdì con luna piena, misceliamo dell’olio di rosa, muschio, cinnamome, gelsomino in parti uguali, e diluiamo il tutto con olio per bambini. Si usa per tutti gli incantesimi d’amore.
In un venerdì di luna piena, mischiamo olio di rosa, muschio, cinnamome, ciliegia, ylang ylang in parti uguali. Si usa quest’olio per tutti gli incantesimi passionali.

Per creare un olio, mescoliamo semplicemente tutti gli ingredienti (sotto forma di olii essenziali) in una bottiglietta:

Olio per i Sabbath
(per favorire una comunione con le divinità)
✫ 3 parti di Patchouli
✫ 2 parti di Muschio
✫ 1 parte di Garofano
oppure
✫ 2 parti di Incenso
✫ 1 parte di Mirra
✫ 1 parte di Pimento
✫ 1 goccia Chiodo di GarofanoOlio per la Luna Piena
(per armonizzarsi con le energie lunari, da ungere sul corpo)
✫ 3 parti di Rosa
✫ 1 parte di Gelsomino
✫ 1 parte di Sandalo
oppure
✫ 3 parti di Sandalo
✫ 2 parti di Limone
✫ 1 parte di RosaOlio della Dea
(per onorare la Dea, durante i rituali, da ungere sul corpo)
✫ 3 parti di Rosa
✫ 2 parti di Tuberosa
✫ 1 parte di Limone
✫ 1 parte di Palmarosa
✫ 1 parte di Ambra Grigia Olio del Dio Cornuto
(per onorare il Dio, durante i rituali, da ungere sul corpo)
✫ 2 parti di Incenso
✫ 2 parti di Cannella
✫ 1 parte di Alloro
✫ 1 parte di Rosmarino
✫ 1 parte di Muschio Olio per l’Altare
(da ungere ad intervalli regolari, per purificarlo e dargli potere)
✫ 3 parti di Incenso
✫ 3 parti di Mirra
✫ 1 parte di Galanga (rizoma di Alpinia Officinarum)
✫ 1 parte di Verbena
✫ 1 parte di Lavanda 

Data la lunghezza dell’articolo, il post è stato diviso in più pagine:

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