Lupi e Licantropi

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Data di pubblicazione: 14 Settembre 2011 ©Giardino delle Fate

☆ Caratteristiche del Licantropo ☆

~• Morfologia Licantropica •~

Perlopiù, tutte le storie e le leggende sono concordi nell’affermare l’origine diabolica del mostro, che viene spesso associato con Streghe ed eretici. A parte questo punto in comune, è impossibile tracciare una morfologia univoca del Licantropo.

Normalmente lo si trova rappresentato in forma di lupo (e non una creatura ibrida tra l’uomo e la bestia, come nei film horror), che può però assumere un’ampia gamma di aspetti e dimensioni, dal normale lupo, da cui si distingue solo per l’intelligenza e la ferocia, ad una mostruosità grossa come una mucca e deforme, dalla forza spaventosa e dalla ferocia senza pari.Taluni affermano anche che il Licantropo sia privo di coda, perché le creazioni del Diavolo, per quanto ben riuscite, sono necessariamente imperfette. Altri ritengono che sia necessariamente di colore nero.

Un possibile tratto distintivo sussiste nelle sue impronte: in alcune leggende, il Lupo Mannaro lascia a terra il segno di cinque unghie (i canidi normali lasciano solo quattro tacche, il pollice si è atrofizzato e non tocca il terreno).

Alcune di queste creature conservano la possibilità di parlare e ragionare, come normali esseri umani, altri la perdono completamente. Anche alla regola secondo cui non vengono mai rappresentati come ibridi, ci sono delle eccezioni, sia pure rare e parziali. Infatti, a volte il Lupo Mannaro sembra poter procedere su due zampe, cosa che gli consente, all’occorrenza, di intrufolarsi nelle case scassinando le porte chiuse. Altro tratto distintivo, è l’immenso gusto del Licantropo per la carne fresca.
Il demonologo francese Pierre Delancre (1565–1630), lo descrive così:

« Essi sgozzano li cani e li bambini e li divoran con eccellente appetito; camminano a quattro zampe; ululano come veraci [lupi]; hanno ampia bocca, occhi di fuoco e zanne acuminate »

Diventa imperativo, per la possibile vittima medievale, cercare di capire anche come si presenta il Mannaro in forma umana, per individuarlo e guardarsene. Il compito non è facile, perché esistono tanti segni indicatori, quante sono le versioni della creatura.

Bisogna guardarsi da chi ha sopracciglia troppo folte e unite al centro, oppure il volto ferino, i canini troppo affilati, pelo sia sul dorso che sul palmo delle mani. Il dito indice più lungo del medio è sicuro indizio di licantropia, così pure un insano appetito per la carne cruda.

È opportuno anche sospettare di chi sia troppo in forze, senza che lo si veda mai mangiare; quasi di sicuro è un Lupo Mannaro, che uccide persone la notte e le divora di nascosto.

Personaggio a metà tra lo Stregone e l’Uomo-lupo, è il francese mener de loups o “pastore di lupi”. È una sorta di incantatore che, pur non trasformandosi personalmente in lupo, è in grado di radunare e guidare un branco di lupi per i suoi scellerati fini.

La capacità di comandare un branco di normali lupi, è spesso riconosciuta anche al Licantropo. Alla testa dei suoi “simili”, poi, il Lupo Mannaro può dare l’assalto a paesi o addirittura a roccaforti, facendo strage degli abitanti e divorando gli armenti. Talvolta questi branchi misti si presteranno anche a fare da cavalcatura alle Streghe, e a portarle nei luoghi del sabba.

Nel Medioevo si completa l’opera di demonizzazione del lupo, che viene assimilato al suo “doppio” innaturale, e viene visto come servo delle Streghe (il Mannaro è una loro possibile incarnazione). I lupi sono vicini a Satana, e devono iniziare a guardarsi con grande attenzione dagli uomini, che talvolta giungeranno a fare dei veri e propri roghi di questi animali, a fianco di sventurati accusati di stregonerie o eresia.

☪ Licantropia ☪

La Licantropia è da tempo considerata una malattia, e come tale è vietata qualsiasi discriminazione nei confronti di chi ne è affetto. Per la medicina la licantropia è una rara affezione di natura isterica, e gli individui colpiti simulerebbero, solitamente nei periodi di luna piena, il comportamento e l’ululato tipico di un lupo.

Questo riconoscimento da parte della scienza ufficiale dimostra soprattutto due cose: in primo luogo che, qualunque sia la spiegazione che se ne voglia dare, un fenomeno “licantropia” esiste; in secondo luogo, che tale fenomeno deve essersi manifestato nella storia con una certa frequenza, se si è arrivati a contemplarlo nei manuali di medicina. Testi scritti e leggende tramandate oralmente facenti riferimento ai cosiddetti “lupi mannari” abbondano in tutti i periodi storici e in tutte le aree geografiche, e non possiamo dimenticare che per valutare l’attendibilità di un mito non si può prescindere dalla sua diffusione in periodi e contesti diversi.

Sostanziale concordia c’è anche sulla spiegazione del fenomeno: la licantropia è una sorta di possessione, operata da spiriti demoniaci che si diffondono da un corpo all’altro tramite una linea di sangue. Il Demone si palesa soprattutto nelle notti di luna piena, ma risiede sempre nel corpo del posseduto, per cui non è corretto dire che nelle notti di luna piena egli diventa Licantropo, in realtà una volta posseduto egli è sempre un Uomo-lupo.

Certo, vi sono periodi di quiescenza in cui il lato umano prevale, ma la bestia è sempre presente e può essere scatenata anche da fattori diversi dal ciclo lunare. Al riguardo, secondo l’interpretazione che ci pare più corretta, la notte di luna piena non è altro che il momento di massima forza del Demone, in cui non solamente la mente, ma anche il corpo, passano sotto il suo totale controllo.

L’unico rimedio ad oggi conosciuto consiste nell’uccisione del posseduto, in tal modo il Demone non può trasferirsi tramite il sangue ad altra persona e, abbandonato il corpo dell’ospite, torna alla sua dimensione spirituale.

Il plenilunio assume importanza, anche se non sempre risulta fondamentale, nelle trasformazioni involontarie. Il primo autore ad associare la trasformazione alle fasi lunari, è stato presumibilmente Gervasio di Tilbury, uno scrittore medievale, e l’idea dell’influsso della luna piena viene ripresa e ritenuta fondamentale dalla maggior parte delle leggende.

Vi sono tradizioni (ad esempio in Calabria), secondo cui il Licantropo si può trasformare anche sotto l’influsso della luna nuova. L’involontarietà della trasformazione non si ricollega solo al fatto che si verifichi in particolari congiunzioni astrali, ma anche alle sue cause: è solitamente dovuta agli effetti di una maledizione o ad altro accidente. Infatti, anche il venir maledetti da una Strega, come pure da un santo o da persona venerabile, può portare alla licantropia.

San Patrizio, secondo la tradizione, si dedicò a maledire e trasformare in lupi intere popolazioni, così come San Natale. I motivi per cui si può venire maledetti sono molteplici: eresia, empietà, antropofagia (qui ritorna il mito di Licaone), o al limite anche solo essere nati in certi periodi dell’anno.

Chi nasce la notte di Natale, a cavallo della mezzanotte o il giorno dell’Epifania, per esempio, ha buone probabilità di divenire Lupo Mannaro. Per salvare il figlio dalla crudele sorte, il padre, utilizzando un ferro rovente, deve incidere una croce sotto la pianta di un piede del bambino per i tre Natali successivi.

La maledizione può essere dovuta anche ad incidenti o piante velenose. Vi è una tradizione abruzzese secondo cui, dormire sotto la luna piena (in alcune zone dev’essere anche un mercoledì notte) porta al licantropismo.

Per le piante, la credenza più diffusa proviene dall’est europeo, ed avverte di restare lontani dai fiori neri (secondo la versione moldava, questi crescerebbero di preferenza vicino a cimiteri). Il nero è un colore che le infiorescenze in natura non assumono, tranne in casi particolarissimi (non attira gli insetti od altri animali impollinatori), pertanto indica soprannaturalità e probabile matrice diabolica.

❈ Tipi di Licantropi ❈

Molti sono i modi per diventare Licantropi. L’unico che non figura nella tradizione è il morso, chi viene morso da un Lupo Mannaro non diventa Lupo Mannaro esso stesso: il morso come veicolo dell’infezione mutaforma è una trovata narrativa relativamente moderna, dovuta, quasi certamente, ad una contaminazione proveniente dalle storie sul vampirismo.

Per tutto il Medioevo invece, per trasformarsi in lupi il modo più sicuro rimane ricorrere alla magia. Ciò, ovviamente, implica che la trasformazione sia volontaria, e per compierla ci si deve spogliare della propria pelle ed indossare una pelle di lupo. Se si è restii ad autoscorticarsi, può bastare indossare una cintura confezionata con la pelle di questo animale.

Caratteristica fondamentale affinché la pelle possa funzionare, è che la testa sia sostanzialmente intatta, se possibile con ancora il cranio inserito a supporto dei denti, e la pelle, naturalmente, non può essere quella di un comune lupo, ma dev’essere una sorta di veste maledetta consegnata dal Diavolo, che volentieri la fornisce a persone esecrabili, oppure, secondo consolidata tradizione, in cambio dell’anima. Un’alternativa all’uso della pelle, è il ricorso ad unguenti o filtri magici.

Uno dei componenti fondamentali è quasi sempre il grasso di lupo, talvolta questo viene mescolato con sostanze tossiche (come la belladonna) o dagli effetti psicotropi, mentre una delle più note ricette di filtro magico prevede di mescolare cicuta, semi di papavero, oppio, zafferano, assa fetida, solano, prezzemolo e giusquiamo: una parte va spalmata sul corpo, ed una parte bevuta. Non è quindi improbabile che una persona, se assume un simile intruglio e sopravvive, si comporti come un animale invasato, arrivando ad essere pericoloso.

Un ulteriore sistema per trasformarsi è bere “acqua licantropica”, cioè raccolta nelle impronte lasciate da un Uomo-lupo. La volontarietà di queste trasformazioni, fa sì che possano avvenire in ogni ora del giorno o della notte, e in ogni momento; questo significa che, secondo molte tradizioni, non basta guardarsi dalla luna piena per essere in salvo dai lupi mannari.

Licantropi Naturali
I Licantropi naturali sono una vera e propria razza a sé. Infatti nascono già come Licantropi in quanto figli di altri Licantropi naturali.
Oltre alle normali caratteristiche dei Licantropi, questa specie è l’unica ad avere un triplice stadio di trasformazione: uno completamente umano, uno totalmente animale, ed uno ibrido, ovvero umanoide ma con caratteristiche animali (ad esempio il classico Uomo-lupo). Sono in grado di infettare le creature che feriscono, salvo le limitazioni sopra descritte, con la malattia della licantropia.
I Licantropi naturali non possono dare luogo a razze ibride, possono incrociarsi con animali della loro stessa specie (unione da cui nascono animali comuni con un’intelligenza vagamente più elevata della media) o con umani (unione da cui nascono comuni esseri umani, talvolta dotati di alcuni sensi leggermente più estesi, ma non in maniera realmente percepibile), o con Licantropi infetti della stessa specie (nel qual caso potranno avere origine normali umani o Licantropi naturali, con le stesse probabilità).

Licantropi infetti
I Licantropi infetti sono quei Licantropi divenuti tali proprio perché contagiati dalla licantropia, per essere stati attaccati da Licantropi naturali o da altri Licantropi infetti. Hanno una forma completamente umana ed una totalmente animale, ed ovviamente sono in grado di infettare le creature che feriscono. Essi non possono trasmettere la licantropia come carattere ereditario (quindi i loro eventuali figli non saranno automaticamente dei Licantropi).

Licantropi indotti
I Licantropi indotti sono quei Licantropi divenuti tali a causa di una maledizione, un oggetto magico o altro, o anche per aver contratto la licantropia per cause magiche. Non sono in grado di trasmettere in nessun modo la licantropia ed hanno solo due forme, una umana ed una animale, o eventualmente ibrida a seconda dei casi. Non possono evocare animali della propria razza ma possono parlarci, a meno di non avere forma ibrida.
Contrariamente agli altri tipi di Licantropi, quelli indotti non si trasformano a piacimento, ma solo al verificarsi di determinate condizioni date dalla natura della maledizione a cui sono soggetti (ad esempio quando vi è luna piena). Spesso, ma non sempre, non hanno né controllo né memoria di ciò che fanno nella loro forma animale o ibrida.

✬ Diventare un Licantropo ✬

Come già detto, il morso dell’Uomo-lupo non rende Licantropi, per la semplice ragione che la sua vittima viene solitamente sbranata e divorata, e dopo tale trattamento di lei rimane ben poco. Chi vuole ricoprirsi di pelo e farsi crescere le zanne ed essere un figlio delle tenebre, ricorre ad altri mezzi e, maledizioni a parte, solitamente il Lupo Mannaro è il prodotto di un rituale di magia nera.

Direttamente o indirettamente, l’artefice della metamorfosi è il Diavolo, che concede tale privilegio ai suoi discepoli più fedeli e meritevoli. Spesso dunque, il Licantropo è una Strega, che si trasforma in lupo dopo essersi spalmata il corpo di un diabolico unguento, o dopo aver ingurgitato una tremenda pozione magica.

Un altro sistema usato nei paesi nordici, dalla Bretagna alla Scandinavia, era quello di cingere attorno al corpo una pelle di lupo od orso (così facevano gli Ulfhednar, i guerrieri-lupo vichinghi), oppure una cintura di pelle umana alta tre dita e ricavata dal cadavere di un assassino.

C’è dunque chi, come Streghe e Stregoni, diventa Lupo Mannaro per libera scelta… ad altri capita a dispetto della loro volontà… Mai addormentarsi all’aperto, senza coprirsi il volto in una notte di luna piena. Potreste sentire il bisogno di ululare, di correre in giro a quattro zampe e di mettere sotto i denti un bel boccone di carne umana fresca: è il “mal di luna”, come viene poeticamente chiamata la licantropia nel meridione d’Italia.

A volte non è neppure necessaria una notte di plenilunio, basta che sia mezzanotte e che ci sia la tempesta. E poi, naturalmente, si può essere maledetti da una Strega (o da una zingara): in Polonia se una Strega mette una pelle di lupo sulla soglia di una casa dove si sta celebrando un matrimonio, chiunque esca da quella soglia si trasforma in bestia.

Chi è affetto dal “mal di luna” è colto, all’avvicinarsi della trasformazione, da eccitazione e nervosismo, ha appena il tempo di mettere in guardia le persone presenti, poi cade a terra come in preda ad un attacco epilettico, le sue membra si contorcono e si trasforma, in preda ad atroci dolori. Alcuni occultisti moderni propongono però, sulla base delle testimonianze delle Streghe, una diversa interpretazione del fenomeno: l’uomo cade a terra, si contorce, poi resta immobile, come colto da catalessi, e la forma lupesca non è che il suo corpo astrale, libero di vagare nella notte mentre il corpo originario giace senza vita.

In entrambi i casi, comunque, una ferita o una mutilazione inferta sul corpo del lupo si riproduce sul corpo dell’uomo: se il lupo perde una zampa, l’uomo svegliandosi si ritroverà con un moncherino sanguinante. Si dice che Stump, i Gandillion ed altri celebri Lupi Mannari, avessero sul volto e sul corpo molte cicatrici dovute agli scontri con veri lupi ed altri animali della foresta.

L’orrenda trasformazione inizia spontaneamente al calare del sole e ha termine con l’alba. Se il Lupo Mannaro ha bisogno, per qualsiasi motivo, di riprendere immediatamente la forma umana, si può togliere con le zampe la fascia di pelle di lupo o la cintura di pelle umana (se questo è il metodo usato per trasformarsi), altrimenti, se ha usato una pomata, si rotola nell’acqua stagnante di un pantano o di una pozzanghera, metodo però non sempre efficace.

Altri sistemi necessitano l’aiuto di un complice umano, che ferisce il Lupo Mannaro sulla fronte con una lama facendone stillare il sangue, lo tocca con un forcone, lo fa passare attraverso un cerchio fatto di legno di giovane betulla, oppure, se è un parente, si limita a chiamarlo per nome.

Guarire del tutto dal destino di Licantropo è difficile, ma non impossibile. Una delle cure è la seguente: il Lupo Mannaro in forma umana dev’essere flagellato da ragazze armate di bastoni di frassino, fino ad essere completamente coperto di sangue; quindi gli si getta addosso, un mestolo alla volta, un intero pentolone di zolfo, olio di ricino, aceto e pece bollente. Se sopravvive, è guarito e la sua anima salva… se invece il malcapitato non ce la fa, avrà comunque finito di soffrire, almeno su questa terra.

Le trasformazioni possono essere messe in ordine di difficoltà, dalla più facile alla più difficile da ottenere. Le prime sette, di seguito elencate, sono trasformazioni non fisiche. Ci possono essere piccoli cambiamenti metabolici, come l’aumento della pressione sanguigna, ma niente di davvero fuori dell’ordinario; si tratta di trasformazioni mentali.

Non-trasformazione
La Non-trasformazione è una condizione mentale. Ci sono molti Mannari che non hanno mai sperimentato una vera e propria trasformazione, ma sono collegati “all’animale” in ogni cosa che fanno, come stile di vita. Sono contemporaneamente umani e lupi, il loro lato animale influisce su come interagiscono col mondo che li circonda. Molti, prima o poi, maturano altri tipi di trasformazione.

Trasformazione dell’Aura
La Trasformazione dell’Aura è la più comune, molti Mannari provano solo questa. Il Mannaro si immerge nell’energia dell’animale e si comporta “da lupo”, sentendosi animalesco, pronto a reagire, ben sveglio e con una più netta percezione del proprio corpo (un po’ come lo stato di grazia di alcuni sportivi completamente assorbiti dalla concentrazione nel loro sport). In alcuni casi, la temperatura corporea sale un po’.

Trasformazione Astrale
In questo caso il Mannaro si reca sul piano astrale e si trasforma lì. In realtà, è solo il suo corpo astrale a trasformarsi, e la condizione si presenta anche in alcuni sogni, visioni o trance.

Trasformazione Onirica
La trasformazione avviene nel sogno. Molti Mannari sognano di trasformarsi e di cacciare/distruggere le proprie paure mentre sono in forma di lupo. Si tratta di sogni lucidi, facilmente ricordati al risveglio.

Trasformazione Mentale
È una forma più profonda di Trasformazione dell’Aura, molto più animalesca, e varia da Mannaro a Mannaro.
La concentrazione e la coordinazione sono esaltate in questo stato, un po’ come un animale selvatico in buona salute. Il Mannaro potrebbe aver problemi a parlare, manifestare comportamenti decisamente animaleschi, e dimenticare come si cammina su due gambe, riuscendo a correre a quattro zampe con grande naturalezza. In questo stato, possono presentarsi vuoti di memoria.
Caratteristica di questo stato è il bisogno di bere acqua ghiacciata e la formazione della “bava da lupo”, simile alla bava bianca che anche i comuni mortali hanno, a volte, al risveglio. In una Trasformazione Mentale, la pelle può divenire molto pallida o grigiastra, come in una persona sotto shock.

Trasformazione Spirituale
Alcuni Mannari si trasformano incanalando nel loro corpo (un po’ come farebbe un medium) lo spirito di un lupo, e comportandosi di conseguenza.

Trasformazione della Personalità
Simile alla Trasformazione Mentale, è paragonabile ai cambiamenti di carattere degli schizofrenici con personalità multipla. Alcuni Mannari manifestano una personalità separata per il loro lato mannaro, e in rari casi con memorie divergenti ed abilità diverse.
Alcuni imparano a controllare lo spostamento da una personalità all’altra, e possono far emergere il lato più adatto a risolvere i problemi contingenti.

Trasformazione Molecolare
È la più spettacolare. Lo spirito del lupo prende totalmente possesso della materia del corpo, e non è una trasformazione graduale, ma un’istantanea riorganizzazione delle molecole dalla forma umana a quella di lupo. A volte è così veloce da creare un boom sonico attorno al corpo del Mannaro, e durante la trasformazione i vestiti vengono distrutti.
Il Mannaro prova dolore (a volte per un giorno intero) che si intensifica fino al momento della trasformazione. Circa tre minuti prima della trasformazione, il Mannaro sente l’irresistibile bisogno di isolarsi in un posto sicuro.

Trasformazione Classica
La chiamano così perché è quella resa popolare dalle leggende e da Hollywood, è la graduale trasformazione da uomo ad animale, che richiede fino a 10 minuti. La mente rimane umana ed è facile tenere la bestia sotto controllo, anche se, comunque, gli ormoni, i sensi ed il cervello da lupo avranno i loro effetti sul comportamento; più facile da ottenere della trasformazione molecolare, è anche meno dolorosa (addirittura piacevole in alcuni casi) e reversibile.
È possibile tornare alla forma umana senza essersi trasformati completamente in quella di lupo, ed anche restare per un periodo di tempo in una forma intermedia, un corpo umanoide, peloso, dal petto ampio, dalla testa di lupo e con zampe al posto delle mani. Oppure, in alcuni casi, i Mannari restano in una forma intermedia molto simile a quella umana, ma coi lineamenti del viso irriconoscibili, anche se la trasformazione completa rende del tutto simili ad enormi lupi.

Trasformazione tramite Bilocazione
In questa trasformazione il Mannaro entra in trance profonda (a volte indotta da droghe) e la sua coscienza compare in un altro luogo, materializzandosi in un corpo di lupo perfettamente fisico. Non si tratta del corpo di un lupo vero che sta possedendo, ma un corpo materializzato per l’occasione.
Il corpo umano, in molti casi, diviene rigido e freddo, a volte perdendo notevolmente peso (anche il 50% del peso originario) fino alla fine della bilocazione. Se il corpo del lupo viene ferito, le stesse ferite appariranno sul corpo umano, ed il Mannaro bilocante ha di solito ottima memoria di quello che fa in forma di lupo.
In alcuni casi, i bilocatori non sembrano in grado di controllare dove avverrà la materializzazione del lupo, ma solitamente è a pochi chilometri dal corpo umano e in aperta campagna.

Trasformazione Magica
Qui il Mannaro deve compiere un rituale magico per potersi trasformare. È possibile che si tratti solo di una limitazione psicologica di alcuni Mannari, che credono sia il rituale a trasformarli, mentre esso non è altro che un modo per mettere a fuoco la loro concentrazione.
Nei processi del Medioevo, dove di norma si diceva che la trasformazione avveniva tramite una cintura di pelle di lupo, gli oggetti che si presumeva servissero al rituale non venivano mai trovati.

Trasformazione tramite Possessione
In alcuni casi il Mannaro manda il proprio spirito a possedere un animale, controllandolo (a volte solo parzialmente) e vedendo attraverso i suoi sensi. È una condizione molto difficile da ottenere, che può causare problemi di salute al Mannaro quando l’animale muore (anche se il Mannaro non è in possesso dell’animale al momento della morte).
I Mannari per possessione non ricevono ferite se l’animale viene ferito, ma possono comunque sentirsi male o a disagio quando ciò accade.

Trasformazione dei Sensi
In questo raro tipo di trasformazione, il mutaforma riceve le informazioni sensoriali dell’animale con cui è collegato. A volte ne percepisce anche i pensieri, senza però poterne controllare le azioni in alcun modo.

✰ Difendersi dal Licantropo ✰

L’incontro con un Lupo Mannaro è sicuramente da evitare, ma avena, vischio e frassino offrono una certa protezione, se tenuti al collo o coltivati attorno alla casa. Ad Haiti, per difendere i bambini dai Lupi Mannari, i genitori fanno loro mangiare scarafaggi fritti con aglio ed olio di ricino (anche se non se ne capisce bene la ragione). Nel nostro meridione, è sufficiente gettare addosso ai Lupi Mannari un mantello, fargli paura con una forte luce, o correre su una scala (il lopomanare siciliano non può salire le scale).

Per uccidere un Licantropo bisogna trafiggerlo con una lama d’argento o sparargli con una pallottola dello stesso metallo (meglio se colate da effigi sacre o benedette), poi gli si taglia la testa e lo si brucia, precauzione necessaria per evitare che si trasformi in Vampiro. I rituali per la difesa da questi esseri sono comunque meno dettagliati di quelli contro i Vampiri, certamente meno sicuri e di difficile interpretazione, ma tra le scarse difese contro questo essere forte e feroce, la più efficace pare essere l’argento, che può uccidere tutte le creature sovrannaturali: la credenza si deve alle proprietà di disinfettante, che fin dall’epoca greca, erano associate a questo metallo. Secondo alcune versioni del mito, l’arma d’argento deve anche essere benedetta, o addirittura fusa da un crocifisso d’argento.

Le più complesse sono una versione piemontese ed una francese della Saintogne; secondo quella piemontese, la fusione deve provenire non solo da un crocifisso d’argento benedetto, ma dev’essere anche realizzata la notte di Natale. La versione della Saintogne non prevede espressamente l’argento, ma le pallottole devono essere benedette in particolari ore della notte, in una cappella dedicata a Sant’Uberto (protettore dei cacciatori).

Un’alternativa che sembra funzionare bene, almeno con quelli che usano una pelle per trasformarsi, è la distruzione della pelle stessa. Opzionalmente, dopo averlo ucciso si può procedere al taglio della testa, prima del seppellimento, che, come già detto, eviterà che il mostro, dopo morto, si tramuti in Vampiro (tradizione slava).La licantropia si fronteggia un po’ meglio sul fronte della cura e della dissuasione. Se uccidere un Lupo Mannaro è complicato, si può sempre riuscire a sfuggirgli o a guarirlo. Ad esempio, l’Uomo-lupo siciliano non è in grado di salire le scale che, di conseguenza, costituiscono un sicuro riparo. Anche lo zolfo messo sulla soglia di casa costituisce un valido deterrente.

Il Lupo Mannaro abruzzese potrà arrestare la trasformazione, se gli si lascia a disposizione un recipiente con acqua pura, nel quale si possa bagnare. In alternativa, si può indurre il Licantropo a riassumere la forma umana, spillandogli tre gocce di sangue dalla fronte, o facendolo ferire da un suo familiare che brandisce un forcone, oppure ancora colpendolo con una chiave priva di buchi.

Buona efficacia ha anche l’aconito (in inglese prende il nome di wolfsbain, “bandisci-lupi”), che risulta particolarmente sgradito. La soluzione definitiva e radicale rimane il fuoco, da usarsi preferibilmente sul licantropo ancora in forma umana.

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