Gilde e Mestieri a Lot

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Data di pubblicazione: 20 Ottobre 2011 ©Giardino delle Fate

✧ Officina Erboristica ✧

L’Officina Erboristica è una Gilda a carattere scientifico, di allineamento neutrale. Scopo dell’Officina Erboristica è di promuovere la conoscenza delle erbe e la loro classificazione, sia per quanto riguarda le erbe originarie del Granducato, sia quelle che i membri della Gilda potranno scoprire nelle zone intorno alla città o tramite esplorazioni in luoghi remoti.

Questo prevede la creazione del primo Herbario del Granducato, che raccoglie in un corpus organico le conoscenze sulle piante.
La Gilda, inoltre, utilizza le conoscenze e le erbe nelle preparazioni di diverso tipo (dalle tisane ai profumi, ai medicamenti), in modo da rifornire la popolazione e le Gilde che facciano uso sia delle materie prime (erbe) per la propria attività, che del prodotto finito (creme, medicamenti o altro): ciò prevede anche nella Gilda lo studio e l’applicazione delle diverse forme di trattamento e conservazione delle piante.

Gli Erboristi dell’Officina sono prima di tutto ricercatori. Essi hanno il compito di studiare le erbe e le loro proprietà, al fine di mettere al servizio del Granducato di Lot le proprie conoscenze.

Vi sono due branche di studio all’interno dell’Officina: gli erboristi che approfondiscono lo studio delle Essenze e si dedicano precipuamente alla creazione di profumi, creme di bellezza, acque aromatiche ed altro inerente alle essenze, e coloro che approfondiscono lo studio delle Medicamentose.

Questi ultimi studiano approfonditamente le proprietà curative delle erbe per creare medicamenti. In ambedue le specializzazioni si affronta lo studio delle erbe dalle proprietà velenose ed i loro effetti sulle varie razze presenti a Lot.

Essendo la Gilda a carattere scientifico, i suoi appartenenti hanno un atteggiamento sempre disponibile, gentile, rispettoso e non accettano mai provocazioni che possano venire dall’esterno. Vista l’utilità e l’importanza delle Erbe, gli Erboristi sono sempre a disposizione di coloro che ne necessitano e ne facciano legittima richiesta.

Il Capo clan è il Custos Officinae, che coordina il lavoro della Gilda, mantiene i rapporti con le altre Gilde e con le razze, controlla il lavoro del Primo Erborista, del Custode dell’Herbario e dei Guardiani dell’Armeria; ha diritto di veto sulle decisioni del Consiglio ed ha diritto di espulsione dalla Gilda.

✧ Arpie ✧

Le Arpie sono perfide Megere dall’aspetto mutevole. Di natura sono vecchie orripilanti e cispose, ma possono cambiare il proprio aspetto assumendo forme umane molto affascinanti con cui ammaliare, irretire, corrompere, truffare i loro prescelti o anche forme animali. Usano la magia per fini del tutto personali.

La loro magia è di tipo elementale, tramandata da secoli da madre a figlia nella notte del solstizio d’Estate. Si fanno pagare profumatamente per gettare malocchi, maledizioni, affatturare, incantare, o gettare malefici (perdita di denti, alopecia, sterilità, alito fetido e così via).

Vivono in luoghi che agli altri possono sembrare terribili, ma che per loro sono splendidi nell’estrema bruttezza. Odiano tutto ciò che è bellezza, bontà, altruismo. Si divertono ad avvelenare mele, ad infornare biscotti purganti.

Invidiose di natura mal sopportano la competizione, non sono leali ed usano trucchetti perfidi per vincere le tenzoni. La loro storia si perde all’inizio dei tempi, da quando cioè la religione venne affiancata alla superstizione.

Considerate diverse e pericolose per il loro modo di vivere al limite della società, dileggiate e rese colpevoli di ogni disgrazia accaduta nei villaggi dove vivono, approfittano di ciò esasperando i loro poteri ancestrali ed ampliando il loro legame con il lato oscuro e demoniaco della magia elementare.

Si ritirano in antri oscuri, sotto terra o in boschi fitti e cupi, meditando sempre nuove ricette per rendere la vita degli uomini dura e dolorosa. Vengono additate da tutti, ma i loro servigi sono assai richiesti da coloro che vogliono ferire un nemico, un amante fedifrago, insomma, da chi vuol vendicarsi.

Questo atavico isolamento dal mondo degli uomini le ha rese misantrope, egoiste, predatorie, ha esaltato il lato perfido radicandolo dentro di loro con profonde e forti radici.

I loro poteri principali sono:

♦ Muta forma: l’Arpia ha la capacità di mutar d’aspetto, può trasformarsi contraffacendo le umane fattezze, o addirittura in forma animale. Questo potere ha valore difensivo e di fuga, in quanto le arpie non possiedono armi se non un bastone nodoso. Durante la trasformazione l’Arpia è maggiormente esposta agli attacchi.

♦ Moltiplicazione d’immagini: l’Arpia fissa la figura che vuole venga moltiplicata, creando così un’illusione ottica estremamente credibile.

♦ Proiezione di Paura: l’Arpia può, tramite incantesimo, materializzare le paure dell’avversario, creando così mostri (del tutto illusori e quindi non tangibili) in grado di terrorizzarlo e bloccarlo per alcuni minuti, paralizzato dal veder materializzate le sue ancestrali paure.

Le ARPIE è una Gilda magica con allineamento caotico-negativo. Lo scopo della Gilda è di usare la magia a scopo utilitaristico ed egoistico, ogni servigio viene reso solo su pagamento di un pegno, che può essere di denaro come di altre entità.

Come già detto, la magia delle Arpie è di tipo elementare, di quella tramandata da madre a figlia, legata alla terra, alla natura e alle tradizioni rurali. Le Arpie si dilettano nel preparare pozioni venefiche, nel gettare malocchi, insomma, ad usare la loro magia per creare effetti negativi e per portar disgrazia.

Le Arpie sono prive di morale e lealtà, perseguono i propri fini usando mezzi leciti e illeciti. La loro magia ha scopo DESTABILIZZANTE.

Il loro comportamento è ostico ed ostile, con guizzi di stravaganza estrema, tuttavia sottostanno alle leggi del Granducato e dei Nobili, anche se la loro fedeltà è un atto dovuto e non sentito. Il loro saluto è : “Perfidia Docet”.

A capo è la Perfida Arpia, che presiede il Circolo Vizioso, e si occupa dell’organizzazione malefica del Gruppo.

✧ Gli Scorpioni di Lot ✧

L’Ordine degli Scorpioni di Lot è una Gilda a carattere combattente di allineamento neutrale. Gli Scorpioni di Lot combattono per denaro, non per il gusto della violenza, tutto per intraprendere, un domani, un viaggio che li porti in una terra lontana, terra che lo Scorpione Rosso (Capo Clan) ha loro predetto, essere segnata nel loro destino.

Il fine della Gilda è quello di accumulare denaro su commissione e con il riserbo assoluto del silenzio, si propone per pestaggi, rapimenti, servizi di scorta, sostegno ad altre Gilde e tutto quello che un gruppo di guerrieri può offrire. Attaccano sempre guardando negli occhi il proprio avversario e mai alle spalle, esclusivamente uno contro uno, e solo dopo una particolare risata sibilante. Il gruppo accerchia la preda, evitandone una possibile fuga e controllando che non vi siano interferenze da parte di altre persone.

Hanno la consegna del silenzio per quanto riguarda le attività interne della Gilda. Non antepongono alcun legame a quello con i propri confratelli ed inoltre vivono tutti fra le stesse mura, esclusi il Master, Vicemaster ed Aculeo del Silenzio, che vivono in alloggi segreti.
Il saluto della gilda è: ELEGOS.

✧ Masnada dei Mercenari ✧

La Masnada dei Mercenari è una Gilda Combattente di Allineamento Neutrale. I Mercenari sono dei combattenti abili, feroci e senza scrupoli. Il loro Vessillo è quello di chi offre maggior denaro.

Essa interpreta il ruolo dei soldati di ventura che, nei tempi passati, molto spesso rappresentavano l’ago della bilancia sia in tempo di guerra che in tempo di pace: nel primo caso fornendo truppe di supporto agli eserciti regolari, nel secondo garantendo la stabilità dei governi che li ingaggiavano, oppure minando le fondamenta di quelli che li ostacolavano.

I Mercenari ripercorrono le gesta di quei soldati di ventura, ne accolgono lo stile di vita, sprezzante del pericolo, insensibile all’onore e proteso solo al guadagno. I membri, uomini molto validi, si mettono a disposizione per ogni richiesta.

Per danaro gli aderenti alla Gilda assumono vari incarichi, quindi a seconda di chi li paga potremo trovare guerrieri mercenari mandati in aiuto di presidi militari o come rinforzo nelle battaglie, guardie personali al servizio dei cittadini e uomini esperti nel raccogliere informazioni riservate, o mediatori in faccende d’onore o di denaro.

In ossequio alla natura della Gilda, coloro che vi appartengono hanno un basso coinvolgimento morale nello svolgere la mansione loro affidata: lo scopo unico per cui si prodigano, anche con grande impegno e sacrificio, è la paga per ciò che svolgono. Un tempo Lot viveva nella prosperità e nell’agiatezza fino a quando il malefico Honorius decise di attaccarla prendendone possesso. I suoi abitanti fuggirono dalle contrade devastate dalla guerra trovando riparo presso la Rocca, ultimo baluardo a difesa delle terre circostanti.

L’allora esercito di Lot inutilmente tentò di respingere le forze del male, scontri sempre più sanguinosi volgevano all’orizzonte e sempre più soldati trovavano la morte. A quel punto ci si rese conto che l’esercito regolare da solo non sarebbe bastato a difendere la Rocca; i coscritti della milizia erano sì valorosi soldati, ma ormai logori da mille battaglie e i cittadini, da sempre votati alla pace, erano incapaci di fornire un valido sostegno.

Sicché i Nobili e i Governatori di Lot, stretti in una morsa di terrore, decisero che l’unica via d’uscita fosse affidare la difesa della città ai condannati e ai fuorilegge in cambio della grazia, convinti che nessuno avrebbe mai compianto la perdita di un simile esercito di briganti.In poco tempo gruppi di combattenti condannati e detenuti accorsero alla Rocca attirati dall’idea di una paga fissa e lauti guadagni, erano male organizzati, spesso autori di azioni peccaminose che trascorrevano le giornate fomentando tumulti in attesa di un ingaggio.

La situazione sembrava prossima a degenerare fino a quando un valoroso e sconosciuto avventuriero di nome Shock, mise ordine in quella marmaglia creando un esercito compatto e bene allestito. Questi uomini di cui nessuno conosceva il nome, fuorilegge agli occhi di Lot ma nobili nel cuore, in breve tempo riuscirono a farsi valere sbaragliando i nemici ed il loro fiero sguardo torreggiava sui vinti.

Fu quello il punto di partenza: le forze di Honorius vennero respinte e quelli che una volta erano considerati sbandati senza meta, dimostrarono di essere degli eroi sprezzanti del pericolo.

Accorrevano al soldo dei potenti i cadetti delle grandi famiglie feudali esclusi dal fasto delle loro case, bastardi di vassalli che nessun affidamento potevano fare su una decorosa sistemazione economica e sociale, campagnoli avventurieri e desiderosi di libertà, cittadini esuli dalle loro terre, reduci di innumerevoli battaglie e insofferenti di far ritorno alla calma di una precedente esistenza. Il miraggio della gloria per pochissimi, un’occupazione decorosa e ben retribuita per altri, la febbre dell’oro e del saccheggio nei più, erano e sono gli incentivi al servizio militare assoldato.

Cessata la guerra per la quale erano state reclutate le Milizie Mercenarie, cominciarono ad aggrupparsi sotto il comando di valorosi combattenti che nel tempo si erano succeduti l’uno all’altro. Attualmente, nell’attesa di trovar nuovo soldo, permangono armate in mezzo alle corporazioni che abitano la città di Lot, crescendo di forza nell’accogliere tutta le feccia dei fuorilegge, in special modo briganti e tagliagole che vi trovano l’impunità.

Gli uni spesso diversi dagli altri per razza, Clan di appartenenza o semplice estrazione sociale condividono però un ideale comune: l’essere soldati che offrono i propri servigi non per obbligo di leva o spirito patriottico, ma per mercede. Abbiate paura di questi guerrieri, hanno già dimostrato il loro valore, l’abilità con le armi li ha resi imbattibili, lo spirito comune li ha resi uniti, l’avidità saprà renderli spietati.

✧ Cavalieri dell’Ordine Sconsacrato ✧

I Cavalieri dell’Ordine Sconsacrato sono una Gilda a carattere combattente di allineamento Negativo. Tetragoni che combattono nel nome dell’unico Signore e Dio Simeht difendendone il Tempio Oscuro e professando la sua fede.

Agiscono pensando che non esista male peggiore che l’eresia, il non credere al loro Dio. Gli appartenenti a quest’ordine ricercano, tramite la loro spada, l’utopia, ovvero la costituzione di un regno armonico basato sui sacri principi del loro Dio.

La loro posizione verso le fazioni presenti nel Granducato si fonda sulla fede del proprio interlocutore nei confronti dell’assoluta Fede; chiunque professi la devozione a Simeht sarà considerato un alleato, gli altri verranno considerati degli eretici. I Cavalieri, armati secondo il grado ricoperto in Gilda, professano con i loro gesti la fede nel Dio. Hanno nel Decalogo di Simeht il loro modus operandi.

I Cavalieri dell’Ordine Sconsacrato reputano ogni loro missione ed ogni loro duello “degno” solo se fatto per e in nome Simeht: prima di cominciare, danno l’onore delle armi agli avversari, portano la spada davanti a sé invocando la benedizione del proprio Dio e cercando in lui la forza di punire gli eretici, e combattono sempre e solo uno contro uno.

La loro fede gli impone di uccidere esclusivamente se “certi” della benedizione del proprio Dio.

✧ Ordini dei Maghi ✧

Il Mago dedica la sua vita allo studio e alla conoscenza, al fine di possedere il potere legato all’Arte Magica. Con esso Egli è in grado di manipolare la realtà a suo piacimento, sfruttando l’Energia che permea tutto ciò che lo circonda, per ottenere ciò che più gli preme. Il Mago deve imparare e memorizzare alla perfezione una sequenza ben precisa di gesti, parole ed elementi naturali. Questo studio consente una grande varietà di poteri magici, sia di spostamento che di distruzione, e in genere gli effetti di questi poteri sono di grande durata se non addirittura cronici, e reversibili solo con poteri di altrettanta potenza.

Il Mago considera la Magia come derivazione di profondi ed attenti studi, un’Arte che pochi sono in grado di gestire sapientemente. Egli ritiene che sia una vera e propria dote che comporta ed implica grandi poteri e potenza.

Poiché il cuore e l’animo del Mago Bianco sono puri, egli usa le sue conoscenze per il bene e per aiutare il prossimo anche sacrificando se stesso: è riconoscibile da una Veste Bianca.

Il Mago Bianco è una figura contrastante e non generalizzabile, esso può apparire solare e allegro, sorridente e pronto ad offrire in ogni momento il proprio aiuto. Si schiera sempre per il bene, prendendo a volte decisioni che possano lacerarlo perché dure e dolorose.

Ferreo nel seguire con costanza la ricerca del bene, non infierisce mai sui nemici che potrebbe salvare poiché conosce la pietà. Il Mago non può portare armature che gli sono d’impaccio per castare incantesimi, così come le armi risultano superflue e pesanti: esso porta solo pugnali e bastoni.

Gli Ordini dei Maghi si dividono in Ordine dei Maghi dell’Alba (allineamento positivo), Ordine dei Maghi del Crepuscolo (neutrale) ed Ordine dei Maghi della Notte (negativo).

Tutto ebbe inizio con l’arrivo di Simeht a Lot. Uri, una delle tre lune, cominciò a cercare con sempre con più insistenza il Potere donato dal Padre ai propri seguaci. Decise, quindi, di dare maggior Potere alle sue Nere Vesti, ed iniziò a palesarsi sotto forma di Pentacoli Neri finché, al Tempio Oscuro, Lady Biba ricevé il Tomo che ha poi dato origine all’Ordine della Notte.

Passò del tempo ed ecco che iniziarono a palesarsi dei pentacoli Bianchi. Il Primo Cavaliere della Dea Themis notò una forte luce provenire dalla copia di un Tomo di Magia appartenente ai Maghi Bianchi e convocò Gunnegan, al quale venne affidato da Luri il Tomo dell’Ordine dell’Alba. Ed infine fu la volta di Neft, che si palesò prima tramite Pentacoli Rossi, poi si mostrò con le altre sorelle nei pressi del bosco.

In questo luogo donò il Tomo a Lowenas, Shalafi dell’Ordine del Crepuscolo. E fu così che dopo molto tempo l’Ordine dei Maghi si scisse in tre Ordini separati, per dare inizio ad una nuova epoca.

✧ Corte dei Miracoli ✧

L’idea della Gilda nasce dal bisogno di unire arte ed insegnamento, al fine di aiutare chi, non avendo un mestiere, non ha di che vivere, oppure desidera mettere al servizio degli altri il proprio sapere.

La corte riunisce in sé valori umani atti ad aiutare il prossimo, e in essa ci sono persone di tutti i ceti sociali, quindi in alcuni casi ci potrebbero anche essere persone che non vivono nella legalità: è quindi composta da chiunque appartenga alla Gilda, escluso gli adepti e gli aspiranti adepti che devono essere vagliati prima di appartenere effettivamente.

Lo scopo è di accogliere al suo interno i membri meno abbienti della società, dando loro ospitalità e la possibilità di guadagnarsi da vivere insegnando loro un lavoro. Essa accoglie e valorizza quanti cercano rifugio perché perseguitati, scacciati o braccati da forze ostili e/o soverchianti, ed i lavori sono spesso lavori di strada o utili ai fini della vita della Corte stessa.

La filosofia di vita della Corte dei Miracoli si basa sulla voglia di libertà e il non essere legati alle cose materiali e spesso, per questa ragione, i membri più abbienti mettono a disposizione degli abitanti della Corte dei Miracoli parte dei loro averi.

Questa Corte dei Miracoli deve programmare e realizzare, con le proprie disponibilità, i progetti di servizio nell’ambito della propria comunità. La completa responsabilità di tali progetti è a carico della Corte dei Miracoli stessa, salvo nei casi in cui i programmi vengano realizzati in collaborazione con altre Associazioni di Mestieri, Gilde, Clan di Razza o Associazioni spontanee di Cittadini.

Sempre al primo posto dei progetti vi è l’accoglienza e l’introduzione alla vita cittadina di tutti gli abitanti di LOT, in particolar modo di stranieri e viandanti.

✧ I Governatori di Lot ✧

I Governatori di LOT sono un ristrettissimo gruppo di saggi, di nomina nobiliare oppure di elezione popolare, che hanno dimostrato nella loro vita nel Granducato di saperlo servire e di saper amministrare con pazienza e ragione. I Governatori sono cittadini di grande popolarità, abili politici, ed hanno la responsabilità di assicurare la “decenza” della società e indirizzano i complessi equilibri tra le forze del Granducato.

Il Governatore Supremo nomina anche il Capo delle Guardie e il Capo delle Guide, oltre a misurarne l’efficacia della gestione.Data la lunghezza dell’articolo, il post è stato diviso in più pagine:

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