ღ♥ VERGINE ♥ღ

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Data di pubblicazione: 12 Settembre 2011 ©Giardino delle Fate

~• Vergine, Virgo •~
(dal 23 Agosto al 22 Settembre)

Simbolo: la Fanciulla, rappresenta la potenza della fertilità latente e pronta ad esplodere
Elemento:
Terra
Pianeta:
Mercurio (Esilio di Giove e Nettuno)
Qualità:
Mutabile
Yin (polarità):
Femminile
Caratteristica:
Tenace, volto al compimento del proprio dovere, votato alle proprie “missioni”, è l’essenza stessa dello spirito di abnegazione
Il Fiore:
Gardenia, simbolo di simpatia, ma denota anche una natura sofisticata ed attenta ai particolari
Piante e Fiori della Fortuna:
Valeriana, Madreselva
Colore Magico:
Grigio Chiaro. Azzurro, il colore del cielo, simboleggia l’amore casto, porta fortuna e protegge nell’avversità
Profumo Magico:
il fresco Giacinto apporta fantasia a questo segno troppo analitico
Pietra Magica:
Giada, simbolo di lunga vita, apporta serenità e saggezza, in Oriente rappresenta il coraggio e l’altruismo. Utile per la cura di malattie ai reni. Opale, in mano ad una persona avida e malvagia questa pietra attira su di sé sventura, se posseduta da una persona retta e giusta dona serenità, benessere e pace. È la pietra che protegge i deboli contro le oppressioni, ha benefici influssi su disturbi alla vista, insonnia e malattie del sistema nervoso. Altre pietre consigliate: Acquamarina, Amazzonite, Ambra, Ametista, Azzurrite, Corniola, Quarzo Citrino e Rosso, Peridoto, Granato, Ossidiana, Cornalina, Diaspro, Occhio di Tigre
Metallo Magico:
Mercurio
Numero Fortunato:
6
Giorno Fortunato:
Mercoledì

★✫✫Mito e Psicologia nel Segno della Vergine✫✫★

vergineVergine è il sesto Segno dello Zodiaco; Mobile, di Terra, va dal 22 agosto al 22 settembre, con variazioni di un giorno o due all’inizio ed alla fine, a seconda degli anni.

Mobili sono, in Astrologia, i Segni che chiudono le stagioni (Gemelli-Vergine-Sagittario-Pesci ); anelli di congiunzione tra un ciclo che finisce ed uno che comincia tali Segni danno, come tocco psicologico di base, versatilità e duttilità molto più accentuate di chi è nato in Segni Cardinali o Fissi: l’elemento Terra simboleggia, a sua volta, sempre sul piano psicologico, solidità, concretezza, tenacia, capacità di concentrazione.

A settembre calura e luce sono ormai in parabola discendente; agli ultimi tepori si alternano le prime brezze autunnali: giorno dopo giorno si affievolisce anche la luce. Infatti, dopo l’apoteosi del Solstizio d’estate, che ha visto le ore diurne trionfare su quelle notturne, si è di nuovo vicini all’Equinozio di autunno (avverrà sotto il contiguo Segno Bilancia), che rivedrà il sorpasso delle tenebre sulla luce.

Il Segno Vergine simboleggia, insomma, l’anello finale, la conclusione del grande ciclo riproduttivo della Natura iniziato con Ariete. La Terra grassa, ricca di umori, che abbiamo incontrato nel Segno Toro, è ormai polvere inaridita, disseccatasi per dare nutrimento a piante, fiori e frutti che hanno offerto il meglio nei mesi precedenti. Dopo la grande fatica di nascere, vivere e riprodursi, tutto sembra ora sospeso, ripiegato su sé stesso, in attesa di qualcosa di nuovo ed imponderabile. Percezione che la festa è finita.

Terminati l’abbondanza, lo spreco, la goduria. Non si può più arraffare a volontà, perché tutto si sta disseccando (e tra poco marcirà)… Dopo la cicala arriva insomma il tempo della formica che, vista la situazione, pensa sia ora di ammucchiare, chicco dopo chicco, le provviste per un tempo che si preannuncia gramo.

Uscendo di metafora, l’uomo, comincia insomma a comprendere che deve fare i conti con un futuro che non conosce, ma comunque intuisce più difficile e che lo spaventa; egli si ingegna quindi a regolamentarlo, perché non gliene sfugga il controllo e non lo esponga al trovarsi solo, senza risorse, nel buio e nel gelo che avverte imminenti.

Di nuovo, come è avvenuto sotto il Segno Gemelli, pulsioni ed emozioni vanno sottotono a favore del Pensiero; ma mentre nel terzo Segno Zodiacale esso non può separarsi dalla Materia (le due aste parallele unite), sotto il Segno Vergine le cose vanno diversamente.

L’ambiente, come appena visto, non è più quello pregno di odori, sapori ed umori della primavera inoltrata; senza le tentazioni e le distrazioni della Materia, l’uomo comincia ad intravvedere altri orizzonti, altre mete al di fuori ed al di sopra di quelle prettamente materiali.

Sorgono i primi interrogativi, i primi tentativi di interpretazione di quel che può nascondersi dietro il mondo del visibile… Sotto il Segno Vergine continua, insomma, l’evoluzione dell’Io iniziata con il Leone; a Dioniso si sostituisce pian piano Apollo.

Prende il via il grande sorpasso dall’Immanente al Trascendente; sorpasso che continuerà sotto il Segno Bilancia, per poi avere l’impatto più drammatico nel Segno Scorpione.

Sul piano materiale il Segno Vergine simboleggia quindi, dopo la goduria e lo scialo anarchico del Leone, tutto quello che è elencazione, catalogazione, regolamento; la burocrazia, i lavori impiegatizi, le cernite ed i censimenti… Il risparmio, anche; l’autocontrollo e la parsimonia.

Poiché i primi freddi non aiutano più il benessere fisico, questo Segno simboleggia anche la salute e tutto il mondo che con la salute ha a che fare; dal medico all’inserviente.

Dopo la regalità leonina, Vergine è anche modestia, ritrosia, ipercritica con tendenza a svalutarsi; per tal motivo, questo Segno zodiacale è anche simbolo dei lavori umili, a cominciare da quelli della pulizia della casa. Di conseguenza, esso rappresenta anche il personale dipendente e quello di servizio.

E mentre il Toro raggruppa i grandi animali da allevamento, Vergine è il Segno degli animali domestici; il cane, il gatto, il criceto, e via dicendo. Non a caso si è accennato, prima, ad una analogia tra i Segni Gemelli e Vergine.

Pianeta dominante per ambedue è infatti Mercurio. Ma con una grande differenza; Il Mercurio della Vergine non è più Messaggero degli Dèi, il “puer” veloce, astuto ed un po’ imbroglione, con in mano il bastone di pastore.

Il Mito narra di come, dopo un furto di bestiame, il dio birichino viene portato al cospetto di Giove il quale gli ingiunge di cambiare vita. E per ricordargli questo impegno, gli sostituisce il rozzo bastone di pastore con il Caduceo, verga d’oro ornata di nastri bianchi, simbolo del rispetto che, da quel momento, tutti avrebbero dovuto portargli.

Con il Caduceo Giove dà a Mercurio, diventato Hermes, l’incarico di presiedere alla stipula dei contratti, di proteggere i viandanti, di favorire il commercio. Ade, da parte sua, lo incarica di accompagnare i morenti al momento del trapasso, appoggiando il Caduceo sui loro occhi. Ermes comporrà l’alfabeto, inventerà l’astronomia e la scala musicale, la bilancia e la coltivazione razionale dell’olivo. Anche la Lira, con il suo suono melodioso, è attribuita ad Hermes.

Proprio il Caduceo porta a qualche confusione di identità; e Mercurio viene quindi spesso raffigurato con i calzari alati (o con un copricapo ornato di ali), mentre impugna un bastone con avvolti due serpenti (Istinto e Ragione); in realtà il Caduceo con i serpenti, appartiene ad Esculapio, dio della Salute, anch’esso legato al Segno Vergine.

Al contrario del giovane Mercurio, Esculapio, figlio di Apollo, è raffigurato come vecchio dalla bianca barba, talmente bravo nel curare le malattie, da spingere Ade, dio degli Inferi, a lamentarsi con Giove perché muore poca gente. Ma il Mito centrale del Segno Vergine è quello di Demetra e Persefone (Cerere e Proserpina per i Romani).

Demetra è incaricata di proteggere la Natura, (in particolare le piante); Natura che, sotto il suo sguardo amorevole, cresce ricca e rigogliosa. Ma sua figlia Persefone viene rapita da Ade e portata nel suo regno sotterranee. Non trovando più la fanciulla, Demetra si veste a lutto e gira per il mondo urlando la sua disperazione; abbandonata a sé stessa, la Natura deperisce e muore. Preoccupato, Giove propone un compromesso; Persefone vivrà sei mesi sulla terra con sua madre e sei mesi sotto terra con il suo sposo del quale si è, nel frattempo, innamorata.

Quando la fanciulla torna sulla Terra, Demetra è piena di gioia e la Natura gioisce con lei. Sono i mesi di primavera-estate: quando Persefone ridiscende dallo sposo, la madre indossa di nuovo il lutto; e sono i mesi di autunno, inverno.

Stranamente, a simboleggiare il Segno Vergine vi è insomma una Madre. E cercando di spiegare l’arcano, si può arrivare alla conclusione che il simbolismo Vergine sta come Purezza dello Spirito che deve attraversare la gestazione per concretarsi. Gestazione come porta indispensabile per arrivare a ciò che agli occhi terreni non è visibile.

Molte antiche Religioni avevano questo simbolismo apparentemente strano della Madre Vergine, glorificato, infine, dalla Chiesa Cattolica.
Vergine-Madre anche come evoluzione della Madre Toro, (ventre riproduttivo), e della Madre Cancro tenera ed amorosa, ma del tutto avulsa dalle necessità del quotidiano. Vergine-Madre perché sa controllare pulsioni e sentimenti, per mettere in moto tutto il senso pratico e la razionalità indispensabili a risolvere le quotidiane necessità materiali del Figlio, così come il Leone – Padre si impegna nella sua educazione.

Anche la Madre Toro provvede al materiale, ma del bambino piccolo; la Madre Vergine si occupa invece del figlio adolescente, del giovane uomo che ancora non ha spiccato il volo dal nido. E, accanto al nutrimento del corpo, cerca di provvedere anche all’alimento sia della mente che dello spirito. Lo segue nello studio, imbastisce con lui i primi discorsi astratti.

Con tutte le caratteristiche della madre accorta è infatti simboleggiato il Segno Vergine, come abbiamo già visto. Risparmiatore, previdente, attento alla cura del focolare domestico ed alla salvaguardia della salute propria e di chi gli vive accanto, votato all’accudimento, accoglienza e cura. Non a caso il Segno Vergine è femminile ma arricchito da una qualità tutta “maschile”, la Logica.

Graficamente, il Segno Vergine era anticamente rappresentato da una donna seduta di profilo, da cui è poi derivato il simbolo egizio; con l’avvento del cristianesimo, la sigla si trasforma in una M con l’asta finale ripiegata all’interno, a simboleggiare Maria e la sua Verginità.

Su un piano psicologico, la zampetta ripiegata simboleggia invece la fredda lucidità della Ragione, che inizia ad imbrigliare si è già detto, Istinti e Passioni.

In chiave psicanalitica si possono accomunare le due M dello Zodiaco, Vergine e Scorpione cioè, indicando nella prima M l’Analità Trattenuta, mentre in quella dello Scorpione, con la zampetta finale aperta e puntuta, l’estroflessione della stessa.

Il sacrificio di Demetra che accetta, pur piangendo, la lontananza della figlia che sa felice accanto al suo sposo sottolinea come, sotto il Segno Vergine, oltre alle prime avvisaglie del Trascendente, avviene anche un altro passo importante nell’evoluzione umana.

All’Io di tutti i Segni precedenti, per la prima volta si sostituisce il Noi. La coscienza comprende il valore del Collettivo, del Servizio a favore del proprio simile. Sul piano torico questa presa di coscienza può significare le prime collaborazioni degli individui per un obiettivo, per un beneficio comuni. Nonostante tutti questi bellissimi simbolismi del Segno Vergine (di solito ignorati dal Sacri Testi) gli appartenenti al Segno non godono di buona fama.

Considerati rompiscatole, pignoli, monomaniacali, freddini negli appetiti e nei sentimenti, i Vergine sono invece molto più variegati e complessi, a seconda della struttura generale di ciascun Tema di nascita. Per cominciare, in corrispondenza al Mito vi sono due tipi di Vergine; il Demetra ed il Persefone.

Il tipo Vergine Demetra ha nel suo Tema Natale la maggioranza dei pianeti in Segni di Terra e/o di Aria con eventuale supremazia di Saturno; ed è questo il Vergine generalmente descritto quando si tratta delle caratteristiche psicologiche del Segno; freddino, cerebrale, puntiglioso, criticone, abitudinario ed autocontrollato al massimo, quando non vero e proprio represso fino alla nevrosi. Individualità abbastanza vicina alla sua confinante Bilancia della quale, tuttavia, non ha la flessibilità né l’eleganza, né la socievolezza e nemmeno l’equilibrio.

Il Vergine – Persefone vede invece prevalere, nel suo Quadro Astrale, pianeti in Segni di Fuoco e di Acqua ed una eventuale supremazia di Giove; in questo caso, molta somiglianza con il Leone, anche se l’autocontrollo Vergine imbriglia notevolmente le intemperanze e le “grandeur” leonine. Parecchia più sensibilità, del Vergine-Demetra, in special modo se prevalgono pianeti in Segni di Acqua.

Insomma, mentre tra il Vergine Demetra potremo avere tecnici specializzatissimi, scienziati insigni, filosofi illuministi o positivisti, (ma sempre e comunque abbastanza aridi ed in difficoltà per tutto quanto riguarda i rapporti umani), il Vergine Persefone può invece veramente essere o il grande Artista o la creatura che tutti accoglie, che si vota al servizio del prossimo: si avranno così il dipendente devoto ad un solo padrone fino alla pensione, il medico o l’infermiere al totale servizio del malato, la “tata” che tratta i bimbi a lei affidati come figli. E via di seguito, fino all’apoteosi di Madre Teresa di Calcutta, Vergine DOC!

In forma equilibrata o nevrotica, da genio o da comune mortale il Vergine, sia Demetra che Persefone, è, comunque e sempre, un razionale con il culto della Logica, con un fine spirito di osservazione e spiccatissime capacità di analisi, di sintesi.

Riservatezza, discrezione, senso della misura, valutazione attenta di persone, situazioni e modi di agire, sono altre sue qualità, che, se esasperate, possono diventare anche difetti insopportabili. Capacità notevolissime di critica (facilmente trasformata in taglienti giudizi), di analisi e di autoanalisi; per questi motivi il Vergine, si è già detto, tende spesso a sottovalutarsi, con più o meno sotterranei complessi di inferiorità.

Proprio per sottovalutazione (a meno che non abbia nel proprio Tema forte peso di Leone o Capricorno), assai spesso il Vergine non aspira al primato, al protagonismo; scrupoloso, tenace, fedele e servizievole (servile, nel peggiore dei casi), egli può essere il consigliere occulto, il collaboratore fidato che si tiene nell’ombra.

Limitatissimi i conflitti per la supremazia perché il posto in seconda fila si adatta benissimo al suo temperamento schivo. Abbastanza disponibile, egli mai si concede però più di tanto, perché è anche prudente e diffidente.

Se è un Persefone, il Vergine sarà capace di autentica amicizia, fedele per la vita, pronto a rispettare ed aiutare il prossimo: gli amici saranno comunque pochi e molto selezionati; ammessi nel giro più ristretto a poco a poco, man mano che sapranno conquistarsi il suo rispetto e la sua fiducia. Il Demetra stabilirà invece rapporti formali ed utilitaristici, tal quale al più algido dei Bilancia, al più opportunista degli Acquari.

Caratteristica comune è la precisione; nel tipo Persefone essa è rispetto della parola data, degli impegni presi, degli orari stabiliti: il gusto di fare le cose bene, insomma. Nel tipo Demetra, tutto questo può diventare una prigione di riti ossessivi, di orari da caserma.

Proprio l’esigenza di puntualità e la percezione nettissima del Tempo, fanno sì che i Vergini siano spesso affascinati dagli Orologi. Il carattere scabro, tendente all’essenziale, porta molti Vergine ad amare la montagna e parecchi sono, accanto agli appassionati della domenica, i grandi scalatori appartenenti a questo Segno. Senso pratico e capacità di sintesi portano inoltre i Vergine ad ottenere il migliore dei risultati con il minimo di tempo e di energie: ma, specie se Demetra, il rischio grande è di smarrirsi nei dettagli, perdendo di vista l’insieme.

Quasi sempre, capacità di accettare critiche costruttive da parte di persone che stimano; criticone come nessun altro, il Vergine può però diventare assai suscettibile quando è lui al centro delle obiezioni, se queste non sono fatte con il dovuto garbo.

Estremamente attivo e concreto, è difficile che un Vergine si crogioli negli ozi; lavorare è il suo Credo ma poiché, si è detto, è di solito un modesto che si sottovaluta, in campo lavorativo è più facile trovarlo tra i dipendenti che tra i lavoratori in proprio, a meno che non si tratti di artigianato o di piccole imprese.

La vita in ufficio, con i suoi ritmi sempre eguali, con poche responsabilità e poche emozioni, si confà molto al suo temperamento, specie se Demetra. I Persefone sono più ambiziosi e più inquieti e possono riservare grosse sorprese!

Per versatilità, adattabilità, senso pratico ed intelligenza sveglia, il Vergine è adatto a moltissimi tipi di lavoro; quello impiegatizio (dal dirigente al travet) è l’ideale, specie per il tipo Demetra. Ma vi è anche molta predisposizione per la meccanica e l’informatica, i lavori di pazienza e di precisione.

Lo spirito di servizio e la cura del corpo fanno scegliere a molti Vergine la via della medicina (dal medico, al paramedico, all’inserviente).
Specie se nel Tema vi sono valori Bilancia, o una Venere molto potente, la cura del corpo diventa ricerca dell’armonia, e si possono quindi avere i Vergine nel campo estetico (dalla manicure all’estetista, al parrucchiere), o il medico di chirurgia estetica. Non rari anche i sarti egli stilisti.

Con un Nettuno, o meglio ancora con un Plutone molto evidenziati nel tema Natale, non rari gli ottimi psicologi o psicanalisti. L’amore per l’ordine e la pulizia fa del tipo Vergine anche una persona di servizio tra le più qualificate.

L’ottima manualità può produrre artigiani sopraffini, con senso artistico spiccato se Persefone, con capacità di precisioni millimetriche se Demetra. Di solito, poiché, si è detto, non è ambizioso né arrivista, un Vergine affronta benissimo i lavori di equipe; le uniche tensioni possono venire dal carattere un po’ rigido (specie se Demetra), e dal suo spirito critico che può fargli vedere con la lente di ingrandimento manchevolezze o difetti di colleghi e collaboratori. Spesso si trovano, tra i Vergine, i secchioni, gli stakanovisti.

Quando il Vergine è Persefone, la personalità è molto più spiccata, le inquietudini ed irrequietudini parecchie di più. Non sempre un Persefone si adatta alla routine ed al gruppo, ed allora avremo i lavoratori in proprio che, vista l’adattabilità del Segno, si possono trovare in tutte le categorie. Nel gruppo Persefone è possibile anche trovare veri e propri Artisti, in tutti i campi.

Ordine e pulizia, si è visto, sono insopprimibili necessità Vergine; necessità vissute in modo equilibrato o maniacale, a seconda della struttura del Tema. I Vergine Demetra non amano gli animali, o non li vogliono vicino per paura dello sporco o delle malattie.
Vi sono poi le casalinghe che vorrebbero la propria abitazione trasformata in una provetta sterilizzata e quelle che obbligano i familiari a trascinarsi con le pattine ai piedi.

Non è raro comunque che un Vergine, (più i Demetra che i Persefone), scarichi nervosismi e frustrazioni buttandosi in frenetiche pulizie domestiche. Casa che, per il suo bisogno di tranquillità e “privacy”, il Vergine ama sempre molto; difficile un appartenente al Segno mondano o salottiero, a meno di forti controindicazioni nel suo Tema Natale.

Gli fa piacere ricevere i suoi amici, pochi e fidati si è visto. Di solito se la cava abbastanza bene in cucina anche se, come il Toro, diffida dei piatti sofisticati o troppo esotici, optando per una sana, un po’ rustica tradizione.

Tengono di solito talmente tanto alla pulizia della propria casa che ci sono Vergini la cui abitazione è, addirittura, soltanto di rappresentanza. Evitano persino, se possono, di cucinare, per non inquinare lo splendore e l’odore di pulito della loro magione!

La casa di un Vergine è luminosa e sobria, quasi sempre su tonalità chiare e con pochi mobili, fronzoli e ninnoli; tutto preferibilmente sul moderno, oppure sul rustico. Si può arrivare alle case minimaliste, arredate solo dell’indispensabile, tanto di moda a metà anni ’90! Se è di un Demetra, (specie se uomo) l’abitazione può tranquillamente confondersi con i locali di un ufficio!

In armonia con il loro Mito, i Vergini, in special modo se Persefone, amano molto la Natura e non disdegnano di vivere in campagna o di possedere almeno un giardino. Molto spesso hanno Pollice Verde e sotto le loro mani le piante esplodono, quasi fosse Demetra a carezzarle; se non sono Vergine Demetra ossessionati dalla pulizia e dall’igiene, amore per gli animali. Non è raro trovare in casa loro cani, gatti, canarini e via di seguito.

La vita affettiva di un Vergine, Demetra o Persefone che sia, rimane sempre dominata dalla Ragione, con bisogno di molte verifiche, prima di dare il via ad un sentimento! Se essi sono diffidenti al massimo nell’amicizia, figurarsi nell’amore!

Quasi del tutto esclusi i colpi di fulmine, le passioni travolgenti; solo quando il sentimento è stato approvato dalla Ragione un Vergine dà l’ok! Mai (o raramente), la concessione al partner è totale; rimane sempre quell’angolino di vigilanza e diffidenza che fa trovare poi un Vergine preparato anche agli insuccessi. L’affetto e la devozione di un Vergine conquistato, possono però rimanere immutati veramente per tutta la vita. Anche qui, salvo le dovute eccezioni!

Ovviamente non aspettarsi grandi effusioni affettive da un Vergine Il Demetra, molto spesso, non è proprio in grado di amare, ma capace di vedere solo il lato utilitarista della vita di coppia.

Con il Vergine – Persefone assai più possibilità di romanticismi e slanci, a seconda di quanto pesino, nel suo Tema Natale, Segni di Acqua o di Fuoco. Idem per il sesso, a meno di controindicazioni fortissime. Tra i Demetra, non rari i frigidi totali o le personalità che hanno bisogno di riti complicati per sbloccare una sessualità tiepida o repressa.

Gli appartenenti al Segno più temibili, da questo lato, sono i Demetra con forte peso del Segno Scorpione; in tal caso si può arrivare a delle psicopatologie sessuali abbastanza gravi. Come possono infatti convivere il Segno più represso e quello più disinibito dello Zodiaco?

Sempre con le dovute eccezioni, in tutti i Vergini aleggiano, comunque, pudore e ritrosia, tendenza a non lasciarsi andare più di tanto, sia nei rapporti sentimentali che in quelli sessuali. Ritrosia ancora più accentuata nelle donne, da millenni abituate a reprimere, a nascondere.
In generale uomo o donna che sia, il Vergine Persefone sa dare amore discreto e gentile, fatto di piccole attenzioni e di tanta dedizione; molto rispetto per il partner.

Gli uomini Vergine sono tra i meno maschilisti dello Zodiaco; essi si considerano perfettamente alla pari con la propria compagna e la aiutano volentieri anche in quelle mansioni (le pulizie domestiche in particolare!), che maschietti di altri Segni fieramente disdegnano! Corrono il rischio, maschi e femmine, di lasciarsi trascinare dal dolce tran tran quotidiano, di diventare sempre più abitudinari (e sempre più noiosi!).

È comunque raro che un Vergine affronti la vita di coppia per paura di rimaner solo. Autosufficiente al massimo nella vita pratica (anche se uomo), e controllato sul piano di istinti e sentimenti, egli, uomo o donna, può tranquillamente affrontare la vita da solo.

Spesso non si forma una seconda famiglia se la prima, per qualsiasi motivo, si è disgregata; da statistiche serie risulta che il maggior numero di single in circolazione appartiene proprio a questo Segno un po’ riottoso!

I Vergine Persefone sono genitori attenti, presenti, anche se spesso un po’ troppo esigenti ed apprensivi. Tendono a non stabilire gerarchie, anche se non si sognano di giocare agli amici con i figli, pretendendo invece rispetto. Pericolo di dare troppa importanza alle esigenze pratiche della prole, sottovalutando quelle psicologiche.

I Demetra sarebbe meglio non mettessero al mondo figli ai quali non sono in grado di dare il calore e la capacità di dedizione cui ogni figlio avrebbe diritto. A questa categoria appartengono i Vergine che dai figli pretendono obbedienza senza discussioni, che li vessano con mille regole trasformando la famiglia in una caserma, oppure che se ne disinteressano perché tutti presi dal proprio lavoro.

I Vergine non danno particolare importanza all’eleganza nel vestire. Sempre in ordine, inappuntabili, tendono un po’ all’anonimato, con tinte delicate e modelli classici, a meno di forti controindicazioni del Tema.

Rare le spese sopra le righe per l’abbigliamento, così come per tutti gli altri settori della vita. Ci si può contentare dei saldi, e se una amico/a regala qualcosa che non mette più, di solito un Vergine non si offende, ma ringrazia e ricicla.

Inutile dire che il rapporto con il denaro è, per un Vergine, molto importante! Avari no, parsimoniosi sì. Non c’è in un Vergine l’ossessione per il domani che può tormentare un Toro; ma intensa è la consapevolezza di giorni duri che possono arrivare e, formichina dello Zodiaco, cerca di correre ai ripari.

Spese oculate, tendenza a far a meno di quanto non è indispensabile… Agli opposti poi, ci può essere il Demetra ossessivamente attaccato al denaro e il Persefone spendaccione specie se ha forti valori Leone nel suo Tema; ma la maggioranza resta a metà. Spendere con giudizio e tenere da parte un gruzzoletto per gli imprevisti.

Sul piano salute, il Segno Vergine è collegato all’intestino, che raccoglie, seleziona ed elimina tutta quel che il corpo introduce attraverso la bocca; tendenza a tutte le malattie inerenti all’organo, soprattutto la colite e la stipsi.

Poiché Mercurio, Signore del Segno, è collegato ai polmoni, non è raro trovare Vergini dalla bronchite, dalla polmonite o dall’asma facili. Previdente ed autodisciplinato, spesso il Vergine cura molto la propria salute e si può arrivare agli eccessi di chi corre da un medico all’altro, perché mai si sente abbastanza tranquillizzato; a questa categoria appartengono soprattutto i Demetra.

Delicato anche il sistema nervoso, con tendenza a depressioni e stati di nervosismo accentuati che portano spesso insonnia o sonno disturbato.

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