Il Piano Astrale

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Data di pubblicazione: 19 Settembre 2011 ©Giardino delle Fate

Esistono diversi livelli di vibrazione energetica, che noi chiamiamo piani di vibrazione, altre dimensioni o aldilà. Ognuno di questi piani presenta diverse manifestazioni e diverse creature.

Per fornire un semplicissimo esempio e poter meglio far intendere la distinzione, possiamo annoverare tra queste creature i “defunti” che, a seconda della vibrazione che hanno acquisito in base al loro livello spirituale, si collocano nei piani di loro competenza.

Paradiso, purgatorio ed inferno, non sono altro che diversi livelli vibratori… dove vi sono energie più o meno dense. Sono solo piani…

Così, l’inferno non è per sempre… ma può esserlo per un periodo sufficientemente lungo al fine di purificare lo spirito e farlo mutare di vibrazione.

mondo astrale
Il termine “astrale” o “relativo alle stelle“, venne usato in origine per descrivere i cieli e gli dèi del mondo pagano. Poi la parola si è estesa nelle sue applicazioni e venne impie­gata per indicare quella che potrebbe essere chiamata la “terra dei fantasmi” degli antichi popoli. Questa terra dei fantasmi si credeva abitata da esseri di natura eterea: non solo spiriti disincarnati, ma anche esseri angelici di un ordine molto elevato.

Ognuno dei sensi fisici dell’uomo ha la sua controparte astrale, che funziona sul piano astrale così come funzionano i sensi fisici sul piano materiale. Così ogni uomo ha, potenzialmente, il potere (latente) di vedere, udire, sentire, odorare e gustare anche sul Piano Astrale per mezzo dei suoi cinque sensi astrali.

La visione astrale, nella maggior parte dei casi, è un lento e graduale sviluppo. Molte persone la possiedono in debole misura, per mancanza di un’educazione appropriata, oppure ne hanno ogni tanto barlumi, mentre altre volte ne sono totalmente sprovviste. Molti “sentono” le vibrazioni astrali, più che ve­derle con visione astrale, ed altri acquisiscono un grado di questa visione osservando una sfera di cristallo.

Il potere psichico che è di frequente definito “vista psichica” o “sensazione psichica”, è una forma di visione o di sensazione astrale. In ogni caso lo psichismo è collegato a fenomeni astrali.

Sicuramente le forme possibili di Risveglio interiore sono innumerevoli, diverse da persona a persona, ma la più diretta è la bilocazione astrale, ovvero l’uscita consapevole dell’anima dal proprio corpo.

I Saggi ed i Maestri del passato conoscevano la forma del viaggiare oltre il tempo e lo spazio, per scoprire i segreti dell’Universo. Essi potevano penetrare coscienti nella 5ª dimensione della natura, nel mondo dello sconosciuto, nel mondo delle grandi rivelazioni, ovvero, la regione astrale. Gli iniziati, per viaggiare verso questa 5ª dimensione, utilizzavano ed utilizzano una poderosa chiave: lo sdoppiamento astrale, o altrimenti detta “bilocazione astrale”.

Lo sdoppiamento astrale consiste nello staccarsi volontariamente dal corpo fisico al momento di dormire, e viaggiare nella 5ª dimensione superiore, la stessa conosciuta come la Prima Regione dei Cieli.

Nello sdoppiarci saremo liberi del nostro corpo fisico e pronti per viaggiare alla velocità della luce. Con lo sdoppiamento astrale possiamo acquisire la saggezza dei profeti, viaggiare in luoghi mai immaginati, vedere lo spazio ed il futuro, conoscere civilizzazioni di altri pianeti ed aprire le porte alla conoscenza universale.

Al contrario di ciò che molti pensano, la bilocazione astrale non è un fenomeno raro ed accessibile solo ad una ristretta élite di persone particolarmente dotate, ma un fenomeno a cui tutti possono pervenire. È sufficiente rilassarsi completamente, corpo e mente, in una sorta di training autogeno, con la ferma intenzione di effettuare questo tipo di esperienza.

Per riuscire nell’intento di bilocarsi dobbiamo mantenere viva la nostra coscienza nel momento in cui, normalmente, cadremmo nello stato del sonno; di solito bisogna insistere per più giorni prima di riuscire nell’intento di uscire dal proprio corpo.

La vera barriera da superare consiste nel muro creato dal nostro IO, nella paura di morire nell’esperienza di bilocazione, di non poter più tornare nel nostro corpo: infatti la bilocazione viene anche chiamata “piccola morte”, proprio perché al momento della morte fisica la nostra anima fuoriesce dal corpo, così come nell’uscita astrale consapevole.

L’unica differenza consiste nel cordone astrale che, da vivi, ci lega al corpo fisico, il quale ci richiama al nostro involucro fisico nel caso di bilocazione prolungata o se disturbati mentre siamo in astrale: l’originale corpo fisico del viaggiatore rimane in animazione sospesa, completamente indifeso ed ignaro di ciò che gli accade, ed essendo temporaneamente “vuoto”, esiste la remota possibilità che qualche entità incorporea extradimensionale possa impossessarsene. Se il corpo fisico viene ucciso, la corrispondente astrale vede scomparire il proprio cordone argenteo, e nel giro di poco evapora cessando per sempre di esistere. Quando ci si trova fuori del corpo fisico e rivestiti del corpo astrale, guardando il proprio corpo ci si accorge che non è diverso dal corpo ordinario… ci si rende conto di essere realmente fuori del corpo fisico quando, voltandoci, lo percepiamo immerso in apparente sonno sulla sedia o in altro luogo su cui eravamo accomodati solo pochi istanti prima.

Guardando un poco più da vicino, vedremo che il nostro corpo astra­le è collegato con la sua controparte fisica dal cordone astrale, che appare come un sottile filamento di sostanza eterea, chiamato “funicella d’argento”. Questo filamento può estendersi e contrarsi, cosa che gli permette di muoversi con libertà…

Ad un certo momento sentiremo la nostra forza vitale vibrare a più alta velocità, e ci renderemo conto che il senso di pesantezza sembra svanire. Avremo l’impressione di muoverci senza sforzo, potremo attraversare le pareti della stanza ed uscire nella strada, percorrendola tranquillamente come se fossimo nel corpo fisico, o addirittura volare…

Io, personalmente, non ho notato il cordone, voltandomi ho visto soltanto il mio corpo disteso sul divano, placidamente addormentato, e “volando” mi sono diretta verso la portafinestra della camera, l’ho “attraversata”, e subito mi è venuto incontro il mio cucciolo che scodinzolando, è come se mi avesse rivolto un sorriso…

Prima di addentrarsi nel tema del Piano Astrale, è utile conoscere una breve descrizione dell’Universo in cui l’uomo abita. I mondi, o piani, in cui l’Universo manifesto è suddiviso sono sette. Questa classificazione, riportata dalla Teosofia, risale ad antichissime conoscenze di matrice Indù.

1. Fisico (Primario Materiale) ed Eterico (Piano dell’Energia Eterica)
2. Astrale
(Emotivo o piano delle Emozioni)
3. Mentale
(piano della Mente, Mentale Inferiore) e Causale (Egoico o piano dell’Anima, Mentale Superiore)
4. Buddhico
5. Atmico
6. Anupadaka
(Monadico)
7. Adi
(Logos Divino)

Solo il piano più basso, il fisico denso, è visibile agli occhi dell’uomo ordinario: qui si manifesta la materia nella sua forma grossolana com’è comunemente conosciuta. Il piano più elevato è quello divino, altrimenti detto «del Logos».

Ogni piano è a sua volta diviso in sette sottopiani, che variano per la minore o maggiore finezza della materia che li costituisce. Nel settimo sottopiano, quello più basso, si trova la materia più grossolana, i cui atomi vibrano ad una frequenza inferiore; il primo sottopiano è composto di materia più sottile i cui atomi vibrano molto velocemente.

I tre sottopiani più bassi del Fisico costituiscono il fisico che si è in grado di osservare nella quotidianità: solido, liquido, gassoso; i quattro sottopiani più alti costituiscono l’Eterico, detto anche Doppio Eterico in quanto è una copia perfetta del corpo fisico più denso. I quattro sottopiani più bassi del Mentale costituiscono il Mentale Inferiore (la mente razionale); i tre sottopiani più alti costituiscono il Causale o Mentale Superiore (mente astratta).

Lo schema riportato in precedenza può essere presentato anche nella seguente forma, più semplice:

1- Fisico superiore (o ATMICO)
2- Emotivo superiore
(o BUDDHICO)
3- Mentale superiore
(o CAUSALE)

3- Mentale
2- Emotivo
1- Fisico

I tre piani inferiori appartengono al mondo della materia, o della personalità. I tre piani superiori concernono il mondo dello spirito. Ad ogni piano nella materia corrisponde un piano nello spirito, e per ognuno dei piani l’uomo ha fabbricato, o dovrà fabbricare in futuro attraverso il lavoro alchemico, uno specifico «corpo».

Ciò significa che quando l’individuo riesce a trasmutare il suo corpo mentale, questo sale di livello e diviene il suo corpo Causale. Quando riesce a trasmutare il suo corpo Emotivo, questo sale di livello e diviene il suo corpo Buddhico. Quando riesce a trasmutare il suo corpo fisico, questo sale di livello e diviene il suo corpo Atmico. Quest’ultima operazione è detta «risurrezione nella carne», poiché grazie ad essa lo stesso corpo fisico diventa immortale.

Per amore di semplicità, comprenderemo sotto l’espressione «corpo di gloria» o «corpo dell’anima» tutti e tre i piani superiori, cioè i piani spirituali, senza distinguere fra causale, buddhico e atmico. Il percorso alchemico porta infatti alla costruzione dei tre corpi al contempo.

I due piani più elevati, Anupadaka (o Monade) e Adi (o Logos, cioè Dio), sono considerati i piani divini. Abbiamo quindi i piani materiali (o della personalità), i piani spirituali (o dell’anima), ed infine i due piani divini, ai quali l’essere umano giunge solo al termine dell’Opera. Essi implicano la completa identificazione con il Tutto e la scomparsa totale dell’individuo in quanto singolo essere.

Il corpo eterico può viaggiare nello spazio, ma non nel tempo.
Il corpo astrale può viaggiare sia attraverso lo spazio che nel tempo, ma solo in direzione del passato, non verso il futuro.
Il corpo mentale può viaggiare sia nel passato che nel futuro.
Il corpo spirituale oltrepassa il regno del tempo e dell’individualità. Può viaggiare nel passato dell’intera esistenza, ma non nel futuro. Due persone che siano giunte entrambe alla realizzazione del quinto corpo possono viaggiare insieme, altrimenti è impossibile. Normalmente è impossibile avere un viaggio in comune con altri, ma dal quinto corpo in poi, lo stesso viaggio può essere vissuto da più persone contemporaneamente.
Il sesto e il settimo corpo arrivano ai piani divini.

I mondi spirituali non sono qualcosa di separato e distante dalla realtà quotidiana, essi compenetrano interamente il piano fisico che l’uomo conosce e nel quale svolge le sue attività.

Tali mondi gli risultano però invisibili poiché costituiti di una materia più sottile di quella fisica, capace cioè di vibrare ad una frequenza più elevata. Si può ad esempio immaginare che fra la materia del piano fisico e quella dell’astrale, intercorra la stessa differenza che c’è fra il ghiaccio e il vapore.

I sensi dell’uomo comune possono percepire unicamente una finestra di frequenze che va dagli infrarossi agli ultravioletti, e rimane per essi inarrivabile l’intero Universo che non può essere scorto attraverso tale limitata finestra.

Così come gli occhi fisici non sono tarati per vedere le radiazioni elettromegnetiche, allo stesso modo non possono percepire le forme che si trovano sul Piano Astrale. Ma mentre le prime vengono individuate grazie ad appositi strumenti messi a punto dalla scienza, per le seconde non sono ancora stati approntati mezzi scientifici atti alla loro percezione.

In ogni caso, ciò che appartiene ad un piano superiore può essere realmente percepito solo mutando il proprio stato di coscienza fino a portarlo su quel piano, il che equivale a dire che è possibile conoscere il mondo a quattro dimensioni solo se si possiede una coscienza quadridimensionale, e non certo costruendo una macchina capace di registrare e ridurre alle tre dimensioni, fenomeni che accadono nel mondo a quattro dimensioni.

Data la lunghezza dell’articolo, il post è stato diviso in più pagine:

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