Divinità Greche e i 12 Olimpi

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Data di pubblicazione: 12 Settembre 2011 ©Giardino delle Fate

Quando parliamo di Dèi, il primo pensiero a cui li associamo è l’Antica Grecia, o più propriamente l’Olimpo. Gli Dèi venerati dai Greci furono in tutto simili agli uomini, eccezion fatta per la loro sovrannaturale potenza ed immortale bellezza.

Nell’Antica Grecia, ed in seguito anche presso i Romani che ne assorbirono le divinità, cambiandone però il nome (ad eccezione di Apollo), ogni cosa dell’Universo era posta sotto la protezione di una divinità, ogni pensiero od azione degli uomini era ispirato da un Dio, generalmente buono e generoso, ma al momento giusto anche vendicativo e pronto a punire severamente i trasgressori delle leggi umane e divine.

Essendo molto simili ai mortali e possedendone dunque una parte di limiti e difetti, gli Dèi erano molto litigiosi, si facevano spesso dispetti fra loro, e diventavano accaniti avversari quando si trattava di proteggere un particolare eroe invece di un altro, o parteggiare per due eserciti in guerra. Gli Dèi erano immortali ma non onnipotenti, in quanto sottoposti alla volontà del Fato, una forza oscura che reggeva il destino degli uomini e degli stessi Dèi.

dei greci
zeusZeus era il Re, e regnava sul mondo assistito da una numerosa schiera di divinità, che a lui dovevano incondizionata obbedienza. Dagli Dèi più importanti dipendevano divinità minori, che occupavano le regioni del cielo, i boschi, i monti, le valli e le sorgenti della terra, gli abissi del mare e gli scuri meandri sotterranei.

Zeus iniziò con il costruire la dimora degli Dèi, e scelse di collocarla su una montagna a Nord della Grecia, a quei tempi considerata la più alta del mondo: l’Olimpo. I Greci infatti, immaginarono le splendide e sontuose dimore degli Dèi poste sulla sommità di tale monte.

L’Olimpo, coperto da ghiacciai, era invisibile perché era sempre avvolto da un mantello di nuvole che lo incappucciavano ben bene, e non meno per l’altezza della vetta che sfiorava i 3000 metri. Gli Dèi lo raggiunsero lì, e pertanto furono definiti Olimpi.

Gli Olimpi o Dodekatheon (dal greco δωδεκα dodeka, “dodici”, e θεῶν theon, “degli dèi”) sono i dodici Dèi principali della Mitologia Greca. Il nome deriva dunque, dal fatto che abitassero sul Monte Olimpo.

L’elenco originario comprende le seguenti divinità (con a fianco i corrispondenti romani):

Zeus (Giove) ★
Era (Giunone) ★
Poseidone (Nettuno) ★
Ares (Marte) ★
Ermes (Mercurio) ★
Efesto (Vulcano) ★
Afrodite (Venere) ★
Atena (Minerva) ★
Apollo (Apollo) ★
Artemide (Diana) ★
Demetra (Cerere) ★
Estia (Vesta) ★

In seguito Estia, preferendo vivere fra gli uomini, cederà volentieri il suo posto a Dioniso (Bacco), e Demetra deciderà di vivere per sei mesi nell’Ade vicino alla figlia Persefone. Ade non è presente poiché non abita sull’Olimpo.

Estia era la Dea del Fuoco che arde in ogni focolare rotondo. È la meno conosciuta fra le divinità più importanti dell’antica Grecia, ma era tuttavia tenuta in grande onore, veniva invocata e riceveva le offerte migliori in ogni sacrificio che i mortali presentavano agli Dèi.

Esiodo la indica come figlia primogenita di Crono e di Rea, la più anziana della prima generazione degli Dèi dell’Olimpo. Suoi fratelli e sorelle, in ordine di nascita, sono: Demetra, Era, Ade, Poseidone e Zeus. Apparteneva quindi al ristretto gruppo delle dodici maggiori divinità dell’Olimpo.

Genealogia_Olimpo Insieme alla sua equivalente divinità romana, Vesta, Estia non era nota per i miti e le rappresentazioni che la riguardavano, e fu raramente rappresentata da pittori e scultori con sembianze umane, in quanto non aveva un aspetto esteriore caratteristico: la sua importanza stava nei rituali simboleggiati dal Fuoco.

Fece voto di castità, non perché non fosse bella, anzi, infatti sia Poseidone che Apollo chiesero la sua mano a Zeus che, però, data la decisione della sorella di restare vergine ed evitando così un possibile concorrente al trono, respinse le loro proposte. Dopo un banchetto, Priapo, ubriaco, tentò di usarle violenza, ma un asino, col suo raglio, svegliò la Dea che dormiva e gli altri Dèi, i quali lo costrinsero a darsi alla fuga. L’episodio ha un carattere di avvertimento aneddotico per chi pensi di abusare delle donne accolte in casa come ospiti, sotto la protezione del focolare domestico: anche l’asino, simbolo della lussuria, condanna la follia criminale di Priapo.

Omero narra che Estia riuscì a resistere alle seduzioni e alle persuasioni di Afrodite. Suo simbolo era il cerchio, e la sua presenza era avvertita nella fiamma viva posta nel focolare rotondo, al centro della casa e nel braciere circolare del tempio di ogni divinità. Talvolta viene raffigurata assieme ad Ermes, ma mentre quest’ultimo aveva il compito di proteggere dal male e di propiziare una buona sorte, Estia santificava la casa.

La sua prima raffigurazione è stata una pietra, denominata erma, dalla forma di una colonna. Ogni città, nell’edificio principale, aveva un braciere comune, il Pritaneo, dove ardeva il fuoco sacro di Estia che non doveva spegnersi mai. Poiché le città erano considerate un allargamento del nucleo familiare, era adorata anche come protettrice di tutte le città greche.

Nelle famiglie, il fuoco di Estia provvedeva a riscaldare la casa e a cuocere i cibi. Il neonato diventava membro della famiglia cinque giorni dopo la nascita, con un rito (anfidromie) in cui il padre lo portava in braccio girando attorno al focolare. La novella sposa portava il fuoco preso dal braciere della famiglia di origine nella sua nuova casa, che solo così veniva consacrata. I coloni che lasciavano la Grecia, portavano con sé una torcia accesa al Pritaneo della loro città natale, il cui fuoco sarebbe servito a consacrare ogni nuovo tempio ed edificio. Un rito che sopravvive anche nelle Olimpiadi moderne.

Estia, infine, provvedeva al luogo dove sia la famiglia che la comunità, si riunivano insieme: il luogo dove si ricevevano gli ospiti, il luogo dove fare ritorno a casa, un rifugio per i supplici. La Dea e il fuoco erano una cosa sola, e formavano il punto di congiunzione e il sentimento della comunità, sia familiare che civile.

❈ Le Generazioni Divine ❈

Gli Olimpi appartengono ad un terzo capitolo divino, si possono infatti individuare tre fasi nella Mitografia Greca:

Inizialmente un corpus puramente cosmogonico, nel quale non ci sono Dèi propriamente detti, ma divinità naturali demiurghe e totemiche. Tra queste assume particolare importanza Urano, dal quale discenderanno appunto gli Olimpi. Urano, il Cielo, è il primo Dio che regnò sull’Universo, appena uscito dal disordine del Caos. Sposò Gea, la Terra, e da essa ebbe molti figli, secondo alcuni studiosi ne ebbe addirittura quarantacinque. Tra questi i principali sono i Titani, di cui sei erano maschi e sei femmine: Oceano, Ceo, Crios, Iperione, Giapeto, Cronos, Thea, Rhea, Temi, Mnemosine, Febe e Tethys.

La seconda generazione divina è appunto quella dei Titani, il cui capo era Crono. Sono le divinità dei Greci Pelasgi. Urano temeva molto i suoi figli e, appena nati, li nascose nelle profondità della Terra e nel Tartaro. Gea, la madre, non accettava il comportamento di Urano e persuase i Titani a ribellarsi al loro padre e detronizzarlo: diede all’ultimo nato, Cronos, una falce con la quale egli mutilò i genitali di Urano.

I Titani, una volta spodestato Urano, liberarono i Centimani e i Ciclopi e posero sul trono il loro fratello Cronos, che con il suo atto aveva iniziato la ribellione. Cronos, che i latini identificarono con Saturno, prese per sposa Rhea, nota anche come Cibele, nome della Dea frigia chiamata “Madre degli Dèi” o la “Grande Madre“. Ebbe molti figli: Estia, Demetra, Era, Ade, Poseidone, Zeus. Un oracolo aveva però predetto a Cronos che uno dei suoi figli lo avrebbe spodestato e, dopo quanto era capitato ad Urano, oltretutto per mano sua, l’oracolo era per lui ben credibile. Non potendo uccidere i suoi figli, in quanto divinità immortali, appena nati li ingoiava. Cronos, che più tardi sarà assimilato a Chronos, il Tempo, finirà poi per assumere un nuovo significato: il tempo che divora tutte le cose che egli stesso ha creato.

Rhea, non potendo sopportare la fine di ogni suo figlio, quando seppe di aspettare un altro figlio, discese dal cielo e si nascose in una profonda caverna, Ida, nell’isola di Creta. Qui diede alla luce Zeus, che affidò alle cure delle Ninfe; poi risalì in cielo portando al marito, invece che un neonato, una pietra avvolta in fasce, che Cronos subito inghiottì. Una volta divenuto grande Zeus salì al cielo e costrinse il padre a bere un emetico, che gli fece rigettare i cinque figli che aveva inghiottito, poi lo detronizzò e prese il suo posto di Re degli Dèi.

I Titani furono dunque spodestati successivamente dagli Olimpi (Zeus) e, secondo Tallo (storico del I secolo citato da Taziano nel suo Oratio ad Graecos), ciò avvenne trecentoventidue anni prima della guerra di Troia, cioè verso il 1500 a.C., una data accettabile per l’espansione ellenica in Tessaglia. Nei miti della Titanomachia e della Gigantomachia viene raccontato questo processo di sostituzione divina, che non fu affatto pacifico.

Gli Olimpi, pertanto, dovrebbero essere i nipoti di Urano, ma le genealogie degli Dèi dell’Antica Grecia sono difficili da seguire ed embricate tra loro. Ciò è spiegato dal fatto che, in caso di avvicendamento di élite diverse, ogni gruppo al potere dichiarava il proprio pantheon, o il proprio Dio, superiore agli altri, e forzava i miti precedenti per giustificare questo cambiamento.

I Titani, per esempio, erano le divinità dei Pelasgi, le popolazioni greche forse autoctone. Con l’arrivo degli invasori Elleni le prerogative di tali divinità vengono assunte dai nuovi Dèi, gli Olimpi: ricordiamo Atena, Dea della Saggezza, che uccise il Titano Pallade, patrono del medesimo attributo.

In altri miti, invece, alcuni Dèi vengono presentati come figli di divinità in realtà più giovani, come Afrodite, generata da Urano, successivamente indicata come figlia di Zeus, in realtà nipote di Urano stesso.

★ Elenco Divinità Greche ★

albero_genealogico

  • Acheloo ~•~ Dio del fiume dell’Etolia, figlio di Oceano e Teti
  • Ade ~•~ Dio della morte e delle viscere terrestri
  • Afrodite ~•~ Dea dell’amore e della bellezza, si dice sia la madre di Eros
  • Alfeo ~•~ Dio del fiume con questo nome che scorre nel Peloponneso
  • Alfito ~•~ Dea seminatrice del grano bianco
  • Apollo ~•~ Dio della poesia, della musica e del Sole
  • Ares ~•~ Dio della guerra
  • Artemide ~•~ Dea della caccia
  • Asklepio ~•~ Dio degli oracoli e della medicina
  • Astrea ~•~ Dea della sorte e della fortuna (trovando troppa ingiustizia tra gli uomini andò a vivere tra le stelle)
  • Atena ~•~ Dea della saggezza, della guerra difensiva e di Atene
  • Borea ~•~ Dio del vento del nord
  • Cabiri ~•~ Gruppo di divinità adorate in Samotracia, Egitto e Menphi
  • Calliope ~•~ Musa della Letteratura
  • Cariti, più note nella loro versione romana di Grazie ~•~ Dee della bellezza e forze della vegetazione: Aglaia, Eufrosine e Talia
  • Demetra ~•~ Dea delle messi e della fertilità
  • Dioniso ~•~ Dio del vino
  • Ebe ~•~ Coppiera degli dèi, dea della giovinezza
  • Ecate ~•~ Dea della profezia, della Luna, della notte, dei boschi, dei lupi e dei trivii
  • Efesto ~•~ Dio dei fabbri
  • Enio ~•~ Dea della guerra
  • Eolo ~•~ Re dei venti
  • Eos ~•~ Dea dell’aurora
  • Era ~•~ Regina degli dèi, dea del matrimonio
  • Erinni o Eumenidi ~•~ Divinità della vendetta dall’aspetto di cagne
  • Eris ~•~ Dea del caos
  • Ermes ~•~ Messaggero degli dèi
  • Eros ~•~ Dio dell’amore
  • Esperidi ~•~ Ninfe del tramonto figlie della Notte
  • Estia ~•~ Dea della Terra
  • Gea o Gaia ~•~ Dea primordiale della Terra, madre dei Titani ed essenza della Natura
  • Glauco ~•~ Divinità marina
  • Iacco ~•~ Dio che guida la processione degli iniziati ai misteri eleusini
  • Ilizia ~•~ Genio femminile che presiede il parto
  • Imeneo ~•~ Dio che guida il corteo nuziale
  • Iris ~•~ Dea dell’arcobaleno
  • Meti ~•~ Dea della prudenza
  • Mnemosine ~•~ Dea della memoria, madre delle Muse
  • Moire ~•~ Personificazione del destino di ciascuno
  • Muse ~•~ Cantatrici divine che presiedono al pensiero in tutte le sue forme:
    • Calliope ~•~ Musa della letteratura
    • Clio ~•~ Musa della storia
    • Erato ~•~ Musa della poesia erotica
    • Euterpe ~•~ Musa della musica
    • Melpomene ~•~ Musa della tragedia
    • Polimnia ~•~ Musa della poesia religiosa
    • Talia ~•~ Musa della commedia
    • Tersicore ~•~ Musa della danza
    • Urania ~•~ Musa dell’astronomia
  • Naponos ~•~ Divinità della conoscenza, adorata in Magna Grecia
  • Nereo ~•~ Divinità marina, figlio di Ponto e Gaia
  • Nike ~•~ Dea che personifica la Vittoria
  • Nyx o Notte ~•~ Dea della notte che ha generato Emera ed Etere assieme ad Erebo, nonché le personificazioni generate dalla Notte: Apate, Ker, Moros, gli Oneiroi, Thanatos, Eris, Hypnos, Nemesi, Geras, Momo, Oizys e Philotes
  • Ore ~•~ Divinità delle stagioni
  • Pan ~•~ Dio dei pastori
  • Partenope ~•~ Fondatrice della città omonima (nucleo originario di Napoli) divinizzata dopo la morte
  • Persefone ~•~ Figlia di Demetra, regina della morte
  • Pleiadi ~•~ 7 sorelle figlie del gigante Atlante
  • Pluto ~•~ Dio della ricchezza
  • Ponto ~•~ Personificazione maschile del mare
  • Poseidone ~•~ Dio del mare
  • Prassidiche ~•~ Triade divina della giusta punizione e della vendetta
  • Priapo ~•~ Dio della città di Lampsaco, ha il potere di distogliere il malocchio
  • Proteo ~•~ Dio del mare incaricato di pascolare gli animali marini di Poseidone
  • Selene ~•~ Divinità che guida il moto della Luna
  • Sibilla ~•~ Antichissima profetessa di Cuma divinizzata dopo la morte
  • Stige ~•~ Fiume degli inferi
  • Tanatos ~•~ Genio maschile alato che personifica la morte
  • Tartaro ~•~ La regione più profonda del mondo, sotto gli inferi
  • Tiche ~•~ Fortuna, il caso divinizzato
  • Titani e Titanidi ~•~ 6 figli e 6 figlie di Urano e Gaia:
    • Atlante ~•~ Titano che reggeva il mondo sulle sue spalle
    • Crono ~•~ Padre delle prime sei divinità dell’Olimpo, un Titano
    • Elio ~•~ Titano patrono del sole
    • Febe ~•~ Titana figlia di Urano, a cui si attribuisce la fondazione dell’Oracolo di Delfi
    • Giapeto ~•~ Titano della prima generazione, figlio di Urano e Gaia
    • Oceano ~•~ Titano nonché personificazione dell’acqua che circonda il mondo
    • Rea ~•~ Madre delle prime sei divinità dell’Olimpo, un Titano
    • Temi ~•~ Dea della legge, Titana
    • Teti ~•~ Titana
  • Tritone ~•~ Dio marino
  • Urano ~•~ Primordiale dio dei cieli, padre dei Titani
  • Zefiro ~•~ Dio del vento di ponente
  • Zeus ~•~ Dio della folgore, padre di tutti gli dei dell’Olimpo, domina sul cielo e sulla Terra

Nelle prossime pagine

✫✫★ I 12 OLIMPI ★✫✫

Data la lunghezza dell’articolo, il post è stato diviso in più pagine:

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