ღ♥ ARIETE ♥ღ

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Data di pubblicazione: 12 Settembre 2011 ©Giardino delle Fate

~• Ariete, Aries •~
(dal 21 Marzo al 20 Aprile)

Simbolo: l’Ariete, rappresenta l’aggressività e l’ostinazione
Elemento:
Fuoco
Pianeta:
Marte (Esilio di Venere)
Qualità:
Cardinale
Yang (polarità):
Maschile
Caratteristica:
Caparbio, vanitoso, brusco, fiero, impulsivo, imprudente e impaziente
Il Fiore:
Narciso, simboleggia spiccata considerazione di sé, che conduce all’indifferenza verso le idee altrui se non concordanti con le proprie
Piante e Fiori della Fortuna:
Rosmarino, Olivo, Sandalo, Biancospino, Mughetto
Colore Magico:
Rosso, infonde ardore, calore, forza e combattività. Non portatelo se siete nervosi o depressi, il rosso accentuerebbe il vostro malessere
Profumo Magico:
la Lavanda e tutti quei profumi freschi che attenuano lo spirito combattivo di questo segno
Pietra Magica:
Rubino, rappresenta la forza, la passione, la vitalità e l’amore, apporta spirito di iniziativa, di intraprendenza e curiosità. Aiuta contro le malattie legate al sangue, al sistema circolatorio e al cuore. Diaspro sanguigno, potente risanatore e rivitalizzatore fisico. Purificatore del corpo fisico e del sangue, ne aumenta la quantità di ossigeno. Rafforza cuore, milza, ossa, colonna vertebrale, fegato (bilanciamento del ferro). Infonde forza e coraggio. Altre pietre consigliate: Avventurina, Corallo, Corniola, Giada, Quarzo Citrino, Ematite, Cornalina, Granato
Metallo Magico:
Ferro e Acciaio
Numero Fortunato:
1
Giorno Fortunato:
Martedì

★✫✫Mito e Psicologia nel Segno dell’Ariete✫✫★

arieteL’Ariete apre la ruota dello Zodiaco. Cardinale, di Fuoco, esso va dal al 20 marzo al 20 aprile, con uno o due giorni di fluttuazione, all’inizio ed alla fine, a seconda degli anni. I Segni Cardinali (Ariete, Cancro, Bilancia e Capricorno), sono quelli di inizio stagione ed ospitano i due Solstizi ed i due Equinozi dell’anno: in Astrologia essi simboleggiano il Fare, l’INIZIARE in modo attivo (Ariete-Capricorno), o attraverso il fantasticare (Cancro), oppure l’ideare (Bilancia).

L’Elemento Fuoco indica invece, sempre in Astrologia, la Forza Vitale che ha irrefrenabile bisogno di esternarsi in azione istintiva, generosa, passionale ed appassionata. Il Fuoco Ariete è Fuoco di Paglia che sia accende e brucia in un attimo lasciando, il più delle volte, un mucchietto di cenere.

A questo punto è bene sottolineare come l’Astrologia Occidentale sia strettamente legata al ciclo della Natura: con l’Equinozio di Primavera, il 21 marzo, ogni anno c’è la rinascita: dopo il lungo e gelido immobilismo dell’inverno il sole torna a scaldare, neve e ghiaccio si sciolgono e la terra, rigenerata, è pronta per un nuovo ciclo riproduttivo; i semi germogliano, i rami si ricoprono di gemme, gli animali si accoppiano.

I popoli antichi, che vivevano di caccia, pastorizia ed agricoltura, sollevati dal lungo incubo invernale, speranzosi di buoni raccolti, di moltiplicazione degli armenti e di ricca caccia, proprio ad inizio primavera facevano una serie di riti propiziatori, con offerta agli Dei delle primizie vegetali ed animali.

Riti che culminavano con l’uccisione di un agnello il cui sangue veniva versato sulla terra, per rigenerarla appunto, dopo aver segnato con lo stesso le capanne e la fronte di uomini ed animali; questo rito è ancora in uso presso molti popoli non… “civilizzati”.

Forte carica simbolica, presso gli antichi, aveva anche l’uovo, sia per la forma quasi sferica che ricorda l’eterno fluire del Tempo, sia per la Vita che racchiude in sé; risulta chiaro, allora, il perché dell’Agnello e dell’Uovo, per festeggiare la Pasqua cristiana che, guarda caso, cade proprio sotto il Segno Ariete.

Non è, il Cristo, la vittima sacrificale che si offre al Padre per riscattare l’Umanità? E non è, il suo Sacrificio, la Luce che torna dopo le Tenebre del Peccato Originale e del paganesimo, così come il Solstizio di Primavera inaugura il sopravanzare del giorno sulla notte? Lo immaginavate tanto peso di tradizioni e spiritualità, dietro un cosciotto di agnello o un uovo di cioccolata?

Ancora Solstizio di Primavera, inizio del prevalere della luce sulle tenebre; in crescendo, tale prevalenza arriverà sino al Solstizio di Estate (21 giugno, Cancro), giorno dell’anno con più ore di luce, per poi cedere di nuovo il passo alla notte sino all’Equinozio di Autunno, sotto il Segno Bilancia: giorno, anche il 21 settembre, che vede identico numero di ore di luce e di buio, prima del nuovo prevalere del buio sulla luce. Linea ideale, quella tra Ariete e Bilancia, che divide esattamente a metà la Ruota dello Zodiaco; nella parte inferiore i Segni di Primavera – Estate (da Ariete a Vergine); nella parte superiore quelli di Autunno-Inverno (da Bilancia a Pesci).

Le prime sei, man mano che il sole sale alto all’orizzonte, sono forze vitali, istintuali, corporee; le sei ultime, man mano che luce e calore si attenuano e la notte avanza, vedono invece prevalere la forza del Pensiero su quella della carne. Lunga premessa che aiuta una visione generale della Ruota dello Zodiaco ed una migliore comprensione della psicologia Ariete che sembra semplice, lineare, ed è invece estremamente complessa, come più avanti si vedrà.

L’ideogramma del Segno è una testa di caprone, simbolo dell’istinto vitale (inteso come irrefrenabile impulso sessuale) che spinge il maschio ad unirsi alla femmina per fecondarla, riattivando così il ciclo vitale sopito con l’autunno. Nella stilizzazione del Segno, si simboleggia (con l’identico significato), il primo germoglio che spunta dalla zolla.

Nel cammino dell’Umanità, siamo ai primordi; l’Uomo si alza in piedi e sia pure in modo nebuloso, nel suo cervello comincia a prender forma il Ragionamento; per dormire e/o ripararsi dal freddo non entra più nel primo buco che trova, ma comincia ad organizzarsi una tana ed un embrione di famiglia.

Alla clava o al sasso comincia a sostituire le fionda, la freccia; ed inventa l’amo: perché le sue principali attività sono caccia e pesca. Inizia a preparare le pelli degli altri animali per coprirsi, impara a dominare il fuoco, accendendolo quando gli serve, senza più dover aspettare la fortuna di un fulmine o di un incendio.

Il Mito legato ad Ariete ha a che fare con gli Argonauti ed il Vello d’oro. Un Ariete alato e con il manto d’oro, viene mandato da Nefele, dea delle nubi, al figlio Frisso, maltrattato dalla matrigna. Il giovane salta in groppa all’animale e nella sua fuga, precipitosa e senza meta, trascina la sorella Elle; mentre sorvolano il mare la fanciulla si addormenta e cade, annegando.

Sia pur straziato, Frisso procede nel suo volo fino ad atterrare in un posto sconosciuto; sacrifica allora l’animale a Zeus, che però non salverà il giovane, che muore precipitando da un dirupo. L’Oracolo di Delfi sentenzia che bisogna riportare in patria (la Beozia), sia la salma di Frisso che il Vello d’oro: per compiere la missione, parte Giasone assieme agli Argonauti.

Ma il re della Colchide, dove si trovano salma e Vello, per restituire il tutto pretende una serie di prove così pesanti, che è umanamente impossibile superarle. In soccorso di Giasone arriva però la Maga Medea, di lui follemente innamorata; solo grazie alle sue arti magiche l’Eroe supera tutto, compreso il Drago dalle fauci di fuoco messo a guardia del Vello. Ritornato in patria, Giasone si stanca di Medea (dalla quale ha avuto due figli) e si prepara a sposare una giovanissima principessa. Per vendetta Medea uccide sia i bambini che la rivale.

Frisso e Giasone sono giovani, avventurosi, impulsivi ed incoscienti; partono non mettendo affatto in conto i pericoli e le prove che li attendono tanto che, alla fine, sono sopraffatti dalla dura realtà. Frisso perde prima la sorella e poi la vita; Giasone perde figli e promessa sposa. Persone amate perdute per disattenzione (Frisso), e per volubilità (Giasone).

Sono così riassunte in questo Mito, tutte le caratteristiche psicologiche di base del tipo Ariete, archetipo dell’adolescente che tenta il distacco dal cordone ombelicale della famiglia, anche se non conosce ancora i contorni di tutto ciò che tanto l’attira.

Estremamente vitale, fremente, impaziente, percorso dai primi potentissimi impulsi sessuali, egli si avventura quindi per strade ignote, senza la maturità, il senso critico e la pazienza indispensabili per riflettere, per documentarsi e fare dei piani concreti; l’IO prorompente è spinto dalle stesse forze incontrollabili che portano il giovane maschio all’inseguimento frenetico della femmina, o il germoglio a spuntare dalla terra.

La Coscienza viene accecata dalla carnalità, dalle passioni; tende ad agire per l’agire, rischiando così anche la perdita dell’Anima, della parte “femminile” di sensibilità, intuito, introspezione, capacità di intravvedere oltre le apparenze. Queste qualità difettano infatti tutte, nel tipo Ariete, a meno che egli non abbia nel proprio Tema natale, forte peso dell’Elemento Acqua.

Anche le donne appartenenti al Segno presentano dei lati tipicamente maschili di impulsività, combattività, avventurismo, egocentrismo ed una certa rudezza nel modo di pensare, di agire. Da sottolineare un dato curioso; un forte peso del Segno Ariete appare spesso nei Temi natali di donne che hanno deluso le aspettative, soprattutto paterne, di un figlio maschio.

E non è raro, in tali Temi, un egual peso del Cancro, Segno femminile per eccellenza; è la denuncia di un conflitto dell’Io più intimo, di queste figlie tese a non deludere le aspettative familiari, e per questo portate a soffocare la loro vera natura. Sforzi laceranti, spesso dolorosissimi, di trasformarsi in piccoli maschi! Identico conflitto può verificarsi in figli maschi nati al posto di una desideratissima femmina.

Pianeta dominante del Segno è naturalmente Marte, Dio della Guerra, fiammeggiante, aggressivo, irriflessivo, portato a far valere le proprie ragioni non con le parole ma con la forza! Marte è, tra le altre cose, il simbolo fallico per eccellenza, Ariete veniva chiamato anche il carro medioevale lanciato con violenza contro le mura o le porte di castelli e città assediati, per demolirle.

Anche se finora sembra non si sia parlato della psicologia arietina ma principalmente di storia, mito e religione, si è tuttavia delineato già abbastanza ciò che contraddistingue gli appartenenti al Segno. Si aggiunge qui che, tal quale all’adolescente spaccone, grintoso, a tratti arrogante, il tipo Ariete è, nel suo profondo, un timido ed un insicuro, con una forte paura dell’ignoto e con un gran bisogno di conferme, rassicurazioni.

Per tal motivo si nota molto spesso negli arietini un gran rispetto per l’Autorità, (Partiti, Esercito, Corpi di Polizia); appoggiarsi a strutture forti (famiglia in primo luogo), calma le loro paure e le loro notevolissime ansietà di fondo.

Fortissimo il bisogno della figura paterna, anche se apparentemente contestata; se questa figura manca, se in famiglia un bimbo ed un ragazzo Ariete non viene compreso o sostenuto da una figura maschile positiva, egli può comportarsi in due modi, a seconda della struttura del proprio Quadro; o assumerà un atteggiamento di sfida e ribellione (Lenin) o reprimerà le sue energie che sfoceranno in nevrosi o atteggiamenti violenti a volte anche molto gravi.

Nei casi più fortunati tali nevrosi possono trovare uno sbocco salvifico nell’Arte (Van Gogh), o in attività fisiche molto impegnative, (soprattutto sport): spesso le due caratteristiche (nevrosi anche gravi e sublimazione), convivono.

È per nostalgia di padre che si trovano molti Arieti disposti a sostenere figure autoritarie o carismatiche, politiche o non. È per bisogno di appoggio ed approvazione che un Ariete può diventare molto conformista. Sono tutte motivazioni inconsce di cui raramente gli appartenenti al Segno si rendono conto, tutti tesi come sono a cucirsi addosso maschere eroiche, da Rambo a Indiana Jones!

Se il padre è stato presente in modo positivo, si avranno Arieti capaci di autocontrollo, di indirizzare in modo costruttivo la propria energia vitale; in tal caso si nota, nel Tema di nascita, peso notevole di Segni di Terra o del pianeta Saturno.

I rapporti con il prossimo non sono tra i più lineari anche se, ad un primo approccio, un Ariete può risultare molto attraente per la vitalità e la gioia di vivere che emana; sotto lo splendore e l’apparente grande disponibilità (spesso gli Arieti sono troppo accecati dall’IO per guardare veramente, profondamente l’Altro), come già detto, cova sempre la paura per l’ignoto; conseguente la diffidenza.

Il temperamento marziale fa, inoltre, scattare subito la competitività, specie con gli individui del medesimo sesso. Di solito, insomma, un Ariete inizialmente non ha amici ma soltanto potenziali avversari da affrontare e, possibilmente, da neutralizzare: lineare ed istintivo, egli ha, tra i suoi più grandi pregi, la lealtà, la tendenza a combattere a viso aperto, ad armi pari; pregio che può trasformarsi in punto debole se trova chi sa usare strategie che lui, lineare al massimo, non sa elaborare.

Inoltre, per la sua insicurezza, ha bisogno continuo di conferme, di sentirsi valorizzato, ammirato; costante, per questo, il pericolo di cadere, facile preda di adulatori interessati. Sempre l’insicurezza, rende di solito gli Arieti molto permalosi, assai poco disposti ad accettare critiche sul loro essere e sul loro operare.

Vada come vada, una volta stabilite le gerarchie, si intrecciano i rapporti che quasi mai sono alla pari; un Ariete ha esigenza primaria di sentirsi un capo e spesso ci riesce perché sa infondere coraggio ed entusiasmo con la forza delle sue passioni, con la fiducia incrollabile che, alla fine, tutto si sistemerà nel migliore dei modi.

Ma le passioni accecano, come già ampiamente detto; spesso, quel che sembra coraggio è solo esaltazione che impedisce strategie lucide, fa sottovalutare i pericoli, minimizzare le difficoltà. Di conseguenza, in gioventù, lunga serie di gaffe, di delusioni anche cocentissime che non servono tuttavia da lezione.

Come non serve dargli consigli, avvisarlo dei pericoli eventuali; testardaggine e presunzione sono, accanto all’impulsività, altri lati deboli del tipo Ariete: egli impara esclusivamente sulla propria pelle, dopo essersi rotta la testa (metaforicamente e a volte materialmente), una infinità di volte: di solito, una presa di coscienza avviene nella maturità. Gaffe e delusioni sono ridimensionate (ma non del tutto risparmiate), agli Arieti con molto peso di Segni di Terra e/o di Saturno nel proprio Tema.

L’Amore è l’apoteosi di tutti pregi e di tutti i difetti dell’Ariete; nessun altro Segno conosce il desiderio totale e devastante con la stessa intensità. Bandite romanticherie, i corteggiamenti pazienti e discreti, le schermaglie d’amore, a meno di forte peso di Acqua e/o Terra nel Tema. Si deve arrivare al sodo il più presto possibile, perché i freni inibitori sono quasi inesistenti, almeno nell’età giovanile; un Ariete tenuto troppo a bada, o peggio ancora respinto, può rasentare la follia.

Per fortuna, la sua incostanza, può fargli dimenticare di essere stato un attimo prima sull’orlo del suicidio, e spingerlo dietro a un’altra folle passione: per questa ragione, mai aspettarsi più di tanto in fedeltà e nel mantenimento della promesse fatte da molti degli appartenenti al Segno, se mancano segni di Terra o influenza forte di Saturno nel Tema natale.

Maschilista per eccellenza, l’Ariete mai considera la propria donna alla pari, ma tende a vederla come una preda, una cosa di sua esclusiva proprietà: se non ha nel proprio Tema forte peso dell’Elemento Acqua, gli è quasi impossibile comprendere le sottigliezze e le sfumature dell’animo femminile; un Ariete è insomma portato a dividere il genere umano in due sezioni rigorosamente separate; basti pensare alle palestre, alle Associazioni Sportive, ai Corpi Militari ed a quant’altro era, fino a pochissimo tempo fa, rigorosamente chiuso alle donne.

Per lo stesso motivo i maschi omosessuali possono essere più numerosi tra gli arietini che tra gli appartenenti ad altri Segni. Per gli etero, la donna è invece vista in generale, si ripete, come il “riposo del guerriero” sul cui seno tuffarsi per rigenerare le stanche membra.

E la donna Ariete? Energica, grintosa, volitiva, a volte un po’ mascolina, sempre con una personalità molto incisiva, poco si adatta ad essere il “riposo” agognato del suo compagno di Segno; la tendenza è anzi quella di metterlo in crisi, contestandolo, tenendogli testa; potrebbe far pensare ad una femminista d’assalto e invece non è sempre così o, almeno, così non era quando alle donne era proibito realizzarsi in proprio.

Se ha peso forte dell’Elemento Acqua nel proprio Tema, o se è condizionata da una educazione troppo all’antica, l’arietina entra in conflitto perché la parte Ariete spinge all’autoaffermazione e quella Acqua alla sottomissione; può allora diventare una combattiva compagna alle spalle del proprio uomo, soddisfacendo così entrambe le sue anime.

Più condizionata dall’educazione, anche se sessualmente focosissima come il proprio compagno, la donna Ariete sa maggiormente controllarsi: hanno il pregio comune di non tradire alle spalle. Una volta attirati da qualcun altro rompono, bruscamente ma lealmente, il legame vecchio.

Non aspettarsi da un Ariete, uomo o donna, comportamenti sessuali fantasiosi od intriganti, a meno di forti controindicazioni nel Tema personale; la tendenza è all’immediato, al tutto subito, il più intensamente ed il più velocemente possibile. Non la qualità ma la quantità insomma; un Ariete può infatti essere amante focosissimo ed instancabile, anche se un po’ monotono.

Quando si sposa, uomo o donna, il tipo Ariete sa essere buon compagno e genitore affettuoso, divertente, pieno di sorprese; i figli non possono però contare su un polso fermo, su una educazione coerente. In questo campo c’è la tendenza a delegare al coniuge le incombenze più impegnative o noiose della vita quotidiana.

Mai chiedere a un uomo Ariete di collaborare nelle necessità casalinghe, a meno di controindicazioni nel Tema! Maschio o femmina, gli Arieti non hanno il concetto del focolare, della casa intesa come nido del calore familiare; per tal motivo non ne curano molto né l’arredamento né la manutenzione; tendono a trasformare la casa stessa un po’ in dormitorio e mensa: il loro habitat ideale è all’aperto, tra la natura e la gente.

L’eleganza, sia nell’arredamento della casa che nel vestire, è altro punto debole del tipo Ariete; di solito egli bada più alla sostanza che alla forma e sceglierà mobili magari non al top come stile ma solidi e funzionali, spesso sul rustico.

I vestiti preferibilmente sullo sportivo o, comunque, sull’informale; abbastanza presenti i colori forti, decisi, solari (ancora Van Gogh). Riguardo al vestire, per i motivi di cui si è detto all’inizio, fierezza nell’indossare una Divisa e, nelle donne, attrazione per gli uomini in divisa: assai privilegiate anche le tute.

Problematico l’approccio con il lavoro, perché il tipo Ariete ha continuo bisogno di stimoli, di movimento, di novità; la routine o attività ripetitive, specie se al chiuso, lo deprimono: a meno di grosse controindicazioni nel Tema personale, non gli si addicono quindi impieghi o lavori in fabbrica; soltanto se può usare la sua inventiva e la sua energia, se può muoversi come e quanto gli necessita, se ha una certa autonomia anche in un lavoro dipendente, un Ariete può rendere moltissimo e sentirsi pienamente realizzato.

C’è però il pericolo che, una volta finita la lotta per consolidarsi ed acquistare prestigio, l’Ariete, guerriero nato, non provi più interesse per l’attività e cerchi altri campi di battaglia, anche a costo di ricominciare da zero. Il suo fine ultimo non è il consolidamento ma la conquista!

Per questo è difficile dare al tipo Ariete collocazioni ben definite nel mondo lavorativo; se si escludono professioni ad altissimo pathos quale il corridore automobilista (ADORA le macchine, specie se rosse), lo stuntman, l’inviato in zone di guerra o il militare, in tutti gli altri lavori o professioni egli si adatta, più o meno, a seconda della struttura del suo Quadro Difficile una attività in equipe, proprio per la sua tendenza a fare il capo, per la suscettibilità, la scarsissima malleabilità, la facilità ad usare toni molto rudi ed anche aggressivi, se contrariato.

Poco sentite le responsabilità economiche, se scarso o assente è l’Elemento Terra nel Tema; un Ariete lavora per necessità di scaricare le proprie energie in esubero e perché la cosa lo interessa; se non c’è qualcuno alle spalle ad amministrargli le finanze egli, così come l’adolescente per il quale il futuro non esiste, tende a vivere alla giornata, fiduciosissimo che il giorno dopo succederà qualcosa di nuovo e di bello che gli risolverà d’incanto qualsiasi difficoltà, Carpe diem è il suo motto! O, per portarla più sul moderno, “domani è un altro giorno!”

Questo, come già detto, non solo sul piano economico, ma in tutti i settori della vita. Non sono rari, di conseguenza, i tracolli finanziari, le truffe subite, gli investimenti sbagliati; ma le risorse arietine sono infinite e, come l’Araba Fenice, un Ariete sa quasi sempre risorgere dalle proprie ceneri!

In genere l’Ariete ha salute di ferro ma per la sua spericolatezza (e spesso la sua incoscienza), è esposto a tagli, ferite e traumi vari; frequenti gli incidenti, stradali o di altro tipo. Punto più debole dell’organismo, la testa. La tensione continua porta a ricorrenti, terribili nevralgie che, a volte, possono perseguitarlo per la vita intera.

Frequenti anche gli incidenti con lesioni alla testa. Delicato il sistema nervoso specie se, come detto all’inizio, un Ariete non trova la strada per incanalare in modo costruttivo l’esubero di energie che dentro gli premono.

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2 commenti

  1. io sono ariete .. ma ciò che c’è scritto qua non mi rispecchia quasi per niente.. pochissime cose, perchè? 🙁 di alcune sono proprio il contrario

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