Gnomi

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Data di pubblicazione: 12 Settembre 2011 ©Giardino delle Fate

VITA degli GNOMI

Gli Gnomi sono creature fatate simili a uomini minuscoli. Sono tradizionalmente rappresentati come baffuti e barbuti, e dotati di caratteristici cappelli a cono, spesso di colore rosso.

Abitano nelle montagne, nelle caverne e nel sottosuolo, ma preferiscono vivere sulle colline e nei boschi; sono abili forgiatori di metallo ed ottimi guardiani e custodi di grandi tesori, definiti anche Spiriti Guardiani dei Tesori, Amici dell’Umanità. Narrano le antiche saghe nordiche che essi sarebbero stati originati dalla decomposizione del corpo del gigante Ymir.

Benché abbiano aspetto umano non discendono affatto dall’uomo, ma appartengono ad un’altra realtà che non è di questo mondo, una dimensione ultraterrena, infatti gli Gnomi sono (come Fate, Nani ed Elfi) facenti parte del Piccolo Popolo e strettamente legati alla Natura in cui abitano. Essi hanno conoscenza del futuro e dei poteri delle erbe, dei minerali e del regno sotterraneo.

Gli Gnomi sono ottimi tecnici, alchimisti ed inventori, e per queste loro straordinarie capacità tecniche essi sono richiesti praticamente ovunque, anche se preferiscono rimanere tra i loro simili. Sono amanti della Natura e degli animali, e sono degli inguaribili burloni. Amano i giochi di parole e quelli di prestigio. Sono ottimi ingegneri, arte nel quale nessuno può superarli. Sono curiosissimi, ed amano capire come funziona qualcosa da sé.

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Secondo la tradizione esisterebbe un’opera scritta in Arabo, su pergamena, intitolata Il Libro Rosso, un libro di Magia che divulgava i segreti per fabbricare artificialmente oro e pietre preziose, e dove gli Gnomi sono descritti come esseri piccolissimi destinati a suscitare nell’animo umano sensazioni quali piacere, tristezza, amore, odio, gioia e noia. Questi esseri ci invadono dalla nascita e ci accompagnano nel corso della vita, sorvegliandoci nel momento del pericolo e consigliandoci nel sonno; ci lasciano soltanto quando siamo sul punto di morte.

La loro principale missione è quella di vigilare sull’equilibrio dei talenti, e svolgono questo compito agendo come generatori di illusioni e di sentimenti; la caratteristica di donare all’uomo la capacità di sognare li rende graditi alla Natura della quale sono figli, risiedono nelle onde aeree ed hanno la capacità di penetrare la terra e di infiltrarsi nelle montagne.

Rappresentano un contatto dimenticato con le origini, coloro che trasmettono i nostri desideri e le nostre preghiere agli Spiriti, alla Dea, al Dio, all’Universo immortale e cosciente; esistendo differenti gradi di attività mentale in relazione al genere di cellule che vibrano, risulta una esperienza estremamente affascinante quella di abbandonarsi a questi Spiriti benevoli e ai loro platonici piaceri.

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Gli Gnomi vivono in ottimi rapporti con Halfling e Nani, odiano i giganti, e non vedono di buon occhio Umani ed Elfi, anche se raramente si dimostrano ostili. A causa del loro animo gioviale sono quasi sempre di allineamento buoni, trovare uno Gnomo malvagio è quasi impossibile. Parlano lo Gnomesco, che utilizza l’alfabeto nanico, ed è un linguaggio molto tecnico, infatti la maggior parte dei testi scientifici sono scritti in Gnomesco.

Gli Gnomi sono creature che si distinguono nettamente dagli Elfi, essendo di statura minuscola e dall’aspetto di vecchi barbuti: essi sono piccoli e tozzi, con una forza ben sette volte superiore a quella dell’uomo. Corrono molto velocemente e i loro salti sono enormi.

Sono alti quasi un metro e pesano dai 18 ai 20 kg. Raggiungono la maturità a 40 anni e vivono in media 450 anni. Gli Gnomi non sono come noi… loro vivono centinaia e centinaia di anni. Pensate che l’età giusta per sposarsi (forse corrispondente ai nostri 30) è… di 100 anni!

gnomiQuando sono adulti, gli Gnomi maschi hanno una lunga barba bianca e le femmine si sistemano la chioma con due belle trecce bionde, che però spariscono sotto un fazzoletto dal giorno in cui prendono marito. Il loro abbigliamento preferito è una giacchetta legata con una cintura, pantaloni pesanti (fa freddo nei boschi!) e degli stivaletti invernali, oltre, naturalmente, all’immancabile cappello rosso a punta. Le donne invece indossano dei bei vestiti ricamati ed un cappello verde, sempre a punta.

Dopo il matrimonio naturalmente nascono i figli: di solito si tratta di una coppia di gemelli. Il papà si occupa prevalentemente dell’educazione dei maschietti, mentre la mamma si prende cura delle femminucce.

gnomiQuando il piccolo Gnomo compie 13 anni, è pronto per diventare grande. Allora il suo papà gli svela tutti i segreti di cui sono a conoscenza solo gli Gnomi, e gli insegna tante cose utili per il suo futuro: ad esempio, a riconoscere funghi ed erbe, a distinguere le piante commestibili da quelle velenose, e gli animali buoni da quelli aggressivi. Inoltre il piccolo deve imparare a correre veloce come una lepre (per sfuggire a possibili predatori), ad usare una specie di bacchetta magica che gli Gnomi usano per cercare i tesori, ed infine imparerà a fischiare fortissimo, per avvertire i compagni, anche a grande distanza, di un imminente pericolo. Le ragazze, invece, vengono istruite dalle mamme nelle faccende di casa: imparano a cucinare, a filare la lana, a prendersi cura dei cuccioli di animali.

Nella casa degli Gnomi sono sempre i bambini ad apparecchiare la tavola. Sulla tavola apparecchiata per la colazione troviamo tè, uova di piccoli uccelli canori, funghi, burro di olio di girasole o di rapa, e zuppa di semi di erbe.

Gli Gnomi incominciano la loro giornata di sera. Questo piccolo popolo di solito dorme di giorno e lavora di notte.

Entrate nascoste, ai piedi degli alberi, conducono a gallerie sotterranee che sbucano davanti ai gradini delle loro case. Le case degli Gnomi si trovano abitualmente tra le radici di grandi alberi: c’è una grande cucina con un caminetto, la camera da letto, il ripostiglio, il bagno e… la botola segreta per scappare in caso di pericolo.

Il tetto è fatto di scaglie di pigna. Come vedete, gli Gnomi sono molto previdenti e sono bravissimi artigiani. Generalmente, adiacente alla casa si trova una piccola officina con tutti gli attrezzi necessari per lavorare il legno, la ceramica od altri materiali.

Grandi amici degli Gnomi sono i topi (di dimensioni più o meno quanto la loro). Come noi teniamo in casa cani o gatti, loro allevano questi piccoli roditori, costruendo loro delle comode “cucce” ed offrendo loro dei pasti ghiotti.gnomiParacelso fu tra i primi a menzionare gli Gnomi, facendone derivare il nome dalla radice greca gnosis (“conoscenza”, “saggezza”), o gnome, con una derivazione anche dal termine Genomus, nel senso di abitante della terra. Paracelso considerava gli Gnomi Spiriti della Terra e del sottosuolo, e sosteneva che potessero spostarsi all’interno del terreno con la stessa facilità, con cui gli uomini camminano sopra di esso.

Gli Gnomi rappresentano quindi gli Elementali della Terra, in grado di muoversi liberamente in questo Elemento e con la conoscenza di tutti i segreti delle piante e dei minerali; gli altri Elementali identificati da Paracelso sono le Nereidi (Elementali dell’Acqua), chiamate anche Ondine, le Salamandre (Elementali del Fuoco), le Silfidi o Silfi (Elementali dell’Aria), che derivano probabilmente dalle Suleviae, Ninfe Celtiche trapiantate nella religione romana. Secondo una antica tradizione, le Sirene e le Nereidi, alla loro morte, si trasformano in Silfidi benevoli. Inoltre, sempre secondo Paracelso, i raggi del Sole hanno il potere di trasformare gli Gnomi in pietra.

Tutti questi elementi sono anche tipici dei Nani della mitologia nordica; queste due figure sono in effetti spesso sovrapposte, e difficilmente distinguibili anche nel folklore e nella letteratura fantasy. Talune fonti confondono anche gli Gnomi con altre creature fantastiche (soprattutto dei boschi), per esempio Elfi e Goblin.

Data la lunghezza dell’argomento, l’articolo è stato diviso in più pagine:

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