ღ♥ ACQUARIO ♥ღ

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Data di pubblicazione: 12 Settembre 2011 ©Giardino delle Fate

~• Acquario, Aquarius •~
(dal 21 Gennaio al 19 Febbraio)

Simbolo: il Portatore di Acqua, è rappresentato mentre versa l’acqua da un vaso, a simboleggiare la capacità del segno di “versare” nuove idee
Elemento:
Aria
Pianeta:
Urano (Esilio del Sole)
Qualità:
Fissa
Yang (polarità):
Maschile
Caratteristica:
Innovazione e conservazione, autorità e anarchia allo stesso tempo
Il Fiore:
Rododendro, simbolo di temperanza e moderazione, un fiore che esprime felicità e piacere del sentimento offerto e ricambiato
Piante e Fiori della Fortuna: Incenso, Orchidea
Colore Magico:
Blu Elettrico, dona equilibrio, saggezza e oculatezza negli affari. Grigio. Marrone, dona forza e stabilità fisica, è il colore della terra e ci aiuta nei casi d’incertezza o mancanza di coraggio e favorisce la rigenerazione dei tessuti, il rilassamento e la concentrazione
Profumo Magico: Mughetto per propiziarsi l’amore
Pietra Magica:
Zaffiro Bianco e Zircone, “pietre di luce”, legate ad aspetti di tipo solare. Lo Zaffiro rappresenta il contatto con il Divino e viene associato al cosiddetto “terzo occhio”. Preserva dagli avvelenamenti, dalle infiammazioni e dalle malattie della pelle. Lo Zircone simboleggia la gioia di vivere, l’allegria e l’entusiasmo, preserva dalle malattie della pelle e dalle infiammazioni. Altre pietre consigliate: Acquamarina, Amazzonite, Ambra, Ametista, Avventurina, Corallo, Onice, Tormalina, Lapislazzuli
Metallo Magico:
Piombo, Platino
Numero Fortunato:
11
Giorno Fortunato:
Sabato

★✫✫Mito e Psicologia nel Segno dell’Acquario✫✫★

acquarioPrima di iniziare l’esame dell’undicesimo Segno zodiacale, un chiarimento sul nome che, di solito, ingenera confusione. Molto spesso infatti, si dice e si scrive Aquario, e si pensa ad un Segno d’acqua mentre invece, come vedremo subito, il suo elemento è l’Aria. Forse per tal motivo o forse soltanto per semplice tradizione, il nome esatto del Segno Zodiacale è Aquario, dalla sua radice latina (Aquarius). Stabilito questo, andiamo oltre.

Undicesimo e penultimo Segno dello Zodiaco, si diceva; di Aria, Fisso, aquario va dal 21 gennaio al 19 febbraio, con due giorni di fluttuazione all’inizio ed alla fine, a seconda degli anni.

Quelli di Aria (Gemelli, Bilancia, Aquario), sono Segni di Astrazione, di Pensiero, di Idee e, per questo motivo, distaccati da passioni, emozioni, vibrazioni del sentimento; idealisti e sognatori quindi, portati ad immaginare più che a realizzare, abbastanza in difficoltà a gestire sia il lato emotivo che quello pratico della vita.

Questo non significa certo che tutti gli appartenenti ai tre Segni siano insensibili e con la testa tra le nuvole, perché in ogni Tema natale, oltre al Segno in cui si trova il Sole, sono tanti i fattori che compongono la personalità nella sua interezza; è comunque indubbio che chi ha il proprio Quadro astrale fortemente influenzato da Segni di Aria non si lascia coinvolgere emotivamente con facilità, né gli riesce agevole affrontare la parte materiale dell’esistenza.

Sempre a proposito di Segni di Aria, mentre Gemelli è l’aria frizzante della primavera e Bilancia quella languida dell’autunno, l’Aria acquariana è quella rarefatta dell’alta montagna, calda con il sole ma con possibilità di diventare gelida appena il sole scompare… Si vedrà poi il perché di questo simbolismo.

I Segni Fissi (Toro, Leone, aquario) simboleggiano, in positivo, affidabilità, fermezza di idee, capacità a mantenere gli impegni presi ed a condurre a termine le attività iniziate; concentrazione anche, e tendenza a guardare lontano, ad impegnarsi per costruire qualcosa di solido per il futuro. Al negativo, il Segno Fisso porta ostinazione, rigidità di idee, incapacità di adeguarsi al nuovo ed al diverso, con conseguente conservatorismo ad oltranza.

Il Cerchio dello Zodiaco, nella versione Placido (attualmente la più usata), è diviso in dodici Segni. Sei nella parte inferiore e sei in quella superiore. La demarcazione tra il primo ed il secondo gruppo è delimitata dalla Linea Ascendente che divide a metà esatta il cerchio, partendo da 0° Ariete sino a 0° Bilancia, in senso antiorario.

Linea che non è un semplice tratto di penna ma una frontiera ben precisa tra due mondi; all’inizio del Segno Ariete avviene infatti il Solstizio di primavera… Il 21 marzo, ore del giorno e della notte si equiparano ed inizia la fase ascendente del Sole; ogni giorno un pizzico di luce e di calore in più, sino al Solstizio di Estate che vede il giorno più lungo e la notte più corta dell’anno. In Natura è l’apoteosi del mondo fisico; odori, sapori e colori sono nella loro massima espressione.

Le piante si caricano di fiori e frutti e gli animali si accoppiano, partoriscono; gli uomini si liberano dei vestiti, per quanto la cultura del tempo e dei luoghi consente loro, e tendono a passare la maggior parte delle ore all’aperto. Sotto il Segno Vergine si hanno le prime avvisaglie dell’autunno; il caldo e la luce diminuiscono ogni giorno un po’, sbiadiscono pian piano i colori, si annacquano odori e sapori.

Ogni giorno è un filino più corto del precedente. Il 21 settembre siamo all’Equinozio di Autunno; la temperatura si abbassa, lentamente ma inesorabilmente; le piante rinsecchiscono, molti animali vanno in letargo ed anche l’uomo si “rattrappisce” fisicamente; è infatti costretto a coprirsi sempre di più ed a passare sempre più ore al chiuso.

C’è più tempo per pensare, per meditare, per progettare, perché non si è più coinvolti nelle mille incombenze della stagione fertile; si sono infatti ormai costruiti i ricoveri per riparasi dalle intemperie (sotto i Segni Toro e Cancro), e si sono ammucchiate le provviste per sopravvivere durante i mesi di gelo (sotto il Segno Vergine).

Si sono anche intrecciati con il prossimo legami di convenienza (Gemelli), o affetto (Cancro-Leone); si sono stabilite Leggi e Regole per una civile convivenza (Bilancia); per tutti questi motivi la vita è comunque meno oberata e più protetta, e si può guardare oltre la pura sopravvivenza (Segno Sagittario).

Si è già visto che i Segni di Aria simboleggiano non solo il mondo delle Idee, delle Progettazioni, dei Castelli in aria a volte; ma la loro principale caratteristica è la necessità di rapporti con il prossimo.

Come l’Elemento che li rappresenta, i tre Segni di Aria tendono infatti ad espandersi, ad occupare tutto il territorio all’intorno. Gli appartenenti a tale Elemento, esistono in quanto possono relazionare con gli altri. La solitudine e la vita monotona possono schiantare alla base la loro personalità.

A meno di fortissime controindicazioni di ciascun Tema personale insomma, un appartenente ad un Segno di Aria si spegne se non ha il continuo raffronto, lo scambio con gli i propri simili.

Così come il Leone (suo Segno opposto), è IO SONO, e gli Altri tutti ai suoi piedi, altrettanto l’Io acquariano rischia di volatilizzarsi se non vi sono gli Altri a fargli da sponda. Un Aquario (così come i suoi ”confratelli” Gemelli e Bilancia), ha bisogno dell’Altro, per rispecchiarsi, prima ancora che per raffrontarsi; con il rischio forte di esserne dipendente, di adeguarsi alle idee del gruppo per non essere emarginato.

Al Segno Aquario, molto più complesso, ricco di risvolti di quanto in generale non si dica, sono legati diversi Miti, tutti egualmente significativi. C’è quello di Decaulione, Re di Tessaglia, e di sua moglie Pirra, che ricalca, pari pari, la storia di Noè. Infatti Giove, irritato dall’empietà del genere umano, decide di distruggerlo con un diluvio.

Ma Prometeo, padre di Decaulione, avverte il figlio di tale decisione e gli consiglia di costruirsi una barca per salvare sé e la sua sposa.
Finita l’apocalisse, la barca si posa sul Monte Parnaso; dopo i riti di ringraziamento a Giove, si chiede all’Oracolo come ripopolare la Terra. Viene suggerito ai due di camminare gettandosi pietre dietro le spalle; dalle pietre gettate da Decaulione nascono nuovi uomini, da quelle di Pirra nuove donne.

Umanità nuova e redenta perché nata da un Sacrificio e da una richiesta di Perdono. Aquario simboleggia quindi, in primis, l’Uomo Nuovo, che azzera il Passato ed i suoi errori e si proietta verso un Futuro completamente nuovo, diverso.

Si diceva, nell’Introduzione, che siamo da poco entrati nell’Era dell’Aquario. Molte profezie parlano di una immane catastrofe che scoppierà in tale periodo (ma si tratta di 2000 anni!), e distruggerà gran parte del genere umano (l’energia atomica?); i pochi sopravvissuti, dopo millenni di scannamenti e sopraffazioni, daranno il via ad una nuova Era di pace e fratellanza. Che sono poi, Pace e Fratellanza, il messaggio che parte dal Segno Aquario; dal Mito di Decaulione e Pirra.

È infatti significativo che i due, dopo aver passato le terribili prove del diluvio, pensino a ripopolare la terra, a ridiventare NOI, Gruppo, che cerca di riprendere una strada nuova e diversa da quella fallimentare precedente. Ma dai risultati ottenuti negli ultimo millenni, non pare ci siamo ancora riusciti.

Il secondo Mito è quello di Efesto (Vulcano per i Romani) il quale, brutto e deforme, viene rifiutato e gettato sulla terra dalla madre Era. Salvato dalle Ninfe e portato a Lemmo, Efesto si fa ammirare, per la sua geniale inventiva e la sua magistrale manualità.

Nonostante la sua bruttezza riesce a conquistare Venere che però poi lo tradisce con il bellissimo Marte. Per scoprirli in fragrante, Efesto costruisce un marchingegno che intrappola i due sul loro letto, d’amore.

Gli Dèi intercedono per la liberazione dei due fedifraghi e allo stesso tempo, affascinati dalle capacità inventive di Efesto, benché egli sia orrendo e sciancato lo accolgono tra i bellissimi dell’Olimpo.

Efesto simboleggia l’inventiva e l’abilità acquariane nel destreggiarsi con i mezzi meccanici e ancor più (lo si è potuto scoprire da poco per ovvii motivi), con l’informatica e le discipline spaziali: ma altra simbologia di Efesto accolto nell’Olimpo, è l’ingegnarsi di Aquario a guardare ancora “oltre” il Sagittario, il quale ha fatto ormai conoscere la Terra anche nei suoi angoli più reconditi ed inospitali.

Infatti proprio a cavallo tra la fine dell’Era dei Pesci e l’inizio di quella Aquario (la Processione degli Equinozi è in senso antiorario), si è dato il via agli studi ed alla messa in pratica della esplorazione dello spazio.

Terzo Mito legato al Segno è quello di Saturno; ma non il Saturno Signore del Capricorno, rigido e crudele che evira il padre Urano e divora i propri figli. Qui c’è una figura nuova del Dio con la falce, detronizzato dal figlio Giove e mandato in esilio in una landa sperduta.

Reso saggio ed umano dalla sofferenza e dalla solitudine, il Saturno di Aquario insegna agli abitanti dell’isola l’agricoltura e, con il lavoro pianificato, intelligente, li rende ricchi, felici.

Questo nuovo Saturno sa inoltre regnare con tanta saggezza ed accortezza che il suo periodo di regno verrà chiamato l’ “Età dell’Oro”. Anche in questo Mito sono sottolineati la Saggezza, l’Altruismo e la Rinascita dopo una Espiazione.

L’ideogramma del Segno sono due righe ondulate parallele; questo, unito al nome del Segno induce, come detto all’inizio, alla confusione che le linee ondulate siano delle onde ed Aquario, di conseguenza, un Segno di Acqua: in realtà tali onde stanno ad indicare l’energia dell’aria.

Le onde che propagano il suono e la luce e che, nei tempi moderni, sono state utilizzate per le comunicazione. Due onde sta a simboleggiare la duplicità del creato: la linea superiore simboleggia lo Spirito (il Creatore), e quella inferiore l’Intelletto (la Creatura). Lo Spirito, troppo rarefatto, per realizzarsi ed esprimersi deve interagire con la Materia.

È interessante notare come tutti e tre i Segni di Aria abbiano due righe parallele; tutti e tre tendono, infatti, a vivere nell’astratto, a perdersi nelle Idee. La linea inferiore sta sempre a ricordare, sottolineiamolo ancora, che c’è bisogno di una piattaforma, di qualcosa che tenga ancorato alla Terra, se queste Idee si vogliono realizzare.

In una icona più complessa il Segno Aquario viene simboleggiato da una fanciulla o da un giovinetto che versa acqua da un’anfora: ricordo di un altro Mito legato al Segno; quello di Ganimede ed Ebe, coppieri degli dèi; il liquido versato dall’anfora simboleggia la Saggezza e l’Intelligenza, donate a chi ha sete di sapere.

Sul piano dell’evoluzione umana Aquario simboleggia in primis la possibilità dell’Uomo, liberato da tutti i bisogni primari, di fare delle scelte autonome in base a sue precise esigenze. L’umanità scopre il valore dell’Amicizia, della collaborazione per interessi comuni che non sono né di lucro né di altra utilità materiale, ma di affinità elettive.

Pianeta dominante del Segno è stato fino al 1781 il Saturno rigenerato di cui si diceva prima; in quell’anno di fine secolo, con l’aiuto dei nuovi potenti telescopi, è stato scoperto Urano, il primo dei tre pianeti trans saturnini. Qualche anno dopo tale scoperta (nel 1793), scoppia la Rivoluzione Francese che polverizza tutto un ordine di cose andate avanti per millenni (la Monarchia, le Caste sociali), e dà il via ad un assetto completamente nuovo nella Società occidentale.

Successivi studi di moltissimi astrologhi, portano alla conclusione che proprio Urano è, nella sua essenza e nelle sue manifestazioni, pianeta strettamente legato ad Aquario, tanto da diventarne il principale sovrintendente, mettendo Saturno in sottordine.

Proprio l’accoppiata Saturno – Urano in questo Segno complicato, simboleggia un’altra figura mitologica ad esso abbinata; quella di Giano bifronte; una faccia rivolta al passato (Saturno), ed una al Futuro (Urano).

Sicchè non è affatto vero che tutti gli acquariani siano progressisti e proiettati nel domani; vi sono anche quelli (con un forte Saturno e peso di Segni di Terra-Acqua nel Tema), che stentano a guardare avanti come il loro Segno vorrebbe.

E ve ne sono altri ancora che si lacerano tra il rimpianto del passato ed il pressante richiamo ad andare “oltre”. Ma procediamo per gradi nella descrizione delle caratteristiche psicologiche di Aquario.

Aquario è opposto al Leone si è detto; e per la legge che vede in ciascun Segno Astrologico il contrario esatto di quello che gli sta di fronte, nasce la contrapposizione dell’esaltazione massima dell’IO (Leone), con la fusione nel Noi; Aquario, appunto.

Il Culto della Personalità contrapposto alla forza della collaborazione, dell’aiuto reciproco, del considerarsi tutti alla pari, con eguali diritti, doveri e dignità. Libertè, Egalitè e Fraternitè è stato il motto dell’acquariana Rivoluzione Francese, dopo aver abbattuto il Re Leone e la sua corte di privilegiati.

Una delle doti principali del tipo Aquario è quindi il sentirsi esattamente alla pari con gli altri. Lo snobismo gli è sconosciuto, come gli è sconosciuto il timore riverenziale per i ricchi e potenti… Egli può dare indifferentemente la sua amicizia al re o al barbone; la linea di demarcazione è considerare i propri simili degni della sua attenzione per qualità morali, lati del carattere, interessi comuni.

Un Aquario non può legarsi a ricchi e potenti per servilismo (ce ne saranno, ma sono eccezioni), perché in tal caso i benefici del “tutore” richiedono obbedienza, sottomissione. E l’anelito primo di ogni acquariano è la Libertà!

Libero in senso fisico ma anche mentale vuol essere, un Aquario; per tal motivo se ne infischia di tradizioni, usi e costumi del suo ambiente: egli, se uraniano, non ha interesse per il passato ma guarda sempre al futuro, e non è raro il caso di un appartenente al Segno che, all’improvviso, taglia i ponti con tutto quello che è il suo mondo per andarsene alla ventura, nemmeno lui sa verso dove.

Parte, spesso, armato soltanto della sua curiosità e del suo ottimismo. Oppure può cambiare improvvisamente lavoro, magari per un altro che gli dà meno guadagni ma lo gratifica di più.

O, ancora, tagliare di colpo un legame, una amicizia, un matrimonio, se sente messa in pericolo la sua libertà o se gli interessi comuni sono esauriti, almeno per lui.

In quest’ultimo caso, non avendo (quasi sempre), molte remore morali sui sentimenti del prossimo, un acquariano può agire con crudele indifferenza verso quanto l’altro può sentire, provare, soffrire: le spiegazioni lo infastidiscono, le rivendicazioni e le lacrime lo irritano per cui non è raro veder sparire nel nulla un Aquario, fino a poco prima legatissimo o innamoratissimo. Va da sé che gli atteggiamenti cambiano a seconda della struttura del Tema personale, ma non è raro, nel tipo Aquario, l’atteggiamento su descritto.

Un Aquario è e sarà sempre poco assimilabile dal contesto in cui vive, del quale accetta a malapena le regole essenziali di civile convivenza; se poi i pianeti del suo Tema Natale sono eccessivamente stimolati, egli può diventare un eccentrico incapace di inserirsi in una vita con una parvenza di normalità.

Non è raro trovare Aquari ribelli rivoluzionari, o provocatori che si divertono a sconcertare i benpensanti con il loro modo di agire e di vestire. Al contrario della conformista Bilancia che si appiattisce ed assume mille volti per adeguarsi, essere accettata e piacere a tutti, un Aquario, ancor più di un Gemelli, può essere il Giullare di Corte che si fa beffe di quanto gli altri dicono, pensano, vorrebbero da lui.

Una piccola curiosità astronomica; quando gli astronomi sono riusciti a calcolare con precisione l’orbita di Urano attorno al Sole, si sono accorti che essa non è ellittica come quella di tutti gli altri pianeti; il suo percorso è invece un giro strano, “eccentrico”, quasi al di fuori di tutte le leggi fisiche. Ancora un’altra curiosità; parecchi Aquari, o personalità fortemente influenzate da Urano, sono mancine.

Si è già detto che se non ha nel suo Tema personale peso forte dell’Elemento Terra, Aquario è un grande idealista che tende a guardare il prossimo nella sua luce migliore, considerando tutti buoni e degni di fiducia; di conseguenza, frequenti le delusioni, a volte cocentissime.
Anche se tradito, a patto che non abbia peso di Scorpione o di altri Segni rancorosi nel proprio Tema, un Aquario è però incapace di serbar rancore e meno che mai di vendicarsi.

Spesso, neanche le ricorrenti delusioni servono a renderlo più cauto e solo con l’età matura (ma non sempre!), un acquariano impara ad essere più accorto.

La visione del prossimo cambia se un Aquario è saturnino; si avrà allora, molto spesso, una tendenza a mostrare il volto amichevole tipico del Segno, che nasconde però la sfiducia ed il sospetto propri del pianeta; ovvio che questa seconda categoria sarà molto meno esposta a delusioni; anzi, tenderà a darne, quando si toglierà la maschera.

In un saturnino sarà insomma molto meno accentuato il senso dell’amicizia; ma quando un amico verrà scelto, per un Aquario – Saturno sarà per sempre. Lo stesso, e lo vedremo tra un po’, non si può dire degli aquario – Urano.

Proprio perché perso nel suo mondo di Idee, sogni ed utopie, come si è già accennato all’inizio, proprio perché la realtà gli sembra troppo piccola e meschina a confronto del suo vastissimo orizzonte mentale, se non è saturnino o, soprattutto, se non è “agganciato” da pianeti in Segni di Terra nel suo Tema un aquario si perde, nell’itinerario della vita quotidiana. Bisogno estremo di un punto di riferimento che, il più delle volte, si ripete, è il suo prossimo.

I mitici Amici che egli “ama” più di ogni cosa al mondo. A meno di forti controindicazioni nel suo Tema, un Aquario antepone gli amici alla famiglia e, spesso, anche ai rapporti sentimentali.

La dannazione di chi frequenta un Aquario uraniano è così quella di doverla sempre dividere con il Gruppo; egli tende a fare tutto non in tandem, ma in tre, quattro, cinque… Trascinandosi insomma sempre dietro gli altri, o andando a rimorchio degli altri, a seconda se sia un capo o un gregario.

Le Comuni, i Figli dei Fiori sono il suo Mito. Tra i molti egli si amalgama, si mimetizza, nascondendo molto bene quello che, si è detto, è forse, il suo handicap più grande, sia egli saturnino o acquariano; la freddezza emotiva. La difficoltà a coinvolgersi emotivamente può evidenziare in un aquario uno dei suoi difetti più antipatici; l’opportunismo.

L’amore acquariano, sia di amicizia che di coppia, è infatti particolare; a meno di pianeti in Segni di Fuoco e di Acqua nel suo Tema, un Acquariano, uraniano o saturnino che sia, tende ad essere amico di tutti, a sentire e predicare l’amore universale, ma poi trova difficoltà a volte insormontabili nel contatto diretto.

Tende all’intercambiabilità; amicissimo di tutti insomma ma poi, alla fine, di nessuno in particolare. Il faccia a faccia spesso lo imbarazza; gli risulta spesso difficilissimo coinvolgersi veramente nei sentimenti, nelle emozioni e nelle problematiche altrui.

Per tal motivo, se volete divertirvi, passare serate scoppiettanti, o vacanze indimenticabili, fidatevi completamente di un Aquario. Non cercatelo se avete bisogno di consigli, se avete un dolore che vi attanaglia, se siete in una situazione complicata. Salvo eccezioni, l’intuito e la capacità di percepire il dolore altrui non gli sono congeniali.

Portato poi a sognare (e quindi a sfuggire alla realtà), a costruire castelli in aria, non saprà certo consigliare soluzioni pratiche a difficoltà materiali. Ma mentre l’amico caro si dibatte nella solitudine o nella miseria senza che egli se ne accorga, la sua “universalità” spinge magari un Aquario ad impegnarsi per raccogliere fondi per i bambini brasiliani o le vedove del Bangladesh. Ma se un Aquario ha la fortuna di aver raggruppati nel Suo Tema personale l’apertura al prossimo del suo Segno, il calore di pianeti in Segni di Fuoco e la sensibilità di Segni di Acqua, avrete trovato un TESORO!

In caso contrario rassegnatevi e… non fidatevi troppo. Vi è infatti una particolare categoria di Aquari (più uraniani che saturnini), che proprio perché incapace di coinvolgersi sul piano emotivo, non riesce a vedere l’utilità dei rapporti con il prossimo se non come supporto dei suoi personali bisogni.

Se non si ha bisogno di compagni, perché cercare qualcuno? Non illudetevi se certi Aquari vi cercano all’improvviso; non è per sapere come state o se avete bisogno di qualcosa.

Sarebbe più realista sorvolare tutti i convenevoli e chiedergli direttamente. “Cosa ti serve?” – Infatti, dopo i convenevoli (a volte senza nemmeno quelli), arriva puntuale la richiesta. E non c’è in loro imbarazzo se non si facevano vivi da un anno, se sono spariti all’improvviso senza spiegazioni o sono partiti tre anni prima senza neanche avvertirvi.

Se avete una nuova amicizia Aquario, che ancora non conoscete bene, siate preparati ad avere anche sorprese di questo genere. E buon per voi (e per lui!), se sorprese non ve ne saranno!

La freddezza e la capacità di distacco da passioni ed emozioni di certi tipi aquariani, se da un lato possono ferire il prossimo, dal lato opposto sono preziosissimi supporti a professioni a volte difficili, dove occorre freddezza e sangue freddo.

Un Aquario con forte componente Scorpione è, per esempio, l’optimum per un dentista, un chirurgo. Un Aquario uraniano o saturnino va benissimo anche per un addetto alle Unità di Crisi che accorrono in caso di disgrazie, di eventi disastrosi, dove è indispensabile non lasciarsi travolgere dall’emotività, neanche davanti alle scene le più strazianti.

Ottima, per gli appartenenti al Segno, anche la militanza nei Servizi Sociali, dove si devono gestire altre difficilissime emergenze, stavolta individuali, senza lasciarsi trascinare dall’emozione o prendere dall’affetto.

Specie in quest’ultima attività capita spesso che Aquari dedicatisi con tutta l’anima ad una persona da aiutare, finita l’emergenza ed il loro raggio di competenze, guardino la stessa come una perfetta estranea, disinteressandosi totalmente degli ulteriori sviluppi della situazione, per correre dietro ad uno nuovo “caso pietoso”. Anche nel campo infermieristico, medico o paramedico è facile trovare Aquari. Ovviamente, tra i medici, molti quelli che scelgono medicine alternative.

Altro vastissimo campo di azione acquariano (Efesto insegna), è quello della manualità, dell’inventiva, della creatività… Versatili al massimo, gli Aquari possono dare il meglio in una infinità di settori, che qui è inutile elencare. Il campo dell’informatica fa il pieno, così come quello degli studi spaziali. Molta attrattiva anche per l’aeronautica e, spesso, la matematica (specie se saturnini).

E lo stesso si può dire di tutte quelle attività che richiedono contatto con il pubblico o si occupino di far divertire la gente. Dall’addetto alle pubbliche relazioni alla guida turistica, al gestore di locali, al portiere di albergo e via di seguito; dall’organizzatore di tour, o di safari, all’intrattenitore nelle crociere, al mimo, al ballerino di ritmi moderni.

Va da sé che un Aquario DOC arriccerà spesso il naso ad ascoltare musica classica (nonostante l’acquariano Mozart), ed andrà in sollucchero per il jazz o per tutte le musiche sperimentali.

Idem dicasi per tutte le altre Arti, dove il classico lo attirerà poco, a meno che non si tratti di un Aquario-Saturno cui riesce difficile guardare avanti. Ma anche un Aquario-Saturno non amerà Verdi o Respighi e presterà orecchio a musica molto più sofisticata, rarefatta.

Curioso e portato a sperimentare tutto ciò che è insolito, l’aquariano è attratto moltissimo anche dal paranormale. Difficile trovare un appartenente al Segno che non creda nella Astrologia, nei dischi volanti, negli alieni. Che non si appassioni ai romanzi o ai film di fantascienza. Non è difficile trovare anche aquariani con doti paranormali.

La versatilità, l’apertura mentale, l’inventiva e la capacità di rottura con schemi vecchi, aprono insomma una possibilità lavorativa pressoché infinita per il tipo Aquario, che è anche capace di inventarsi attività nuove, molto spesso con ottimo successo.

La sua facilità a socializzare lo rende ottimo come socio e come collaboratore; e anche capo inflessibile, esigente, se è un saturnino ed ha carisma: ma per dare il meglio di sé un aquariano deve essere libero, avere vasto campo di azione; obbligarlo ad attività routinarie, in posti chiusi, o costringerlo all’immobilismo di una scrivania (a meno che non abbia davanti un computer!), significa ucciderlo.

Dicevamo prima degli amici. La dipendenza da loro è tale che anche innamoratissimo (secondo le sue possibilità, ovvio), quasi sempre un Aquario cercherà di trascinare il partner nella sua comitiva. Alla cenetta a due preferirà le allegre tavolate, alla passeggiata romantica, magari al chiaro di luna (che gli è indifferente), le gaie brigate.

Se vi struggete di amore per lui, egli vi guarderà come foste un alieno; tenderà a trasportare il tutto sul piano dell’amicizia amorosa. Pretenderà, ma ricambierà di egual moneta, libertà di azione e di pensiero. Uomo o donna che sia, un Aquario può scomparire senza dare spiegazioni e ricomparire senza nemmeno chiederne. Di solito non soffre di gelosia, non giudica e non pontifica (a meno che non sia saturnino!).

Se non ha controindicazioni forti nel Tema, tiepidini anche gli slanci erotici: quel che riesce a stimolare di più gli appartenenti al Segno è il gioco intellettuale, la novità, la stranezza. Indifferente ai valori morali, gli stanno bene tutte le varianti del giuoco erotico, senza alcuna limitazione. Se limitazioni vi sono, per educazione troppo rigida o per credo religioso, si avranno Aquari nevrotici.

Forse è per questo motivo che scoppiano spesso attrazioni fatali tra Aquari e Scorpioni; la disponibilità alla “sperimentazione” è la stessa, e la leggerezza, la difficoltà a coinvolgersi veramente del tipo Aquario, può stemperare, sdrammatizzare, la cupa, divorante passionalità scorpionica. La stessa attrazione può scoppiare tra Aquario e Leone perché il distacco emotivo del primo viene sollecitato e coinvolto dalla passione leonina.

Ma qualsiasi partner voglia “tenersi” un Aquario lo deve soprattutto incastrare in un sottilissimo giuoco di complicità. Dare e non dare, nascondere e scoprire, in una specie di caccia al tesoro. Sentimentalmente “preso”, l’aquariano tende a fare l’errore suo più frequente. Idealizzare e prendersi della solenni delusioni!

Le cose cambiano se Aquario è saturnino. Si avrà allora attaccamento, lealtà data e pretesa, forse anche fedeltà. Assai meno curiosità in campo erotico, con tendenza al distacco non solo dalle passioni ma anche dall’erotismo, specie se sperimentale: c’è poi tutta una gamma di Aquari romantici, innamorati, appassionati, a seconda della struttura personale di ogni Tema.

Come Vergine, Gemelli e Sagittario l’uomo Aquario non è affatto maschilista e tende a vedere, a trattare la donna come sua pari; dà la stessa libertà che pretende per sé, a meno che non abbia Luna o Venere in Segni fortemente conservatori.

La donna aquario è il prototipo della donna moderna; libera, indipendente, emancipata, per niente attratta dal ruolo di sposa e madre esemplare. Essa cercherà di realizzarsi nel lavoro o, nei casi più rari (di solito se saturnina), trovandosi un marito ricco e occupatissimo (o vecchissimo).

Così come il suo compagno di segno, non ritiene importante il matrimonio, non ama la casa e sopporta pochissimo i bambini piccoli che tolgono libertà, ed hanno bisogno di quelle coccole che non un Aquario a volte non sa dare e spesso non ritiene necessario ricevere.

Quando si sposano, se trovano il partner giusto, uomini e donne Aquario quasi sempre tendono a formare una famiglia fondata sulla reciproca tolleranza, spesso sulla complicità. Sono quasi sempre buoni genitori che lasciano molta libertà ai figli, non li assillano con rimbrotti, ansie o iperprotettività.

Possono invece cadere nel difetto opposto di seguirli poco, di poco interessarsi alle loro problematiche, alle loro esigenze emotive e psicologiche. Se l’incanto d’amore si rompe, di solito un Aquario non fa troppi drammi e tende subito a guardare altrove bravissimo, anche, nel mantenere rapporti per lo meno civili con il/la partner. Si possono allora avere i matrimoni “aperti”, per il bene dei figli o per interessi comuni; oppure si va alla separazione senza troppi drammi e remore.

Amando poco la casa, è raro che un Aquario dedichi ad essa molte cure; spesso, arredamenti spartani ipermoderni, se non si tratta di un saturnino che andrà più sul classico. Banditi ninnoli, tendaggi e cose superflue. Banditi troppi colori; di solito si va sul monocromatico o sui contrasti netti.

Molti divani, o cuscini, o comunque posti a sedere, per allegre riunioni: magari, pezzi strani, raccolti in chissà quale mercatino. I Saturnini tendono più al collezionismo, ma strano, inconsueto. Tipo Renzo Arbore, con una Venere fortemente uranizzata, che colleziona pezzi Kitch di plastica!

Anche il vestire non gode di particolari cure. Se non sono decisamente eccentrici (specie le donne), sono comunque sul vestirsi a caso, sul mettere quel che ci si trova tra le mani la mattina, appena svegli. Aquariani sono senz’altro i capelli blu o verdi, i piercing, le borchie. Aquariane sono le teste rapate, in antitesi con le selvagge chiome leonine.

Un Aquario con il senso dell’eleganza, sarà comunque elegante a modo suo, con un tocco di originalità, di inusualità che lo contraddistingua da tutti gli altri.

Meraviglia che un tipo idealista e sognatore quale è di solito Aquario, si riveli poi spesso molto attaccato ai soldi. Anche qui l’antitesi con lo spendaccione Leone e, forse, l’avarizia di sentimenti che si riversa anche sull’avarizia vera e propria riguardo al denaro.

Ovviamente gli Aquari saturnini sono i più stretti di borsa; difficile che facciano prestiti, anche di fronte ai più reali, impellenti bisogni di parenti od amici. In compenso, soltanto se sono proprio disperati chiedono aiuto; odiano infatti i debiti tal quale ai prestiti.

Ma per la tendenza a d idealizzare, possono essere facilmente raggirati da persone disoneste. Di solito non sono buoni investitori e si limitano a tenere in banca i loro averi.

Sul piano fisico, il Segno Aquario corrisponde all’apparato circolatorio ed al sistema nervoso: polsi e caviglie fragili, con tendenza alle distorsioni ed alle fratture. Forse anche perché è legato a Saturno, pianeta della longevità, Aquario porta spesso vita lunga; una “stranezza” che potete verificare, non è infatti raro che un Aquario o chi ha un forte Urano nel proprio Tema, viva 84 anni esatti, che poi è l’esatto periodo di un giro di Urano attorno al Sole.

Facile per un Aquario con forti dissonanti nel proprio Quadro, essere vittima di incidenti a ripetizione, o di morire in modo improvviso e/o violento (armi da fuoco o taglio, aereo o macchina, infarto, ictus).

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