Halloween e la Leggenda

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Data di pubblicazione: 28 Ottobre 2011 ©Giardino delle Fate

Jack O’Lantern

Samhain, la festa di Arianrhod, Dea della morte, si celebra il 31 ottobre.

Questa ricorrenza è più nota come Halloween, o la Vigilia di Ognissanti. In coincidenza di quella serata, il sipario che divide la vita dalla morte è più sottile che mai, e i movimenti della ruota d’argento di Arianrhod sono percettibili.

È diffusa la credenza secondo cui gli spiriti dei morti vaghino attraverso la terra per benedire o maledire i vivi. Per placarli, un antico rito prevedeva offerte di cibo e vino; alcuni vi fanno risalire l’usanza, attualmente in voga, di andare di casa in casa chiedendo dolci la sera di Halloween.

È certo che questa esportazione abbia fatto perdere il carattere e l’essenza vera e propria di questa festa, ma sta di fatto che in America ed in Europa la notte di Halloween viene rivisitata come la “notte delle streghe e dei fantasmi”. Una sorta di party celebrativo per le creature e gli esseri soprannaturali e diabolici.

Attenzione, dunque, agli incontri notturni con mostri e Folletti.

Il loro leader indiscusso è sicuramente Jack O’Lantern, uno spiritello burlone che da due millenni, di notte, appare sulla Terra, illuminandosi la strada con una candela ricevuta in dono dal Diavolo e, affinché la candela non si spenga, Jack la nasconde dentro una zucca vuota, quella stessa zucca che, con il passare del tempo, è divenuta il simbolo di Halloween in tutto il mondo.

Anche nel nord Italia, fino alla fine degli anni ’50, si usava mettere lumini in zucche svuotate, raccontare storie di fantasmi ed accendere falò, al di fuori di qualsiasi celebrazione cattolica.

Ma da dove deriva la leggenda di Jack O’Lantern? Jack O’Lantern (conosciuto anche come Lantern Man, Hob’ O Lantern, Fox Fire, Corpse Candle Will O’ The Wisp, o semplicemente Will) nasce da una leggenda irlandese che parla di un imbranato (“Ne’er-do-well” = Non ne combino una giusta) chiamato Stingy Jack.

Quest’uomo, noto giocatore d’azzardo e bevitore, durante una notte di Halloween invitò il Diavolo a bere con lui nella sua casa. Dopo la bevuta uscirono nella notte e Jack, sempre in cerca di scommesse, sfidò il Diavolo affermando che non sarebbe riuscito ad arrampicarsi su un albero.

Il Diavolo, sorridendo, salì sull’albero con facilità, e Jack incise una croce sulla corteccia. A questo punto il Demonio era in trappola a causa del simbolo sacro, e Jack gli propose un patto: il Diavolo, se voleva poter tornare a terra, doveva promettere di non tentarlo più, solo allora avrebbe tolto la croce dall’albero. Il Diavolo accettò.

Quando, anni dopo, Jack morì, le porte del Paradiso gli furono negate a cause dei suoi vizi, Jack si diresse allora verso l’inferno, ma il Diavolo gli impedì l’accesso per vendicarsi del tiro mancino che gli aveva giocato, tuttavia gli diede un tizzone ardente per illuminare il suo cammino nell’oscurità. Jack mise il tizzone in una rapa (o cipolla) svuotata per farlo durare più a lungo, e prese a vagare nell’oscurità.

Ogni notte di Halloween, quando le porte dell’Oltretomba si aprono, Jack torna a passeggiare in questo mondo con la sua brace ardente.

Quando agli inizi del secolo ci fu la carestia delle patate in Irlanda, molti Irlandesi immigrarono in America, e portarono con loro le loro antiche tradizioni che risalivano ai tempi dei Celti.

In America trovarono le zucche che si adattavano meglio ad essere intagliate rispetto alle cipolle e, da quel momento, è nata la tradizionale Zucca di Halloween, o appunto Jack O’ Lantern.

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