Il Regno delle Fate

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Data di pubblicazione: 15 Settembre 2011 ©Giardino delle Fate

Esistono luoghi involti da un misterioso alone di Magia, non visibili al normale sguardo dell’uomo…
celati tra le acque trasparenti di fonti e di sorgenti,
o tra il vento impetuoso e sottile che fruga tra le foglie dei boschi, dissimulati con la linea dell’orizzonte o mascherati sotto i nostri piedi…
tra le fronde di un maestoso albero, o tra l’acqua cristallina di una piccola cascata montana, spazi dove le cose invisibili si svelano all’improvviso, dove il tempo è infinitamente possibile, dove non esistono limiti alla meraviglia e allo stupore.
Universi che esistono al di là dei nostri normali sensi, oltre il Tutto…

Sono i luoghi dell’incanto e dell’ispirazione,
i mondi fantastici dove ancora vivono Gnomi, Folletti e Fate,
mondi paralleli senza nome, chiamati semplicemente Mondi di Mezzo.
I Regni Fatati difficilmente appaiono, ma soprattutto sono in pochi,
coloro che hanno il privilegio di vedere gli Esseri che li animano…

Durante certe particolari notti, quando la Luna piena illumina il vespro con una luce opalescente e dorata, è più facile scorgere i luoghi abitati dalle Fate. Se si osserva con attenzione, lasciandosi trasportare dalle soavi sensazioni che soltanto la Natura sa donare, è possibile scorgere nel buio della notte, risplendere miriadi di luci scintillanti: sono le Fate che danzano alla Luna.

Il Piccolo Popolo ama la notte, poiché l’oscurità dona guida e mistero. Gli Esseri di Luce si animano appena oltre il nostro campo visivo… Immaginate uno stile di vita in cui la saggezza si sviluppava attraverso storie narrate più volte nottetempo, ed in cui le immagini venivano trovate nei lunghi silenzi dell’inverno.

Il crepuscolo cala silenziosamente al tramonto ed è la soglia degli inizi. Le cose appena nate vengono forgiate durante la notte. Come un grembo che protegge la Terra e coloro che la abitano, le tenebre donano un sicuro passaggio verso il nuovo…

Gli affascinanti Regni in cui vivono le Fate, sono stati da sempre cercati da tutti gli uomini e da tutti i popoli.

Dove si trova il Regno delle Fate?
A volte appena sopra l’orizzonte, a volte sotto i nostri piedi…
in ogni paese del mondo c’è un Regno delle Fate.

Il Regno delle Fate può svelarsi all’improvviso in qualsiasi luogo,
luminoso e scintillante, e sparire con la stessa rapidità.

Terrapieni forti e colli antichi, sono dimore tradizionali delle Fate e, a riprova di ciò, la parola gaelica che indica le Fate è Sidhe, che letteralmente significa “popolo delle colline”, e con cui si indica anche il Mondo di Mezzo, la Terra delle Fate.

Ogni collina ha il suo Re e la sua Regina; di solito, però, questi ultimi sono legati da un vincolo di fedeltà ad un Gran Re, dei quali il più conosciuto, l’Oberon dei poemi cavallereschi medievali, deve la sua bassa statura ad una maledizione che gli fu lanciata durante il battesimo.

La vita degli Esseri Fatati è in genere socialmente regolata in modo gerarchico. Ogni singola comunità, sia che si tratti di poche unità familiari o di gruppi molto vasti, risponde dunque ad un suo Re ed una sua Regina, che a loro volta rispondono del loro operato ad un Gran Re ed una Grande Regina, che governano sull’intero Mondo Feerico.

Esistono tuttavia anche creature di questo Regno che amano vivere in completa solitudine, pur non sottraendosi in questo modo alla sovranità del Gran Re e della Grande Regina, come ad esempio i Leprechaun e le Fate stesse.

La Regina delle Fate è la più splendida creatura che si possa immaginare: ha una lunga chioma dai riflessi d’oro e grandi occhi azzurri. Le sue vesti sono opera dei più abili ragni della foresta, che tessono per lei tenuissimi veli. Questa Sovrana possiede una magica bacchetta che adopera solamente per il bene dei suoi sudditi: le Fate, gli Elfi e tutto il Piccolo Popolo.

Alla vigilia del compleanno della Regina, affinché tutto sia perfetto le Fate assaggiano i dolci sciroppi delle bacche, e le chicche di nettare di fiori preparate da tempo per la festa. Un grosso fungo rosso sporgente dal tronco funge da baldacchino e da balcone.

Nella gran sala da ballo sulla collina regnano fervore ed operosità, per la grande festa che gli Esseri Fatati danno, una volta all’anno, in onore della loro bella Regina. Elfi e Fate sono al lavoro un po’ dappertutto. Le foglie degli alberi ed i cespugli devono essere ripuliti a dovere, Fate ed Elfi preparano i rinfreschi per la festa della Regina e raccolgono nel bosco fragole e mirtilli.

C’è chi costruisce una piccola carriola con due foglie, e con la corolla di una margherita che fa da ruota. Quando tutto è pronto, gli Elfi si divertono allegramente giocando al salto della cavalletta, rivelandosi abilissimi saltatori. Le Fate danno gli ultimi ritocchi alla loro acconciatura per la festosa serata, indossando una setosa foglia di rosa come copricapo.

Scendono così le ombre della notte. Dalla grande sala da ballo delle Fate giungono le prime note di un’incantevole melodia. Le Fate danzano e cantano in coro vestite di veli multicolori, comparendo e sparendo tra gli alberi ed i cespugli, come un fantastico arcobaleno, mentre nel bosco si propaga l’eco delle melodie che una bella Ninfa trae dalle corde del suo violino.

Mentre le Fate danzano e cantano, gli Elfi battono ritmicamente il tempo con le loro mani. Il vento porta lontano le soavi canzoni delle leggiadre Fate e la dolce melodia sembra voglia giungere sino alle lontane città degli uomini…La posizione del Regno delle Fate è da sempre oggetto di estenuanti ricerche. C’è chi crede che il loro Regno sia collocato all’esterno del nostro mondo, e che sia raggiungibile soltanto durante quelle notti in cui la Luna piena emana una delicato bagliore dorato. Solo allora, infatti, lasciandosi trasportare dall’atmosfera magica, sarà possibile vedere delle luci che danzano soavemente al ritmo di una musica suonata da liuti e flauti: tali luci, non sono altro che Fate.

Se le piccole creature si dimostrano riluttanti ad uscire allo scoperto, si può comunque trovare l’entrata del loro Regno camminando intorno al luogo in questione ben nove volte. Un altro modo piuttosto efficace per scoprire dove dimorano le Fate è quello di recarsi su una collina cava (dimora per eccellenza delle Fate), e posare l’orecchio sul terreno, in modo da lasciarsi guidare dal suono delle loro musiche e dei loro canti.

Le Fate, ad ogni modo, preferiscono abitare luoghi ricchi di magia ed attorniati dalla Natura selvaggia, per cui non è difficile avvistarne qualcuna presso caverne, boschi, sorgenti o rocce. Le pareti delle caverne scelte dalle Fate come dimora, trasudano gocce dorate…

Alcune Fate preferiscono una vita più solitaria e per questo si rifugiano su delle isole, circondate dalle acque fredde di un lago. Le isole abitate dalle Fate non sono, tuttavia, tutte uguali e non sono sempre visibili agli occhi degli uomini: alcune di esse galleggiano sull’acqua, altre sono nascoste sotto la superficie e spuntano solo di notte; altre ancora, compaiono una volta soltanto ogni sette anni. O ancora, parecchi metri sotto l’acqua ma, solo in apparenza, la zona dove sorge l’isola è completamente asciutta, circondata da un muro d’acqua a mo’ di scogliera.

Queste isole sono dei luoghi magici in cui non esiste l’alternarsi delle stagioni, non esistono l’inverno, il freddo o la siccità, perché vi regna sempre la primavera. Su queste isole fatate, uno dei temi che ricorrono più di frequente nella mitologia europea è quello di essere le Isole dei Beati, o Isole Fortunate, che si trovano oltre i luoghi dove tramonta il sole.

Non esistono le malattie né la vecchiaia, non vi è la necessità di lavorare perché tutto cresce in abbondanza, gli alberi sono sempre carichi di frutti ed il raccolto è sempre abbondante. Lo scorrere del tempo è irrilevante.

In questi magici luoghi tutto è felicità, pace e abbondanza.Per molti secoli si è creduto che la misteriosa Terra delle Fate si collocasse in una zona geografica reale, con il potere di spostarsi a seconda dei desideri dei suoi abitanti. I Gallesi pensavano fosse situata a Nord della loro terra montagnosa e, in seguito, nella misteriosa penisola occidentale del Pembrokeshire, impervia e velata dalle nebbie.

Più tardi la collocarono su di un’isola del canale di San Giorgio, dove si narra venisse talora scorta dai marinai. Per secoli sono stati riportati i racconti di chi vi sbarcò, e non ne fece più ritorno.

Gli Irlandesi chiamarono Hy Breasail l’isola fantasma che, secondo loro, si trovava ad Ovest, mentre i Britanni sostenevano che l’isola fantastica fosse l’Isola di Man, ricchissima fonte di tradizioni elfiche. L’Irlanda è il Paese delle Fate per eccellenza: l’Isola di Smeraldo ha tantissime tradizioni e leggende sulle Fate che ancora oggi, in un Paese dove, a parte Dublino, non ci sono grandissime città, hanno un notevole peso.

Ma anche Inghilterra e Scozia, con le loro splendide immensità verdi ed i ruderi celtici, hanno una grande tradizione nel campo delle Fate. Pare che gli Irlandesi abbiano più isole, o almeno più nomi per le stesse isole, di chiunque altro. Alcune delle più note sono: Tirfo Thuinn, la “Terra sotto le Onde”; Tire Nam Beo, la “Terra della Vita”; Tir Nang Og, la “Terra della Gioventù”; Mag Maor, la “Grande Pianura”; Tirn Aill, “l’Altro Mondo”; Mag Mell, la “Pianura del Piacere”; Tir Tairngire, la “Pianura della Felicità”.

Al largo della costa del Galles, inoltre, si dice che a volte si possano scorgere i “Verdi Prati dell’Incanto”, una terra che s’intravede appena sotto la superficie del mare, ricoperta di alberi, fiori e grandi distese erbose, e fra gli steli ed i fili nuotano i pesci. Molti laghi del Galles proteggono dal mondo esterno le dimore delle Fate, nascondendole alla vista degli esseri umani. Oppure, come nel caso della Dama del Lago, la superficie d’acqua è soltanto un’illusione, creata per proteggere da occhi estranei ed indiscreti l’ingresso della sua dimora.

L’isola più magica di tutte è, senza dubbio, quella di Avalon.

Secondo la leggendare Artù venne incoronato proprio su quest’isola. In seguito vi fu ricondotto ferito a morte, per essere curato da quattro Regine delle Fate. Tuttora si crede che il re giaccia ancora, con i suoi cavalieri, nel cuore di una collina immaginaria, immerso in un sonno profondo da cui si risveglierà nell’ora del bisogno, per ripristinare il suo regno e governare le sue terre.

L’Isola di Avalon, Terra delle Fate, secondo alcuni si troverebbe in un’altra dimensione, pronta a ricomparire in qualsiasi momento.

Circondato da nebbie sottili o illuminato dalla tenue luce del crepuscolo, il Regno delle Fate sfugge continuamente ad ogni definizione possibile, più vicino di un soffio, più lontano di quanto si possa immaginare, appare riflesso in una goccia d’acqua per poi scomparire nel tempo di un respiro…

Data la lunghezza dell’articolo, il post è stato diviso in più pagine:

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