Il Conte Thorm

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Data di pubblicazione: 20 Settembre 2011 ©Giardino delle Fate

✧ Lord Alannon Prigioniero ✧

Quella sera, intorno alla mezzanotte, la Taverna pullulava di persone vocianti ed allegre quando, dopo che un folto gruppo di Cavalieri Neri entrò scortando il Principe Cratere e il Principe Dryke, il silenzio avvolse completamente l’ambiente circostante.

Visto ciò che nei giorni precedenti era accaduto, il clima si fece teso e l’attenzione degli astanti si volse immediatamente all’oscuro gruppo.

Con passo deciso il Principe Cratere si diresse con metà dei Cavalieri Neri presenti verso la Cantina, mentre il Principe Dryke rimase in Taverna con i rimanenti Neri che si posizionarono strategicamente davanti alle uscite e alle finestre, bloccandole.

In quello stesso momento, in Cantina il Maestro degli Alchimisti Alannon, in compagnia dei suoi assistenti, armeggiava con i suoi soliti intrugli e, quella sera in particolare, stava preparando l’antidoto per il Governatore Supremo Astante, avvelenata ed in coma in un letto dell’Ospedale.

Lord Alannon, forse per istinto, forse per logica, capì immediatamente le intenzioni del Principe Cratere nei suoi confronti, tanto che si rese subito disponibile ad aprire un dialogo. Il Principe diede ordine ai suoi Cavalieri di bloccare le uscite e si rivolse al Maestro Alannon, con tono ironico, dicendogli di essere passato a salutarlo prima della sua dipartita e facendo chiaramente riferimento all’editto emanato quattro giorni prima dal Conte Thorm, nel quale aveva dichiarato la fine dei Cavalieri Neri, previsto proprio per la sera successiva, se il Principe non avesse rivolto le sue scuse per gli intollerabili accadimenti di quei giorni.

Il saggio Maestro Alannon, seguendo il discorso del Principe, non perse tempo e gli disse che nell’antidoto realizzato per il Governatore Astarte, madre del Principe Cratere, mancava solo un ingrediente, il succo di un’erba perenne delle Ombrellifere; aggiunse anche che avrebbe potuto far cadere a terra la pozione cercando, in qualche modo, di impedire al Principe di impossessarsene, ma Cratere, irremovibile nel suo intento, gli rispose che in quel caso avrebbe dovuto rifabbricarla o morire.

Dopo uno scambio di battute ed intuendo l’intendimento del Principe Cratere, il Maestro Alannon propose di trattare.

Il Principe acconsentì, diede ordine ai suoi di circondare il Maestro e gli rispose che avrebbe dovuto seguirlo al Maniero per trattare in quel luogo.

Il Maestro Alannon con estremo sangue freddo gli disse che l’avrebbe seguito spontaneamente e che se lui avesse fatto uscire i Cavalieri Neri dalla Cantina, i suoi confratelli non avrebbero fatto nulla per ostacolarlo. Il Principe gli rispose che se non avesse opposto resistenza, nessuno dei Cavalieri Neri avrebbe toccato i presenti.

Così fu, infatti, ma prima di uscire il Maestro Alannon si fece consegnare da Lady Morgan, Alchimista Custode dell’Etere, l’occorrente per distillare il succo e per ultimare l’antidoto, oltre al necessario pestello ed all’attrezzatura per distillare.

Fatto questo il Maestro si diresse verso la Taverna, scortato dai Cavalieri Neri e seguito dai Principi Cratere e Dryke, per poi uscire e dirigersi verso il Maniero.

Tutti i presenti, attoniti ed impietriti, seguendo con lo sguardo il corteo di Cavalieri Neri capirono che il Maestro Alannon e l’antidoto non servivano ad altro al Principe Cratere che come merce di scambio di fronte al Conte Thorm: l’antidoto in cambio del ritiro dell’editto sulla dipartita dei Cavalieri Neri.

Il giorno dopo sarebbe sicuramente stata una serata importante e ricca d’avvenimenti.

Data la lunghezza dell’articolo, il post è stato diviso in più pagine:

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