La Nuova Lot

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Data di pubblicazione: 14 Settembre 2011 ©Giardino delle Fate

CAPITOLO XV. Il Ritorno del Male a Lot, Presagi e Sparizioni

Dopo l’investitura a Baronessa di Astarte, tutti si aspettavano un periodo di serenità e di pace, Lot aveva riacquistato stabilità e vigore economico. La sua investitura a Nobile per merito e non per diritto di nascita, rappresentava un fatto nuovo per Lot; singolare, inoltre, apparve il suo non appartenere alla razza Umana e, soprattutto, il suo essere madre del Principe delle Tenebre Cratere, ma Astarte era un personaggio forte, aperto al colloquio interrazziale e costantemente votato al Bene nonostante gli affetti.

Due parole, “Feart Deiney”, pronunciate dalla roca voce del Corvo Nero, diedero l’inizio ad uno dei periodi più nefasti della Storia di Lot.

Nessuno in origine capì le parole del corvo: Nero non aveva mai, nonostante il suo colore, portato o presagito sventure a Lot, ma stavolta era diverso, ed anche la sua fisionomia era diversa, sul capo gli erano spuntate due piume bianche.

Lo stesso suo comportamento ci mostrava la sua progressiva appartenenza al Male. Contemporaneamente a quest’avvenimento, uno dei personaggi più antichi di Lot, il Demone Fixius, fine conoscitore della Magia Nera, aveva lasciato la Gilda a cui apparteneva e dava segni di grande malvagità ed apparente pazzia, seminando terrore dentro tutto il Granducato.

Ci volle il coraggio del Principe delle Tenebre Cratere che, dopo averlo imprigionato con un tranello nelle Caverne, gli tolse la vita dopo averlo ripetutamente colpito con la scure nel petto. La Baronessa Astarte fece personalmente portare il corpo esanime del Demone in un luogo segreto e lo fece incatenare al suolo, ma ciò non bastò.

I Negromanti, aiutati dai Cavalieri Neri, fecero in modo di farlo resuscitare e, proprio durante la cerimonia di resurrezione, un Orco incaricato da Honorius rapì Fixius e lo portò dal suo padrone, nemico giurato di Lot.

Per molti giorni nulla si seppe del Demone, ma il suo ritorno ci mostrò un Fixius completamente diverso da quello che era stato.
Honorius lo aveva trasformato nel corpo e nella mente, era diventato Orco Sciamano ed aveva poteri incredibili, mai visti prima di allora e mai studiati dai Maghi di Lot.

Circa sei mesi prima di tale accadimento il Conte Petrus, uno dei fondatori del Granducato, era stato rapito, ma ancora compariva tra i Nobili Reggenti di Lot. Poco dopo l’arrivo dell’Orco Fixius, il nome del Conte sparì definitivamente dal Palazzo Ducale. Honorius, che da sempre ha cercato di attaccare il Granduca e la sua opera più grandiosa, la costruzione della Cittadella, aveva ottime ragioni per far sparire Petrus.

Il Signore del Male doveva vendicare la morte di Hotalth, suo padre, avvenuta per mano del Granduca. Si avvicinava il primo anniversario della morte del fondatore di Lot, morte, tra l’altro, velata profondamente di mistero, e molti avevano ancora davanti l’orrenda scena del corpo decapitato del Conte Erik, avvenuta circa diciotto lune prima.

Il giovane Reggente, l’Infante Uther Pendragon, non era figlio legittimo del Granduca, egli aveva troppo a cuore le sorti di Lot per sposarsi, ma era figlio del Conte Petrus e della Somma Sacerdotessa Urania, nominato successore al trono dal Granduca stesso in punto di morte.

Quindi la medesima mano che aveva tolto la vita al Conte Erik, che molto probabilmente faceva parte del mistero intorno alla morte del Granduca senza nome, stava attaccando l’Infante partendo da suo padre che, tra l’altro, era anche fondatore di Lot e Nobile.

I Nobili tutti erano in pericolo, compresa la neo Baronessa che per ragioni non troppo chiare, era stata nominata Cavaliere Nero ad honorem e, stranamente, aveva accettato anche questa carica. I Detentori dell’Arcana Saggezza incominciarono a girare per Lot chiedendo notizie del Conte Petrus a chiunque avesse potuto dare risposte adeguate, ma tutti rimanevano sbalorditi davanti alla notizia della sua scomparsa.

ùIncredibilmente ogniqualvolta un Detentore entrava nelle Caverne per avere informazioni sul Nobile sparito, riceveva insulti ed ammonimenti dai Cavalieri Neri che sembravano infastiditi fino all’inverosimile.

Questo comportamento strano cominciò a spiegarsi un giorno, al Pozzo delle Fogne di Lot. Alcuni Saggi che si trovavano in quel luogo chiedevano notizie a Lord Kriminal, anche lui antico personaggio lottiano, per avere ragguagli su Petrus e cercare di far capire la gravità di tutto quello che stava succedendo.

Petrus sarebbe stato l’ennesimo fondatore del Granducato a sparire per mano di Honorius, ed il giovane Granduca si trovava in serio pericolo di vita. Ad un tratto il Sommo Detentore Althair cercò d’allertare i suoi confratelli, sentiva, con il fiuto proprio di chi è stato Soldato, che sarebbe successo qualcosa a breve termine e, infatti, il gruppo dei Saggi difeso dalle spade del Cavaliere AlfaAlfa, del Sommo Detentore e dei Difensori dell’Arcana Saggezza, venne attaccato da un gruppo di Goblin. Proprio nel mentre del combattimento la luce si affievolì, e comparve una strana figura silenziosa che osservava lo scontro. Era un Mago di Honorius.

Appena i Goblin furono scacciati si alzò una nebbia fitta che rese l’atmosfera irrespirabile e la visibilità zero. Il Mago disse: «Sommo Detentore… non cercate il Conte che non c’è più… nessuno lo cerchi.» E così, com’era arrivato sparì senza che nessuno riuscisse a raggiungerlo.

Tra gli astanti c’era anche l’Apprendista Ladro Lioth che, facilitata dalla sua abilità di muoversi fra le ombre, proprio mentre cercava di vedere il volto del Mago, trovò per terra un medaglione. La Ladra lo diede in mano ad Althair che subito riconobbe il simbolo dei Cavalieri Neri su un lato della medaglia, ma ancora più stupefacente fu che il medaglione era identico a quello che era stato donato alla Baronessa il giorno in cui venne nominata Cavaliere Nero ad honorem. Pochissimi giorni dopo quest’avvenimento sparì, come per magia, l’accampamento degli Orchi di Honorius che si trovava ad Ovest della Cittadella.

Tutti gli sforzi che avevano portato i Soldati fuori dalle mura di Lot per cercare il Conte Petrus, avevano avuto in cambio solo morte e paura. In quasi tutte le spedizioni, i mercenari del principale nemico di Lot perdevano medaglioni simili a quello ritrovato nel Pozzo delle Fogne.

Il Male era entrato nel Granducato. La fitta rete fognaria permetteva di raggiungere Lot con facilità, considerando che gli Orchi, i Goblin e gli Skertl si muovevano facilmente nei luoghi impervi e maleodoranti.

Le Gilde d’allineamento malvagio si stavano alleando con Honorius, mentre la Baronessa aveva, almeno formalmente, deciso di stare dalla loro parte. La vita dell’Infante che aveva come tutrice proprio la Baronessa era in serio pericolo, come quella dei Nobili tutti.

Perché ancora una volta dentro Lot qualcuno aveva accettato di seguire il Male, piuttosto che quel Bene che sempre ha brillato come unico ideale del Granducato?

Data la lunghezza dell’articolo, il post è stato diviso in più pagine:

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