Fate Janas

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Data di pubblicazione: 17 Settembre 2011 ©Giardino delle Fate

❖ Gerarchia ❖

Fata Sorgente
All’interno del Clan le suddivisioni non sono in ordine gerarchico, ma per professione: ogni Fata sceglie ciò che le piacerebbe fare in seno al gruppo e coltiva la sua arte, per la gioia delle sorelle e di tutti quelli che la conoscono.
La Fata Sorgente è la Fata che coordina il gruppo poiché, pur volendo mantenere un ordinamento dove tutte le Fate collaborano allo stesso livello, è necessaria una figura che si prenda cura della visione globale di ogni progetto che viene proposto dalle altre.
È dovere della Fata Sorgente chiarire dubbi e perplessità, rispondere alle domande che le “Gocce” (le Fate) le porranno. Dovrà inoltre preoccuparsi che ogni Fata sia soddisfatta del ruolo che riveste, evitando così scontenti e sentimenti d’inutilità.
La Sorgente ha potere decisionale su tutto, ma non potrà attuare scelte significative per il Clan senza essersi prima consultata con le altre.

Fate del Destino
Sono le Fate “guida”, aiutano la Fata Sorgente nella gestione del lavoro d’insieme. Prendono sotto le loro ali, le Fate Prisma, insegnando loro il modo di giocare delle Janas ed aiutandole a scegliere quale strada seguire all’interno del Clan.
In assenza della Sorgente, saranno loro le Fate a cui far riferimento in caso di bisogno.
Si diventa Fate Del Destino dopo aver dato prova della propria lealtà e fedeltà, e di aver appreso le nozioni fondamentali del Clan. Verranno esaminate dalla Sorgente, da almeno una delle Fate Del Destino “anziane” e da una rappresentante di ogni sottogruppo.

Fata dell’Oro
È la Fata custode dei Tesori del Clan. Tutto il gruppo ha in lei la massima fiducia, dato che ciò che le è stato affidato rappresenta la ricchezza di proprietà delle Fate Janas. A questa Fata starà quindi sorvegliare ed amministrare gli averi delle Fate.

Fate Generatrici del Sapere o Fate Custodi del Passato
Sono le Fate scrittrici e ricercatrici. Curiosando nel passato del Piccolo Popolo, riportano alla luce antiche leggende, tradizioni, racconti e poesie. Mantengono vivo il ricordo degli avi e si preoccupano della divulgazione delle ultime scoperte o notizie sulle Fate.

Fate Custodi del Presente
Sono le Fate che custodiscono e documentano gli avvenimenti odierni. Fantasia e conoscenza (statuto di Lot, razze, gilde e mestieri), sono le caratteristiche principali che queste Fate devono possedere.

Fate Generatrici dell’Ingegno o Fate Custodi del Futuro
Sono le Fate che si occupano della gestione della “grotta”, hanno il compito di renderla “abitabile” e facilmente visitabile da tutti. Le Custodi del Futuro avranno anche una coordinatrice che sarà l’unica Fata che avrà l’accesso alla parte pratica.
In caso di assenza o di abbandono, sarà la Fata coordinatrice a nominare la sua erede.

Fate Proclamatrici delle Feste e delle Cerimonie
Sono le Fate che organizzano feste, banchetti e cerimonie. Loro compito è quello di gestire una sorta di calendario fatato, sul quale indicheranno mese per mese le manifestazioni in programma. Si preoccupano di prendere accordi col Fato se la cerimonia e/o la ricorrenza lo richiedono.

Fate Prisma
Sono le Fate “mature”, quelle che hanno superato il mese di appartenenza al Clan. Iniziano a prendere confidenza e portano la vivacità del Clan in giro per Lot. Sono seguite dalle Fate del Destino che le aiuteranno a capire in quale ruolo potranno dare il meglio e sentirsi utili per la vita del gruppo.
Le Fate Prisma hanno la possibilità di scegliere cosa diventare da “grandi” (fate delle feste, custodi del passato, custodi del presente e custodi del futuro), ed una volta che avranno comunicato la loro decisione alle Fate del Destino, affronteranno una piccola prova per dimostrare le loro capacità.
Verranno esaminate dalla Sorgente, dalla Fata del Destino che le ha seguite e da una rappresentante del settore che hanno scelto. Il nome “prisma” deriva dalla possibilità della Fata di scegliere varie strade, così come il singolo raggio di luce che attraversa il prisma si scompone in altri fasci di luce colorata.

Fate Scheggia
Sono le “nuove”, le Fate appena giunte nel Clan. Affronteranno un mese di “prova”, durante il quale ogni Fata già presente attivamente nel Clan, avrà il dovere e il piacere di aiutarle a capire il funzionamento del gruppo.
Trascorso un mese, verrà conferita loro una goccia contenuta in un Cristallo, simbolo di energia e del loro passaggio a Fata Prisma.

Le Janas Malas
Sono le Fate non propriamente buone. Bellissime e misteriose, non amano particolarmente i luoghi affollati, non sono facili al sorriso ed offenderle equivale a cercare seri guai.
Una Malas sa essere molto vendicativa. Sono comunque ragionevoli, e non disdegneranno mai un confronto verbale con chi si dimostrerà in grado di sostenerlo.
Amano vestirsi con i colori cupi della notte e tenere volto e capelli coperti.

❁ I Doni delle Fate Janas ❁

Le Fate Janas, abilissime tessitrici e creatrici, hanno confezionato con le loro mani stupendi abiti ed oggetti dei quali faranno dono ai Lottiani nelle più importanti occasioni. Ognuno di essi ha una particolarità, che verrà però svelata al destinatario solo nel momento in cui egli ne giungerà in possesso…

I DONI che troverete qui sotto sono quelli che le Fate Janas, con le loro abilissime mani, hanno preparato per gli abitanti del Granducato.

✰ Il Mito ✰

In un tempo lontano che si perde nella notte dei tempi, in una regione chiamata Valleincantata per le sue spettacolari bellezze, abitava il piccolo popolo con a capo di esso la Regina Madre delle Fate. Ma venne un giorno che questi luoghi vennero devastati da una forza malvagia giunta da un luogo lontano che scatenò una lotta per la sopravvivenza furiosa.

Valleincantata perse la sua bellezza, bagnata dal sangue di un popolo pacifico, e la Regina Madre nell’estremo tentativo di difenderla fu ferita mortalmente, ma il nemico venne annientato dal loro sacrificio.

Nella notte più buia che si ricordi il destino, sottile come un filo arcano fece posare i suoi passi in quelle terre desolate ad un demone che si imbatté nel corpo stremato della Fata Madre: la sua irraccontabile bellezza non svaniva nel suo pallore, anzi, se era possibile la rendeva ancora più bella.

Il demone non si era mai trovato di fronte ad una creatura simile, ed osservandola con attenzione decise di portarla con sé sulla sua stella lontana, Al Burak, e di prendersene cura. Non aveva mai amato e non sapeva cosa fosse l’amore, ma il fascino di quella piccola creatura creò una breccia nel suo animo. Usò i suoi poteri per temprarle il corpo, e in un gesto estremo le fece bere il suo sangue per ridonarle forza.

Il tempo passava lento, e lui paziente aspettava guardando la Fata guarire, seduto di fronte a lei nell’oscurità di una grotta. Quando il delirio della malattia fu pronto a diventare guarigione, lui la condusse stretta al suo petto ed avvolta nelle sue ali nelle terre in cui l’aveva trovata.

La poggiò su un altare di alabastro che trovò nei resti del bosco incantato e la guardò un ultima volta, le mise una mano sul cuore e si disse senza un filo di voce che quel legame non si sarebbe mai spezzato… mai, come mai lui stesso avrebbe potuto fermarsi con lei.

Il piccolo popolo sopravvissuto che la vide su quell’altare, racconta che la trovarono al risveglio forte e meravigliosa, di una beltà impagabile e quasi selvaggia da non poter sostenere il suo sguardo.

Da quella strana guarigione forte come un evento della natura, nacquero delle Fate di una nuova e mutevole generazione, dannate per metà nella loro forza oscura di parte paterna, con gli stessi poteri delle altre loro sorelle ma di indole assai diversa, portata ad un sano ed egoista piacere nei confronti delle tenebre, del male.

Alcune di esse per destino saranno obbligate a cambiare, in età giovanile comparirà sul palmo della mano nella loro figura umana un simbolo antico che indica il cambiamento, il destino e la sofferenza che passa attraverso esso fino a giungere ad una conclusione, ad un corpo o alla mente che si trasforma per sempre.

Io sono Ambrosia, la primogenita di questa nuova razza e la mia mutazione è già iniziata, ho perso il bene mentre ho imboccato il cammino oscuro ed ogni tanto con estremo dolore vedo cambiare il mio simbolo e so che nulla è ancora finito.

Sono legata alle Fate Janas perché il mio cammino mi portò ad incontrarle in tenera età e trovai in loro le mie sorelle disperse, almeno con una parte di loro, ma anche quel vulcano che era diventato la mia casa fu distrutto da un evento naturale ed ho dovuto riprendere il cammino fino ad arrivare qui a Lot, dove ho deciso di restare e portare a termine la mia ultima soglia di mutazione, imparando l’oscura magia…

Chi ero… non so…
da dove vengo… non so…
Ricordo una pioggia di lacrime intorno a me.
Un’onda altissima
mi ha portata fino alle porte di Lot
ed ho attraversato quell’enorme cancello
timida e silente.
Chi sono… ora lo so…
Dove sono… ora lo so…
fra tanti volti amici,
fra gioia ed allegria…
qui ho trovato l’amore…
Galant è il suo nome,
Lui il mio destino…
niente più lacrime, niente più buio
solo luce ed amore intorno a me…
apro gli occhi… ora sono qui…
sono una Fata Janas… ora lo so.

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