Gilde e Mestieri a Lot

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Data di pubblicazione: 20 Ottobre 2011 ©Giardino delle Fate

✧ Dipendenti di Corte ✧

I Nobili di Lot, nella loro illuminata saggezza, hanno voluto scegliere alcuni sudditi, fra i più fedeli e competenti in arti, professioni e mestieri, conferendo loro l’alto onore e la dignità di Dipendenti di Corte. Così facendo hanno voluto esercitare un più stretto controllo su alcune attività di rilevante importanza per il tessuto economico, sociale, culturale, artistico, militare e religioso del Granducato, al fine di incrementarne l’efficienza per il benessere, la sicurezza, la qualità della vita (materiale e spirituale) dei loro devoti ed amati Sudditi.

Ai Dipendenti di Corte è affidata la custodia, il mantenimento e lo svolgimento di peculiari attività di beneficio popolare, prestano i loro servigi in cambio del diritto Nobiliare di vivere a Corte e di usufruire di benefici pecuniari e proventi delle loro attività; funzioni molto importanti dei tessuti economico, sociale e culturale sono da essi portati avanti con assoluta abnegazione e fedeltà nei Nobili e nei loro Consiglieri.

Gli incarichi previsti e conferiti sono: Cartografo, Giullare, Guardia del Tempio, Conestabile, Giornalista, Console dell’Esercito Ducale, Oste, Menestrello e Custode del Demanio.

Quella dei Dipendenti di Corte è una formazione sociale d’allineamento Neutrale. Ad essa fanno parte quelle persone destinate a servire, consigliare o fare compagnia ai Nobili, i quali governano in modo assoluto il Regno, e dalla cui volontà dipende la sorte del Popolo. Una Gerarchia più o meno rigida, un’etichetta ben precisa li lega gli uni agli altri.

La necessità di affermarsi o di sostenersi entro una di queste formazioni conferisce a tutti un’impronta peculiare, appunto l’impronta dell’ “Uomo di Corte”.

✧ Ordine dei Mecenati ✧

I Nobili di LOT istituiscono l’Ordine dei Mecenati di LOT, affidando ad esso il compito primario di favorire una maggiore visibilità e diffusione della cultura nel Granducato. A tal fine l’Ordine dei Mecenati indice concorsi artistici, convince autori stranieri ad esporre nel Palazzo delle Arti le proprie opere, pubblica le migliori opere sottopostegli dal popolo, esamina le bacheche del Granducato alla ricerca di opere particolarmente meritorie e, in generale, si occupa di tutto quanto concerne la cultura del Granducato.

L’Ordine dei Mecenati è un mestiere non commerciale di allineamento neutrale. La figura del Mecenate è caratterizzata dall’amore, diffusione, custodia dell’arte in ogni sua forma o espressione. Essi la proteggono e ne traggono giovamento ed ispirazione continua, preservandola ed alimentandola con la professionalità e l’estro che li contraddistingue.

I mecenati propongono ai lottiani forme d’arte eccezionali reperite con l’accordo degli autori, devono anche grazie alla funzione di stimolo che porta il vedere certe opere, invogliare i lottiani a condividere con tutti il proprio modo di esprimersi artisticamente, giacché chiunque cerchi di esprimere propri stati d’animo, proprie sensazioni, con la tecnica o essendone privi, produce arte, produce qualcosa che può trasmettere emozioni a qualcuno, anche magari solo a se stesso.

I Mecenati inoltre si occupano della parte Ludica del Granducato, concorsi, manifestazioni e così via.

✧ Ordine dell’Unicorno ✧

Questo Mestiere nasce con lo scopo di verificare il rispetto, da parte delle Gilde, dei programmi e degli Statuti che esse hanno a suo tempo trasmesso all’Ordine. Su delega dei Nobili, e di concerto con gli stessi, il suddetto Ordine si occupa anche di raccogliere, valutare, approvare o respingere, i progetti per la nascita di nuove Gilde.

L’Ordine dell’Unicorno è un Mestiere di pochi elementi scelti dalla Dominus Orationis, tra i più saggi ed equilibrati di Lot. Il loro allineamento all’interno di Lot è Neutrale.

Il suo compito è la valutazione di progetti per nuove Gilde (mero tramite con i Nobili per quelli di nuovi Mestieri) e selezione di quelli meritevoli di essere sottoposti al giudizio supremo dei Nobili. Il giudizio favorevole dell’Unicorno è premessa indispensabile all’attivazione di una Gilda, ma non costituisce vincolo alcuno nella decisione finale.

Effettua il controllo dell’aderenza dei Comportamenti delle Gilde a quanto dichiarato in Statuto, della loro effettiva partecipazione alla vita lottiana e valutazione delle capacità dei Master. L’Ordine ha in questo caso la possibilità di suggerire, laddove ne ravvisasse la necessità, la rimozione, la sostituzione o l’affiancamento dei vertici delle Gilde. A questo proposito si sottolinea come quanto detto sia mirato ad aiutare le Gilde in crisi, e non a chiuderle o sostituirne semplicemente il Capo Clan.

L’Ordine dell’Unicorno è depositario unico ed ufficiale degli Statuti delle Gilde.

✧ Cavalieri della Dea Themis ✧

L’Antico Ordine dei Cavalieri della Dea Themis è un gruppo di cittadini scelti dalla Somma Sacerdotessa Urania, su indicazione della Dea Themis e per mano del Primo Cavaliere, che ha il compito di diffondere la parola della Dea e di vigilare sulla sicurezza e la moralità del Tempio e di tutto il Gran Ducato.

I Cavalieri della Dea Themis hanno l’obiettivo di portare in ogni angolo del Granducato la parola della Dea Themis e la sua Luce, affinché se ne diffonda la conoscenza e il culto; Themis si impegnano a prestare aiuto, sia materiale che morale a tutti i cittadini, viandanti e stranieri, indipendentemente dalla loro araldica, carica e allineamento.

Hanno il compito, per volere nobiliare, di donare le Sacre Tavole del sapere, in modo di elevare il livello di mente dei cittadini che si sono dimostrati meritevoli e capaci di creare e mantenere l’atmosfera lottiana, ed infine si impegnano a vegliare sulla moralità della popolazione, dando essi per primi esempio di come interpretare lo “Spirito Lottiano”.

L’origine dell’Ordine dei Cavalieri di Themis risale a poco tempo dopo la fondazione del Granducato, quando, per volere della Somma Sacerdotessa Urania, fu creato al fine di vigilare sulla Moralità della città ed essere di esempio per tutti i Cittadini. I Cavalieri vengono scelti dalla Dea stessa in base alla devozione che ad Ella dimostrano, all’aderenza ai setti principi ispirati da Themis e all’attitudine a porsi al servizio degli altri. I Cavalieri della Dea Themis dedicano la loro vita al servizio ogni Cittadino che ne presenti necessità, che si tratti di guidarlo nella grazia della Dea, di donare consigli e conforto, di porsi a difesa degli inermi o anche di fornire aiuto materiale (due terzi del loro stipendio è, infatti, destinato alla beneficenza verso Cittadini bisognosi).

Al fine di mantenere la pace e l’armonia tra i cittadini, i Cavalieri della Dea si occupano di trasmettere ed alimentare il Culto della Dea Themis e si fanno portatori della sua parola nel Granducato, guidati in quest’opera dagli orientamenti dettati dalla Somma Sacerdotessa Urania e dal Primo Cavaliere, portavoce di quest’ultima.

Inoltre, ai Cavalieri sono affidate altre funzioni all’interno del Granducato, come la distribuzione delle Tavole del Sapere ai cittadini che se ne mostrino meritevoli in base al loro impegno profuso per il miglioramento della vita a Lot, o la benedizione degli animali in nome della Dea Themis, affinché sia ad essi concesso l’accesso al Tempio.

Un animale, per essere benedetto, deve presentare determinati requisiti: essere un animale magico o assolutamente indispensabile al proprio padrone, o utile all’interno del Tempio. La gestione delle cerimonie all’interno del Tempio è affidato ai Cavalieri Anziani.

I Clan e le Gilde che celebrano nella Casa di Themis sono tenuti a dare preavviso al Primo Cavaliere, che valuterà l’opportunità e la fattibilità di tali riti. Il Primo Cavaliere coordina le attività dell’Ordine e si prodiga per mantenerlo unito e operoso, egli è il braccio destro della Somma Sacerdotessa Urania nella gestione dell’ordine, a lui infatti spetta il compito di esaminare i futuri Giovani Cavalieri e vegliare sull’operato di ogni singolo fratello, ed è responsabile dell’operato di ogni Cavaliere di fronte alle alte autorità del Granducato.

✧ I Signori dei Draghi ✧

La missione dei Signori dei Draghi è di portare nel Granducato di Lot l’utopia di Leggendra, affinché la giudichi, la apprezzi e che infine diventi parte di essa.

Le differenze tra gli otto diversi draghi contribuiscono a creare una società priva dell’oppressione dovuta all’eccessivo ordine, e priva dell’insicurezza suscitata dal troppo Chaos, una società dove ognuno è libero ma dove la propria libertà non mette a rischio quella degli altri, dove ognuno può essere se stesso nel modo che preferisce ed unirsi ad altre persone a lui simili per uno scopo comune, una società dove tutti hanno il loro posto senza eccezione alcuna.

Ogni Drago Elemento dimostra una particolare capacità nella sua missione; tale capacità lo caratterizza all’interno dei Signori dei Draghi.
La missione si svolge secondo questi punti chiave:

✦ Catturare i draghi selvaggi
✦ Addomesticarli
✦ Curare i draghi feriti
✦ Osservarli e censirli
✦ Uccidere i draghi indomabili e pericolosi
✦ Insegnargli ad essere cavalcati
✦ Addestrarli al combattimento
✦ Apprendere da loro nuove conoscenze
✦ Costruire una Cittadella volante

✧ La Corte del Giglio ✧

La Corte del Giglio fu fondata dal Conte Thorm, riunendo un gruppo di amici, in modo da avere intorno a sé un gruppo di fedelissimi.
Fu creata per svolgere il lavoro di Consiglio del Conte stesso.

Fanno parte della Corte del Giglio i membri della Corte personale del Conte Thorm, e possono farne parte solo coloro che vengono scelti personalmente dal Conte.

✧ La Corte dei Grifoni ✧

Fanno parte della Corte quei Lottiani che più sono stati ritenuti degni di fiducia da sua eccellenza la Baronessa Astarte. La Corte dei Grifoni è infatti votata completamente alla sua persona, il nome stesso deriva dalla fierezza e nobile fermezza che distinguono la Baronessa stessa.

La Corte vive in modo assoluto ed esclusivo per la sua Signora: ogni momento del suo diletto e ogni momento per lei di difficoltà, sono diletto e difficoltà anche per la sua Corte, che li condividerà con lei.

Gli appartenenti alla Corte dei Grifoni sono tenuti ad esaudire ogni richiesta o desiderio della Baronessa Astarte, ciò anche se talvolta possa implicare azioni al limite della legalità, o apparentemente incomprensibili se non esperti delle nobil trame.

Le decisioni all’interno della Corte sono prese dall’Augusta Baronessa, così come ogni ruolo che viene assegnato in base ai meriti o alla volontà della Baronessa.

✧ L’Ordine delle Rosaspinae ✧

In un tempo assai lontano… un Nobile Conte di Regale Stirpe diede vita all’Ordine delle Rosae Spinae. Quel Nobile Signore era il Conte Erik di Lot, colui che fondò l’antica cittadella Medioevale il cui nome riecheggia nel Tempo.

Per suo volere, furono scelte nel Granducato tre fanciulle di purezza inviolata, nobili di cuore per realizzare quel sogno… Così, al finire della Primavera, il Conte ripose la sua fiducia su tre Dame di indiscusso onore: Lady Alisea, Lady Brina e Lady Dania.

Furono consacrate le loro vite alla Dea Themis e giurarono sul loro onore di restare fedeli al cammino intrapreso, dedicando la loro vita al benessere del Granducato e legando la loro vita per sempre a quella del loro Maestro e Signore.

Passarono diverse stagioni dal loro primo ingresso a Corte, durante le quali appresero la conoscenza dei misteri e di antichi riti. È difficile raccontare della preparazione di queste Sacerdotesse, ciò che non è ovvio deve restar segreto, coloro i quali hanno intrapreso il medesimo sentiero lo sanno, e coloro che non lo hanno ancora percorso non lo sapranno mai.

L’Ordine delle RosaeSpinae è un mestiere di servizio di allineamento legale neutrale. I membri dell’Ordine si impegnano a diffondere alti principi e valori morali, affinché in città si continui a respirare con la stessa aria con la quale ha visto la luce. Essi sono pronti a scendere in battaglia, qualora la città fosse in pericolo e ci fosse l’esigenza di difendere i valori su cui è stata fondata.

I membri dell’Ordine delle RosaeSpinae mantengono in città un comportamento irreprensibile ed una perfetta etichetta; facendo parte della Corte di un Nobile devono tenere alta la dignità e l’onore dell’Ordine e della città medesima, pur mettendosi a disposizione dei cittadini con gentilezza e garbo.

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