Il Regno delle Fate

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Data di pubblicazione: 15 Settembre 2011 ©Giardino delle Fate

☪ Le dimore del Regno Fatato ☪

Le Fate vivono non lontane da noi, nelle colline o nei boschi. Dal momento che hanno lasciato la superficie della terra agli uomini, ora le Fate abitano nell’AltroRegno, dove vivono felici e spensierate.

La loro presenza soprannaturale dona al paesaggio un’aura vitale, nostalgica ed appassionata, un lirismo sensuale e misterioso che favorisce soprattutto la poesia, la musica e le canzoni. Le colline delle Fate trasmettono straordinarie ispirazioni provenienti direttamente dai Reami Fatati…

Con l’arrivo dei Celti in Irlanda, i potenti Tuatha De Danann, il popolo della Dea Danu, finì per abbandonare la superficie terrestre del Mondo di Mezzo. Scivolarono tranquillamente nell’AltroRegno dove ora vivono felici e gioiosi, in un reame parallelo come vicini degli umani. I Tuatha De Danann vivono all’interno di colline, spesso ancestrali tumuli funerari.

Al calar delle tenebre, alcune colline fatate si animano di luci splendenti, di musica e di allegria. Certe notti, le porte tra i mondi si aprono, in particolare a Samhain (Halloween), che segna l’inizio dell’inverno, e alla vigilia di Calendimaggio che dà l’inizio all’estate.

In queste notti magiche, non è raro incontrare alcune Fate che viaggiano nel nostro mondo e che conducono gli umani fino ai cancelli dell’AltroRegno. Le caverne e i precipizi possono aprirsi e rivelare meravigliosi castelli fatati. Solitamente, gli osservatori e i visitatori discreti e gentili vengono ricompensati, ma coloro che mancano di rispetto alle colline o ai castelli fatati attirano l’ira delle Fate.

Una leggenda del Donegal, in Irlanda, narra di un uomo che ammucchiava torba nella palude. Una sera, recandosi alla palude, s’imbatté in un enorme buco nero nel fango… una grande apertura nel terreno. Vi infilò il suo bastone.

Quando cercò di estrarlo, fu trascinato nell’apertura e precipitò in fondo alla voragine. Toccato il fondo, incominciò a camminare e continuò finché non raggiunse un castello, dove trovò molte persone che cantavano allegramente e mangiavano e bevevano. Si sedé con loro ma non toccò cibo, perché se avesse mangiato o bevuto, sapeva che avrebbe corso il rischio di non tornare mai più a casa. La vicina presenza delle Fate anima il paesaggio terrestre di attività vivaci. Insieme agli Spiriti naturali degli alberi, dei fiori e della conformazione del terreno, l’AltroRegno delle Fate imbeve il mondo naturale ed umano di movimento, esuberanza, passione. Il nostro mondo è uno specchio del loro.

Queste energie soprannaturali, che siano Fate o Spiriti della Natura, sono talvolta grandi amiche di poeti, artisti, musicisti e creativi di ogni genere. La presenza delle Fate e degli Spiriti naturali risveglia nel paesaggio che ci circonda le sue qualità più magiche.

Dobbiamo essere particolarmente attenti alla presenza degli esseri soprannaturali che abitano questo mondo insieme a noi, la terra è sacra dovunque noi viviamo. Se vivete a contatto con la Natura, soprattutto in luoghi isolati dove le Creature Fatate si sentono maggiormente a loro agio, potreste diventare sempre più consapevoli della loro presenza e della loro vitalità gioiosa ed appassionata.

Una parte dell’immaginario contemporaneo le dipinge come esseri maligni ed intriganti, ma in realtà le Fate sarebbero ben felici di cooperare con noi, condividendo soprattutto ispirazioni, visioni, spensieratezza, canzoni e musica. Purtroppo le Fate, insieme ad altri Spiriti naturali, sono divenute sospettose nei confronti degli umani e, così, guadagnarsi il loro appoggio richiede rispetto e molta cura per la Natura e per gli Spiriti che la abitano.

Nessuno ha mai avuto modo di vedere le case delle Creature Fatate, si sa che alcune di esse amano vivere nei tronchi cavi degli alberi, tra le rocce, nelle caverne o nell’acqua, ma essendo molto gelose della propria riservatezza e dei loro segreti e tesori, non consentono ad alcuno di individuare esattamente le loro dimore.

Secondo numerose leggende, però, in tutto il mondo esistono delle colline cave al cui interno vivono le Fate, proprio come in un enorme palazzo lussuoso: queste colline si potrebbero comunque individuare, perché da esse la notte proviene la musica di feste sfrenate.

Tuttavia, i pochi che si sono messi seriamente alla ricerca di queste colline lo hanno attuato col solo intento di derubare gli esseri che le abitano, e nessuno di loro è tornato indenne o solamente desideroso di diffondere le informazioni scoperte.

Altri luoghi dov’è noto si trovino le Fate sono i cerchi di funghi, luoghi altamente magici in cui gli Esseri Fatati si ritrovano a danzare. È talvolta accaduto che esseri umani, attratti sul luogo dalla musica, siano stati trascinati in queste danze e ne siano usciti sfiniti.

All’interno di questi cerchi, infatti, così come in tutto il Regno delle Fate, il tempo scorre in modo molto più lento che nel mondo umano, e quindi una danza che apparentemente è durata solo qualche minuto all’interno, può avere un corrispettivo della durata di anni al suo esterno.

Gli Esseri Fatati amano molto l’ordine, l’allegria, la musica, i canti ed i balli, la generosità, le Fate sono attratte dagli amanti ed apprezzano le offerte di cibo lasciate per loro, all’interno o all’esterno delle case la notte. Questi Esseri hanno un codice morale decisamente diverso da quello degli umani. Alcuni sono “cattivi” di natura ed incontrarli può essere estremamente pericoloso (spesso più sono belli ed attraenti nell’aspetto, e più sono letali), altri sono solo un po’ dispettosi, mentre altri ancora sono amichevoli ed addirittura servizievoli.

Qualunque sia la loro indole, ad ogni modo, si aspettano di essere trattati dagli esseri umani con attenzione e riguardo, ma non ricambiano necessariamente la stessa cortesia. In particolare, essendo in genere creature molto suscettibili e permalose, chiunque le abbia incontrate ha imparato a proprie spese a soppesare bene le parole prima di rivolgersi a loro, onde evitare di offenderle: ad un’offesa, infatti, possono reagire in modo molto dispettoso.

Inoltre, le Fate possono essere meravigliosi membri aggiunti ad una qualsiasi famiglia che le comprenda e le onori (per onorare s’intende il non catturarle o metterle in gabbia, e per comprensione il restare bimbi con la curiosità e il desiderio di imparare): una Fatina in casa non è mai una “schiava” degli umani, o una sorta di serva, non svolge i compiti quotidiani al posto degli abitanti della casa scelta né lavora per loro, ma può aiutare in casa, e qualunque aiuto venga da parte sua è dato come un regalo.

Le ore più propizie per vedere le Fate sono quelle del primo mattino quando il sole sorge, a mezzogiorno, le ore del crepuscolo quando scende la sera (in particolare quel momento, in primavera e in estate, appena prima che le ombre comincino ad allungarsi), e la mezzanotte.

Le condizioni più favorevoli per vedere le Fate sono quindi la piena luce solare, la delicata luminosità della sera o dell’alba, oppure il bianco e lucente chiarore della Luna piena, anche se si ritiene che qualsiasi notte rischiarata dalla Luna sia propizia per vedere le Fate. I fuggevoli istanti dell’alba e del tramonto, quando il canto degli uccelli ci addolcisce il cuore e il mondo intero sembra cadere sotto un incantesimo, sono particolarmente fatati.

Anche la notte di Luna nuova e l’ultima notte della Luna vecchia che, come dice la leggenda, “dà l’addio alle isole incantate d’Occidente”, sono momenti di magia in cui è possibile vedere coloro che abitano nella Terra di Luce.

✧ Terra di Luce ✧

In questa Terra ci sono giardini, paradisi, animali, minerali… ed ogni cosa che sia reperibile su questa Terra, assolutamente ogni cosa, è viva e parla, ha una vita analoga a quella di ciascun essere vivente dotato di pensiero e parola.

Gli Esseri di quella Terra corrispondono a ciò che sono qui, con la sola differenza che in quel luogo celestiale le cose sono permanenti, imperiture, immutabili. Il loro Universo non muore.

Così nella Terra di Luce, gli animali parlano. E parlano anche le pietre… Inoltre, ci sono molte specie di animali che non abbiamo mai visto sulla nostra Terra.

Ogniqualvolta uno di noi tenta di avvicinarsi alla Terra di Luce, ecco che subito uno dei suoi abitanti gli si affretta incontro, ed è un alleato di incommensurabile benevolenza.

Noi stessi, in effetti, siamo parte della “terra celestiale”, perché il nostro omologo (sembianza o immagine vivente) vi esiste in un corpo di fibre luminose, fibre dotate di sottili, delicati prolungamenti (corpo astrale) che giungono ai confini del mondo verde.

Questo «doppio vivente» è il «compagno di strada» di cui si parla negli insegnamenti feerici. Feerilandia è una dimensione parallela alla nostra, e siamo intimamente legati ad essa dalle fibre luminose che si irradiano dai nostri corpi di luce.

La teosofia identifica il Regno delle Fate con parte di un mondo spirituale di solito nascosto, che coesiste con il nostro mondo fisico. Secondo l’opinione dei teosofi la funzione primaria delle Fate è di assorbire il PRANA, o forza vitale, dal sole e di distribuirla al mondo fisico.

Così le Fate dei Fiori sono Spiriti della Natura perché forniscono il legame vitale tra l’energia solare e i minerali del suolo. Da certe Fate dipendono la struttura ed il colore dei fiori; altre lavorano sottoterra intorno alle radici; altre si occupano su un piano molecolare della crescita della cellula, ed altre ancora aiutano lo sviluppo dei regni minerale, vegetale e animale.

Il corpo delle Fate fa parte degli stati più sottili della materia fisica: quando sono visibili sono su un piano ETERICO (uno stato più sottile dello stato gassoso), e quando sono invisibili sono su un piano ASTRALE (uno stato ancora più rarefatto dell’Eterico). Possono cambiare stato a loro piacere, ma negli stati più fini sono visibili solo ai chiaroveggenti.

Normalmente le forme di queste creature sono diverse e svariate, ma in genere si basano su una figura umana rimpicciolita, con un difetto od un’esagerazione negli arti o nelle sembianze.

Grazie alla natura eterica della sua struttura, una Fata può mutare dimensioni a volontà; se però normalmente è piccola, mantenere dimensioni maggiori per un certo tempo è una fatica notevole. Le energie che scorrono attraverso il corpo di una Fata provocano spesso la crescita di capelli fluenti e di grandi ali dai colori brillanti e cangianti. Le Fate non usano però questi vanni, per volare, in quanto possono muoversi attraverso l’aria e la materia a loro piacimento.

Chiudete gli occhi per un istante, e fate riposare la vostra mente nello spazio che precede il pensiero: in quello spazio, indicato negli insegnamenti come punto adimensionale e il cui simbolo è una quercia, c’è l’ingresso per la Terra di Luce. Prima che la mente spezzi il flusso dell’esperienza, prima che incaselli ogni dato sensibile nel suo vasto sistema di archiviazione, per un istante si manifesta lo scintillante Reame delle Fate…

Data la lunghezza dell’articolo, il post è stato diviso in più pagine:

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